Sostenibilità, digitalizzazione e inclusione: la visione del nuovo direttivo di Confindustria Empolese-Valdelsa per un futuro sociale e strategico

14-01-2025 14:56 -

di Emilio Chiorazzo
Sostenibilità, politiche di genere, ma anche tecnologia, buone pratiche sul tema della sicurezza e, soprattutto integrazione con il territorio.Aziende che siano protagoniste di un ruolo sociale importante, perché il “lavoro è dignità, coesione sociale, integrazione: strumenti per rendere la società buona e accogliente”. Il nuovo direttivo della Confindustria dell'Empolese-Valdelsa, ha tracciato il perimetro delle proprie azioni per i prossimi anni, partendo dalla strategica posizione geografica del territorio, dalla trasversalità del tessuto economico delle imprese dell'area e dal fattore di crescita di questo territorio che può essere un esempio a livello regionale, ma anche nazionale, se non vanificato dal fatto che occorre una sinergia con la pubblica amministrazione, per l'ammodernamento e la fruibilità delle aree industriali.

Questo, in sintesi, il contenuto di un incontro, ospitato dall'azienda Berni Outdoor di Sovigliana, con i vertici locali di Confindustria, la coordinatrice del presidio territoriale Empolese Valdelsa di Confindustria Toscana Centro e Costa Barbara Antonini
e con i vice coordinatori Franco Iorio dell'azienda Timenet e Silvio Marano della Zignago Vetro.

Parte dai giovani, Barbara Antonini, quasi a voler tracciare fin dall'inizio, come orizzonte del suo mandato, il futuro. «Abbiamo un gruppo giovani numeroso e attivo - spiega - il che vuol dire che la Confindustria dell'Empolese Valdelsa sta preparando anche il futuro dell'associazione e quindi stiamo investendo anche nel tempo che verrà».

Parla della importanza del nostro territorio nella nuova “geografia” che si è data la Confindustria, non più solo rivolta all'area della città metropolitana fiorentina ma con lo sguardo verso la costa Toscana. «Siamo in una posizione strategica, di cerniera, non andremo a sparire nella Confindustria più grande, anzi, ci poniamo come territorio strategico, perché la mia intenzione e quella del direttivo è di svolgere attività che possano coinvolgere anche le altre territoriali, in modo da porre le nostre aziende come sedi di incontri, sui progetti che vogliamo portare avanti coinvolgendo le aziende dei vari territori per avere visioni più ampie».

IL VERTICE DEL DIRETTIVO. «Tengo a una Confindustria trasversale - racconta Barbara Antonini -, quando mi hanno proposto di candidarmi ho scelto come vicepresidenti Franco Iorioe Silvio Marano che sono espressione della trasversalità produttiva del nostro territorio: io e Silvio rappresentiamo una grande azienda, lui la Zignago vetro, manifatturiera, con profilo internazionale, ma ben radicata sul territorio, la mia azienda è una media impresa metalmeccanica che da 70 anni lavora sul territorio e Franco Iorio ha una azienda moderna di telecomunicazioni e digitalizzazione, in forte crescita. Ci poniamo come punto di riferimento per aziende di vario tipo. Questo per me è importante: ci teniamo a essere un punto di riferimento per le aziende ma anche per il territorio. Ci rivolgiamo alle aziende già associate ma cercheremo di associare anche altre. Ci terrei che tutti partecipassero alla vita della nostra associazione per questo la maggior parte dei direttivi vorrei svolgerli nelle aziende per dare loro visibilità».

I GRANDI TEMI. I progetti principali saranno incentrati sulle risorse umane. «Sono l'anello più prezioso della catena aziendale - sottolinea Antonini - . Parleremo di sicurezza, di parità di genere, un tema a cui tengo molto. Gestisco, con mia cugina, un'azienda metalmeccanica in un settore prettamente maschile, quindi conosco le difficoltà, siamo poche: su 137 dipendenti siamo 12 donne. Però stiamo cercando di valorizzare il lavoro femminile, dando incarichi di responsabilità, cercando di andare incontro alle esigenze delle mamme. Anche per questo ho scelto due vice presidenti che sono attivi e disponibili, perché io sono mamma e questo ruolo non lo voglio trascurare, ho bisogno di fare un grande lavoro di squadra con tutti il direttivo, perché voglio avere il tempo di continuare a occuparmi in prima persona dei miei figli e voglio essere supportata dai colleghi delle altre aziende».

