Le risorse finanziarie necessarie agli investimenti potrebbero essere reperite attraverso una diversa ripartizione delle risorse generate dalla gestione, dagli utili ai canoni di concessione; inoltre, come si fa in molte realtà toscane, si potrebbero emettere dei green bond offerti ai risparmiatori con un tasso vantaggioso, ma con restituzioni a lunga scadenza che facciano ottenere risorse rifiutando i meccanismi della finanza speculativa. Immaginare un modello toscano di gestione dei servizi pubblici significa, dal nostro punto di vista, evitare ogni interferenza proveniente dai mercati di borsa attraverso la creazione di una società pubblica. Quando parliamo di beni primari, dovrebbe servire da lezione quanto successo nel mercato del gas dell’ultimo periodo, dove si sono registrati aumenti esponenziali dei prezzi non a causa della guerra ma soprattutto a causa della speculazione finanziaria selvaggia.
Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana