Quella volta che l'Empoli ospitò la nazionale della Palestina
24-02-2025 15:23 -
La tifoseria dell'Empoli aderisce alla campagna "Show Israel the Red Card": un gesto di solidarietà internazionale
Nella serata di Empoli-Atalanta, il tifo organizzato della squadra toscana ha scelto di far parlare la propria voce in modo forte e chiaro, aderendo alla campagna internazionale "Show Israel the Red Card" (Mostra a Israele il cartellino rosso). Un gesto simbolico che ha animato gli spalti dello stadio Carlo Castellani, con un impatto visibile che ha coinvolto centinaia di tifosi.
Sui seggiolini della Maratona, il settore occupato dai sostenitori empolesi, sono comparsi cartelli rossi sollevati al cielo, mentre bandiere palestinesi ondeggiavano, in segno di solidarietà con il popolo palestinese. Il messaggio, intonato dai cori e amplificato da striscioni, era chiaro e deciso: “Show Israel the Red Card”.
Questo gesto non è isolato. La campagna "Red Card for Israel" è stata lanciata da gruppi di tifosi in tutto il mondo, tra cui i famosi “Green Brigade” del Celtic, con l'obiettivo di escludere Israele dalle competizioni calcistiche internazionali, in risposta alla situazione politica e sociale che sta devastando la Palestina. I tifosi dell'Empoli, tra i primi in Italia a unirsi a questa mobilitazione, hanno portato un tema politico-sociale nel cuore del calcio, un ambiente tradizionalmente distante da simili manifestazioni.
La partecipazione è un atto simbolico che rievoca anche la sua storica apertura verso la Palestina. Nel gennaio del 1989, infatti, il club toscano ospitò una partita amichevole contro la nazionale dell'OLP Palestina, un segno tangibile di vicinanza e dialogo in un periodo storico diverso, ma altrettanto segnato da tensioni internazionali. In quella partita, disputata proprio allo stadio Carlo Castellani, l'Empoli, schierato con una formazione mista tra Primavera e Prima squadra, sconfisse la nazionale palestinese con un 2-0. I gol furono siglati da Bartalucci e Benfari, che regalarono una vittoria al pubblico di casa in un incontro che, al di là del risultato sportivo, rimase nella memoria come un momento di impegno e apertura internazionale. Il 1988-1989: Una stagione difficile per l'Empoli in Serie B
La stagione calcistica 1988-1989 per l'Empoli fu caratterizzata da alti e bassi, con una squadra che milita in Serie B, ma che mostra segnali di lotta per la permanenza in categoria. In quel campionato, l'Empoli ottenne 34 punti, con un girone di andata che si concluse in modo positivo, posizionandosi ottavo in classifica con 19 punti. Nonostante un buon inizio, la squadra di Luigi Simoni iniziò a scivolare lentamente verso il basso, perdendo consistenza nelle partite successive.
Il campionato si concluse con una serie di risultati deludenti che portarono alla tragica retrocessione della squadra. La salvezza, infatti, dipendeva dallo spareggio con il Brescia, che si disputò il 24 giugno 1989 a Cesena. Dopo una partita senza reti, che proseguì fino ai tempi supplementari, la lotteria dei rigori vide prevalere il Brescia con un secco 3-0, decretando la retrocessione dell'Empoli in Serie C1. Un epilogo doloroso per i tifosi azzurri, che avevano sperato fino all'ultimo in una salvezza.
Tra i protagonisti di quella sfortunata stagione, uno dei pochi a emergere fu Ciccio Baiano, capocannoniere della squadra con 15 gol. Baiano fu uno degli elementi più positivi di una stagione che non vide la squadra riuscire a esprimere il suo potenziale. Dopo l'esonero di Simoni, l'Empoli cambiò guida tecnica, affidandosi a Ferdinando Donati, ma il nuovo allenatore non riuscì a invertire la rotta, concludendo il campionato con quattro pareggi e una vittoria nelle ultime cinque partite, che però non furono sufficienti a evitare la retrocessione.
Curiosità sulla stagione dell'Empoli 1988-1989:
Scontro salvezza e il famoso spareggio: La sfida decisiva contro il Brescia, che rimarrà nella memoria dei tifosi empolesi come il giorno della retrocessione, fu uno dei momenti più tesi della stagione. Il risultato finale fu un dramma per l'Empoli, con la squadra che dovette salutare la Serie B dopo tre stagioni consecutive nella seconda divisione.
L'apertura internazionale dell'Empoli: Sebbene la stagione calcistica si sia conclusa con la retrocessione, l'Empoli ha comunque lasciato un segno positivo in ambito internazionale con l'amichevole contro la nazionale dell'OLP Palestina, un incontro che testimonia l'atteggiamento aperto e solidale del club.
Gli anni di Simoni all'Empoli: La stagione 1988-1989 segnò anche il capitolo finale dell'esperienza di Luigi Simoni all'Empoli, che fu esonerato a poche giornate dalla fine del campionato. Simoni, che aveva portato la squadra in Serie B, lasciò un buon ricordo, ma non riuscì a evitare la retrocessione.
Quella stagione segna un capitolo importante e travagliato nella storia dell'Empoli, ma anche un esempio di come il calcio possa essere un palcoscenico per questioni politiche e sociali, come dimostrato dall'iniziativa della tifoseria nella partita con l'Atalanta. Il club toscano ha così dimostrato che lo sport può anche essere un potente mezzo di espressione sociale e solidarietà internazionale.