Pini via Redi, ci scrive il comitato: "commissione insoddisfacente"

20-01-2025 14:25 -

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera sul taglio dei pini in via Redi

Buongiorno, mi chiamo Anna e faccio parte del Comitato Alberi IV novembre di Empoli. Leggo nel suo articolo del 14 gennaio, riferito alla Commissione ambiente del giorno prima, che il Sindaco ha chiarito tutti i punti del progetto e illuminato i lati oscuri.

Purtroppo chi ha seguito dall'inizio la storia, come la sottoscritta, si trova ad esprimere un parere un po' diverso. Mi farebbe piacere se poteste pubblicare o almeno leggere questa mia, nell'ottica di dare ai cittadini un'occasione di riflettere e magari discutere civilmente, cosa che oggigiorno diventa sempre più rara. Perché non siamo soddisfatti della commissione? Come sapete non era possibile intervenire come cittadini ma solo ascoltare, è la prassi e la accettiamo.

Capite bene però che sentire molte cose discutibili, anche non vere, e non poter intervenire non è una bella cosa. Ci aspettavamo poi un atteggiamento di ascolto, di disponibilità al dialogo almeno con i consiglieri, ma non c'è stato. Ci è sembrato più un comunicato ufficiale che una commissione ambiente.

Il Sindaco e la Dirigente dell'uff. tecnico si sono spesso contraddetti. Il Sindaco il 28 dicembre, nell'annuncio sui media, dice che non c'era altra scelta del taglio, perché il preventivo era qualcosa di generico e non per quella zona specifica. Mi dispiace rettificare, ma un tecnico della ditta aveva fatto il sopralluogo, con esito positivo, e inviato un preventivo specifico per Via Redi a gennaio 2024. Non lo conosceva? Dobbiamo dedurre che ci sia stato un problema di comunicazione fra gli uffici?

Poi, la Dirigente dell'ufficio tecnico ha parlato di pratica sperimentale... mi dispiace contraddirla, perché la ditta utilizza queste tecnologie con piena soddisfazione da circa dieci anni; ma anche in altre situazioni simili, risolte con lo stesso principio di risanamento, rafforzamento e ossigenazione delle radici e barriere, i risultati sono stati ottimi e duraturi nel tempo (un esempio a Forte dei Marmi in V. Canova).

Ha anche parlato di alberi "in classe di rischio", ma le classi cpc di propensione al cedimento, specialmente dopo sola perizia visiva VTA come in questo caso, sono indicative e soggettive e non hanno valore legale (parola del Dott. Zanzi che ha importato in Italia tale metodo). Cito anche un altro parere tecnico, del Dott. Cantiani: "quando una pianta è in classe C/D si devono adottare azioni tese alla riduzione del rischio come ancoraggi, cablaggi della chioma o della zolla radicale, potature mirate, ma nello schema delle classi di rischio non si parla mai di abbattimento"

Poi la Dirigente ha provato a citare il costo delle prove di trazione, secondo lei 7000 €... per fortuna qualcuno dal pubblico l'ha contraddetta e si è ripresa affermando "spesa totale": forse non si ricordava del costo che è nel Piano di gestione del Verde del 2023, e che parla di 500-655 euro ad albero? Quindi totale massimo per sei alberi 3.930 euro e non 7.000...

Un altro aspetto bizzarro è che nessuno ha affrontato il lato economico. Sì perché decidendo per la messa in sicurezza non avremmo salvato solo i pini e con essi la salute dei cittadini, ma avremmo risparmiato molti soldi di tutti i cittadini empolesi. Infatti il preventivo per salvare alberi e strada parlava di una spesa di 10.400€ (esame radici, consolidamento, apposizione di barriere antiradici, prove di stabilità, assicurazione!) a fronte del progetto approvato di rimozione piante e reimpianto che vede una spesa di 35.000, sebbene includa la rimozione dell'asfalto: ora, se anche ci fosse stato un costo in più per esaminare la fattibilità e rimuovere delicatamente l'asfalto, al limite anche eliminare uno o due alberi se non risultavano assestabili, il costo sarebbe stato di gran lunga inferiore.

