Sanità in crisi: il blocco del software e le conseguenze per i pazienti empolesi, la denuncia di Simone Campinoti
05-03-2025 20:05 -
In queste ore, un'ondata di segnalazioni da parte di cittadini anziani e pazienti oncologici ha messo in luce un grave disservizio nel sistema sanitario regionale. A denunciarlo è Simone Campinoti, capogruppo consiliare di Forza Italia in Comune a Empoli, che ha ricevuto numerosi racconti di persone già provate dalla malattia e costrette a subire disagi a causa di un blocco del software di accettazione presso i presidi sanitari locali.
Secondo quanto riportato da Campinoti, molti pazienti, con appuntamenti già fissati per prelievi diagnostici importanti, sono giunti nei centri sanitari solo per scoprire che, a causa di un guasto informatico che persiste da ieri mattina, non è possibile eseguire i prelievi né avvisare gli utenti del blocco, lasciandoli senza risposte e costringendoli a inutili spostamenti. In alcuni casi, addirittura, sono stati i medici e gli operatori sanitari stessi a contattare i cittadini, spinti dalla pressione popolare, ma incapaci di ricevere risposte adeguate dalla Regione.
"Da mesi ci risultano segnalazioni di malfunzionamenti nel sistema di accettazione, ma nulla è stato fatto per risolvere la situazione", ha commentato Campinoti. "È incredibile che in una situazione come questa, il sistema sanitario, che dovrebbe essere sinonimo di eccellenza, si trovi impreparato a fronteggiare un evento del genere, senza nemmeno un sistema di backup, neppure manuale, che avvisi le persone in anticipo, evitando loro il faticoso viaggio e il disguido."
Il capogruppo di Forza Italia non ha nascosto la propria preoccupazione per le ricadute di questa inefficienza sul benessere dei cittadini. "Molti dei pazienti coinvolti sono malati, già provati dalla loro condizione fisica, e sono stati costretti a tornare a casa senza aver effettuato i necessari prelievi diagnostici, senza alcuna spiegazione e senza avere un nuovo appuntamento fissato. Questo genera frustrazione e ansia, e solleva interrogativi legittimi sul funzionamento e sull'efficienza del sistema sanitario regionale", ha continuato Campinoti.
La situazione descritta dal consigliere non riguarda solo l'aspetto tecnico del malfunzionamento, ma anche i costi elevati che la Regione sostiene per mantenere attivo il sistema sanitario. Seppur le difficoltà siano comprensibili in alcuni casi, la mancanza di alternative o soluzioni di emergenza appare inaccettabile, soprattutto quando si parla di pazienti vulnerabili che necessitano di un'assistenza tempestiva.
"Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a questi disagi", ha concluso Simone Campinoti. "Chiediamo che venga fatto tutto il possibile per evitare che simili problemi si ripetano in futuro. È necessario mettere in atto soluzioni alternative di emergenza che possano ridurre i disagi per i cittadini, e soprattutto dobbiamo avere risposte chiare sul ripristino del servizio, per rassicurare chi sta affrontando già sfide sanitarie e non merita di vivere anche questo ulteriore stress."
L'appello di Campinoti non riguarda solo una rivendicazione politica, ma il legittimo desiderio di migliorare la qualità dei servizi sanitari in Toscana e di garantire a tutti i cittadini, in particolare ai più fragili, un'assistenza efficiente e tempestiva.