Assemblea permanente No keu: dalla Regione nessuna indicazione di rilievo

27-02-2025 01:23 -



La conferenza stampa che si è tenuta mercoledì 26 febbraio- a Firenze per aggiornare sull’andamento delle bonifiche dei siti devastati dal Keu non ha dato nessuna indicazione di rilievo. Non è stato presentato il tanto atteso “piano per la messa in sicurezza”, annunciato un anno fa dall’assessora Monia Monni per settembre scorso. Non è stata data alcuna informazione precisa sulle procedure che verranno adottate. Non è stata fornita una data certa per l’inizio dei lavori, ma solo un’ipotetica proiezione per la loro conclusione che in alcuni passaggi è stata fissata a fine 2025 e in altri entro il primo semestre 2026.



Quello che è certo, leggendo le cronache di questa mattina, è che tutti gli attori coinvolti hanno svolto un lavoro ineccepibile. Brave e bravi tutti. Il presidente Giani e l’assessora Monni ad adottare quella «scelta lungimirante» di commissariare la bonifica che adesso «ci consente di traguardare la realizzazione degli interventi di ripristino ambientale necessari per assicurare i più elevati standard di tutela». Il commissario Vadalà e il suo staff per aver fatto tutto velocemente e nel migliore dei modi.



Peccato che non ci sia un briciolo di dettaglio a supporto delle parole spese. Tanto per cominciare, cosa prevede il piano per la messa in sicurezza? Cosa emerge dalla caratterizzazione svolta in questi mesi? Quali operazioni verranno messe in campo? Quando cominceranno i lavori e in base a quale cronoprogramma verranno portati avanti?

E ancora: cosa si sta facendo affinché il Keu non venga più prodotto come è stato fatto finora?



Questo è ciò che ci saremmo aspettati. Per di più dopo che le promesse dell’assessora Monni - quelle fatte nel luglio 2024, in base alle quali la bonifica sarebbe terminata entro l’estate di quest’anno - sono state già ampiamente disattese. Almeno che ci si assumesse la responsabilità di questo ritardo.



E invece un rimpallo di ringraziamenti che, di fronte a quella che viene considerata la peggiore devastazione ambientale nella storia recente della Toscana, suona davvero come una beffa. I cittadini e le cittadine che da quattro anni stanno scontando gli effetti della contaminazione da Keu e che con ogni probabilità continueranno a farci i conti in futuro meritano di più.