IL RUOLO DELLE SCUOLE E QUELLO DELLE AZIENDE. «Ci occuperemo delle risorse umane anche attraverso una collaborazione con le scuole del territorio, insisteremo molto su questo aspetto, perché è lì che noi andremo a cercare le nostre risorse umane. Abbiamo bisogno di far capire alle scuole quali sono le nostre esigenze, per questo c'è bisogno di dare visibilità alle aziende, che spesso non sono conosciute, sono meno esposte e quindi i ragazzi forse non sanno che sul territorio ci sono tante realtà e tendono forse a non vederci come appetibili o come posti di lavoro interessanti. Andremo nelle scuole a proporci e a farci vedere, a cercare di individuare figure interessanti. Ci tengo a ribadire quanto le aziende non siano più il capannone, l'imprenditore-padrone ma soggetti radicati sul territorio, con un ruolo sociale importante, perché lavoro è dignità, coesione sociale, integrazione. Strumenti per rendere la società buona e accogliente. Le nostre aziende hanno dimostrato un forte interesse sul nostro territorio. Lo abbiamo messo in pratica durante il Covid, siamo stati in prima linea a supportare l'ospedale, le associazioni di volontariato, sponsorizziamo e sosteniamo i loro progetti. Siamo parte del territorio. Ci teniamo molto a dare questo messaggio».

Franco Iorio punta tutto sulla tecnologia. «Per natura - dice - siamo fruitori della tecnologia con Timenet. Il tema dell'innovazione e della sostenibilità è uno dei punti che ci stanno a cuore e che riteniamo indispensabili per lo sviluppo e la crescita delle imprese. Il nostro territorio ha dimostrato negli anni remoti, subito nel dopoguerra, negli anni Cinquanta, di avere una fertilità di ingegno, di innovazione molto spiccata. Certamente erano basate sulla volontà e sulla determinazione intuizioni degli imprenditori che, in collaborazione con maestranze artigianali e industriali di grande livello, hanno sempre inventato prodotti e servizi che hanno permesso a questo territorio di essere un'eccellenza, un fiore all'occhiello dell'economia regionale e nazionale. L'innovazione deve evolversi e oggi è indispensabile che avvenga tramite processi strutturati utilizzando delle tecnologie digitali, il presente ci dice, in un mercato globale di estrema concorrenza che, oltre le intuizioni serve una competenza per fare dei percorsi precisi sull'innovazione. Le aziende non possono esentarsi dal pianificare le loro strategie di innovazione, digitalizzare informazioni e poi identificare i percorsi innovativi sfruttando le tecnologie che oggi sono facili da utilizzare e sono a disposizione».

LA SOSTENIBILITA'
. «Altro tema è la sostenibilità - sottolinea Iorio - . Le aziende non possono rinunciare, si devono cimentare . Non significa solo conservazione dell'ambiente ma etica nelle relazioni, etica nella finanza, etica per tutta la filiera di produzione di beni e servizi. Per questo vogliamo creare momenti di approfondimento, di conoscenza per i nostri imprenditori che a loro volta dovranno trasferire e adottare modalità formative per far crescere e migliorare in questi processi i propri collaboratori e dipendenti. La tecnologia come motore di crescita indispensabile».

Per Silvio Marano uno dei temi da far diventare centrali è la sicurezza.

«Non è secondario - dice - la sicurezza negli ambienti di lavoro rappresenta non solo un obbligo normativo ma anche un elemento determinante per la qualità della vita lavorativa e la produttività dell'azienda. Nel nostro territorio ci sono numerosi esempi di buone pratiche, di processi efficienti e una consolidata cultura della prevenzione che meritano di essere ulteriormente potenziati e condivise. Occorre continuare a investire nella creazione di una visione comune in tema di sicurezza in modo da coinvolgere tutti gli attori e tra le proposte che riteniamo più efficace, c'è l'organizzazione di iniziative che possono coinvolgere le imprese, le istituzioni, l'inail, l'Asl e i sindacati, stimolando un dialogo aperto e costruttivo tra le diverse parti. Un esempio potrebbe essere la giornata nazionale sulla sicurezza negli ambienti di lavoro che si terrà ad aprile che sarà un evento interamente dedicato al confronto tra tutti i protagonisti del territorio e questa iniziativa come tutte le altre che proporremo all'interno delle aziende sarebbe mirate ad accrescere la consapevolezza e le buone pratiche in materia di sicurezza. Vogliamo, attraverso queste iniziative, dare evidenza dell'impegno delle imprese nel garantire ambienti di lavoro sicuri e ben organizzati. Si deve rafforzare l'immagine di aziende serie che investono in sicurezza. Che in questo territorio è una priorità».

LA POLITICA DEL TERRITORIO
. «Costruire una politica di territorio congiunta con la pubblica amministrazione serve a valorizzare le aziende e il territorio - è l'opinione di Marano - Non siamo solo motore economico ma anche una risorsa fondamentale per lo sviluppo sociale e culturale: questo dialogo è essenziale per favorire la crescita. Le aziende devono essere considerate come partner strategici con cui costruire progetti comuni per migliorare la qualità della vita, sviluppare innovazioni e nuove competenze. Diventa cruciale l'ammodernamento e la fruibilità delle aree industriali. Una politica territoriale deve prevedere una programmazione attenta delle aree industriali, con infrastrutture tecnologiche, ci sono aree che non hanno fibra ottica, servono servizi, mobilità, mensa, trasporto pubblico. Il nostro territorio è in una direttrice strategica. Ha un potenziale straordinario grazie alla posizione sociale per la logistica e le relazioni sociali con tutta la regione. Se le aree non si ammodernano si vanifica il nostro vantaggio geografico».