Ricordiamo che 3 settimane fa nel bilancio triennale si è stabilito: “Ogni anno il Comune stanzierà cifre importanti per la manutenzione del verde, quasi 1,2 milioni tra potature, taglio erba e innaffiatura.." Dobbiamo dedurre che il Comune risparmia ad libitum? Magari impiegando fondi per potature inutili e dannose anzichè investire in salvaguardia?

Evidentemente, visto che in città negli ultimi anni sono stati abbattuti circa 300 pini, con poche e spesso fallimentari sostituzioni (zero in Pratignone, zero in lato p.za Guerra, un quarto in p.za Ristori e Via Masini..) viene da pensare che qualcuno nelle alte sfere li detesti, ma non si preoccupi molto della crescita e cura degli alberi (basta andare in Via Meucci, piazza Matteotti, o vedere le potature dei pini in zona Ospedale…)

Noi siamo trattati come se preoccuparsi del verde urbano fosse una cosa per fanatici. Bisogna cambiare paradigma e non per fare polemica, per tutelare la salute dei cittadini. Ci rivedremo quest'estate alla sagra dell'uovo fritto sull'asfalto.

Cordialmente


Buonasera Anna e grazie della lettera. Che lei non sia d'accordo con quanto scritto fa parte del gioco, nessun problema. E' semplicemente il resoconto di quanto è successo come ogni cronista è chiamato a fare (bene o male dipende da chi lo legge). Oltretutto ho una laurea in scienze politiche e sono un contadino nel tempo libero solo per pura passione e per la fortuna di aver ereditato una casa in campagna. Questo per dire che mi tengo alla larga da ogni considerazione tecnica visto che non è il mio campo e, non a caso, nell'articolo non ce n'è traccia.

Detto questo, mi permetta alcune considerazioni. La prima riguarda la questione del poter parlare in commissione cha accettate ma sulla quale, in commenti sui social ed anche in questa lettera (“capite bene però che sentire molte cose discutibili, anche non vere, e non poter intervenire non è una bella cosa”), tornate sempre. E' la regola, quindi così è che vi piaccia o meno.

La seconda riguarda la differenza fra amministrare in questo caso un comune e far parte di un comitato. Che voi facciate da pungolo all'amministrazione con un lavoro che vi rende onore visto oltretutto che lo fate da anni senza alcun secondo fine, è una cosa molto importante ma poi l'onere delle decisioni non è vostro. E' di chi amministra e, nel prenderle, oltre a dover seguire le regole (trasgredirle porta il nome Alessio Mantellassi scritto in un documento sul tavolo di un magistrato) ed ascoltare i tecnici (a quanto leggo da voi poco stimati), deve valutare il problema a 360 gradi e fare la cosa per lui giusta nell'interesse pubblico. Chi scrive non pensa che Mantellassi ed i tecnici siano infallibili ma pensa che, sia lui che chi lavora per il Comune, non abbiano la passione per le motoseghe o addirittura, come lei scrive "detesti gli alberi".


Se la decisione del taglio è stata presa evidentemente c'è un motivo che, essendo oltretutto in ambito pubblico, è nero su bianco. Che a qualcuno non piaccia è un suo pieno diritto, ma le regole sono queste e le decisioni prese secondo le regole si accettano. O si impugnano. Sempre secondo le stesse regole che impediscono a chiunque di presentarsi in una commissione e parlare. Se poi "qualcuno nelle alte sfere non si preoccupa molto della crescita e cura degli alberi" spero che ci sarete ancora voi del comitato a denunciarlo. Noi vi daremo spazio come sempre fatto.


altrettanto cordialmente
Marco Mainardi