Addio a 'Dodi' Piscini, il prof che amava fare chiacchierate con la gente
18-03-2025 08:59 -
Il mondo della cultura empolese è in lutto per la scomparsa del professor Odoardo Piscini, professore del liceo e studioso apprezzato
Ce lo ricordiamo ai tempi del Covid quando ci ha raccontato a puntate la divina commedia, in un progetto che aveva fortemente voluto l'amministrazione comunale. Odoardo Piscini si definiva l'unico Odoardo di Empoli. Si era assicurato, di questo, con un addetto all'anagrafe. Ma si definiva un migrante. Era nato a Siena, contradaiolo dell'Aquila. «La mia famiglia, quando io avevo 11 anni si trasferì in Valdarno. Dovevamo andare a Firenze ma ci siamo trovati tanto bene a Empoli e ci siamo rimasti. Qui mi sono sposato, ci ho vissuto. Mi sono laureato in lettere classiche, Latino e Greco, ma quando mi hanno offerto la cattedra, per insegnare Latino e Greco dovevo andare a Firenze, mentre per italiano e latino, al liceo scientifico, avevo la scuola dietro l'angolo di casa. Ho scelto questa. Eravamo negli anni intorno al Sessantotto, un giorno su tre c'era festa: io giravo l'angolo e guardavo. Se c'erano le biciclette e i motorini andavo verso la scuola, al contrario andavo al bar Viti a prendere un caffè. Al liceo mi sono trovato bene e ci sono rimasto fino alla pensione e sono diventato la memoria storica della scuola».
Al liceo scientifico Il Pontormo è entrato nel 1968 e ha lasciato la cattedra nel 2001, ma aveva iniziato a insegnare già nel 1966. «Da allora faccio il pensionato, il nonno. E poi faccio delle chiacchierate. Uno dei vantaggi della vecchiaia è che si può fare solo quello che ci piace. E mi piace parlare alla gente, era il mio lavoro. Cerco di divertirmi, perché se mi diverto io, si diverte anche la gente. Noi insegnanti entriamo ogni mattina in una stanza dove ci sono 25-30 ragazzi che, se potessero, ci darebbero fuoco e noi dobbiamo attirare la loro attenzione. Chiaro che dobbiamo trovare un modo di comunicare più attraente». Ero abituato a parlare alla gente, non ho mai letto quando parlo in pubblico perché mi piace vedere il volto delle persone si vede se quello che dici interessa o meno.
Le sue chiacchierate sono state vere e proprie lezioni. Divertenti e profonde. Non sulla storia di Empoli («non sono mica come Giuliano Lastraioli che sapeva tutto”, diceva sorridendo), ma su tanti aspetti della vita empolese: grazie alla Pro Empoli, ai club come Rotary e Lions, Piscini ha raccontato la letteratura, ma anche i canti popolari, la pubblicità sui vecchi giornali locali e le donne nella canzone. L'ultimo appuntamento, al palazzo Pretorio, fu sui biglietti d'auguri. E in quella occasione mostrò un biglietto al quale era molto legato: lo aveva realizzato suo padre che era un reduce di Cefalonia.
I funerali saranno officiati mercoledì 19 alle ore 15 nella Collegiata di Empoli. LA salma, dalle 15,30 di martedì 18, sarà esposta nella propria abitazione in via XI Febbraio 43.
La redazione di clebs si stringe attorno alla moglie Andreina, al figlio Alessio ed al fratello Simone in questo triste momento