Cinquini (Europa Verde): Le polizze catastrofali: una soluzione adeguata o un ulteriore peso per le imprese?
19-03-2025 20:20 -
Un intervento firmato da Antonio Cinquini, esponente di Europa Verde Empoli, solleva un interrogativo cruciale riguardo alle polizze catastrofali che dovranno essere stipulate dalle imprese entro il 31 marzo. Sebbene la normativa riguardi principalmente le aziende che possiedono beni come terreni, fabbricati, impianti e macchinari, le preoccupazioni espresse dal politico vanno oltre la mera obbligatorietà della legge, toccando aspetti economici e sociali di rilevante importanza.
Cinquini inizia il suo intervento denunciando quello che definisce uno "scarico di responsabilità" da parte del governo centrale nei confronti delle attività produttive locali, spesso vittime degli eventi catastrofali legati ai cambiamenti climatici. Per il rappresentante di Europa Verde, infatti, il rischio è che il nuovo obbligo di polizza catastrofale si traduca in un ulteriore "balzello" che non fa altro che aggravare le difficoltà economiche delle imprese, piuttosto che proteggere adeguatamente i beni e i territori.
Le imprese, a suo avviso, sono lasciate sole di fronte a un'emergenza ambientale sempre più grave. Cinquini critica aspramente l'approccio del governo, accusandolo di non intervenire in modo adeguato, limitandosi a una risposta legislativa che arriva "a valle del problema" e che non affronta le cause alla radice. "Occorrono investimenti urgenti per governare l'emergenza ambientale," afferma, suggerendo che le risorse già stanziate dal Piano di Ripresa e Resilienza non sono state utilizzate in maniera efficace per la prevenzione dei danni da calamità naturali.
Uno degli aspetti più critici sollevati nel comunicato riguarda la gestione delle risorse economiche destinate a fronteggiare il rischio catastrofale. Sebbene la nuova normativa preveda garanzie economiche per gli assicuratori, Cinquini sottolinea come non ci siano interventi concreti a favore delle imprese, che si troveranno a dover sostenere l'intero peso delle polizze. Questa situazione rischia di penalizzare soprattutto le piccole e medie imprese, così come gli artigiani, che rappresentano la spina dorsale dell'economia locale.
Cinquini evidenzia inoltre come questo onere aggiuntivo, per quanto necessario in teoria, sia visto come un ulteriore tributo che molte realtà economiche non sono in grado di sopportare, alimentando un malcontento diffuso tra gli imprenditori.
L'intervento si conclude con un riferimento alla prossima fase congressuale della CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa) del territorio empolese-valdelsa, un evento che vedrà il rinnovo delle cariche e che, secondo Cinquini, sarà determinante per il futuro delle imprese locali. In questo contesto, il rappresentante di Europa Verde auspica una sempre maggiore collaborazione tra le forze politiche e le organizzazioni economiche, in particolare quelle che, come la CNA, rappresentano una fetta importante dell'economia toscana.
In sintesi, Cinquini denuncia le criticità del sistema delle polizze catastrofali come soluzione al crescente rischio di danni ambientali. La richiesta è chiara: intervenire non solo a livello legislativo, ma con azioni concrete che favoriscano la prevenzione e la protezione delle attività produttive. Un appello che mette in luce la necessità di un cambiamento radicale nella gestione della crisi climatica, che non può più essere rimandato.