Il Pci aderisce al comitato referendario 5 Si empolese

04-04-2025 09:39 -

Nei primi 90 giorni del 2025, sono 241 i morti per infortunio (spesso bisognerebbe parlare di omicidio) sul luogo di lavoro, che diventano 306 se si considerano i decessi in itinere.



I dati pubblicati dall'Osservatorio nazionale morti sul lavoro curato da Carlo Soricelli confermano la strage, che risulta essere molto più drammatica rispetto a quanto riportato da INAIL che, considerando solo le denunce pervenute all'ente, esclude intere categorie di lavoratori: quelli in nero, cioè chi è maggiormente sfruttato e meno garantito. Gli infortuni, le malattie professionali, le morti sul lavoro sono solo uno degli aspetti di una situazione sempre più degradata che può essere riassunta in una parola: sfruttamento.



È sconcertante che la politica istituzionale non tenga conto di quello che sta accadendo e che né governo né parlamento affrontino in maniera adeguata il problema della mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro, un problema che si aggrava di anno in anno. In un sistema che trova centinaia di miliardi per il riarmo è "normale" non investire nulla per risolvere i problemi delle lavoratrici e dei lavoratori (salario, salute, sicurezza, precarietà, sfruttamento, assenza di un piano industriale, difficoltà di accedere alla pensione). Non bisogna mai stancarsi di affermare che le leggi e le norme promulgate in materia sono, anch'esse, causa di questa strage. Ricordiamo, tra le altre nefandezze, le normative che permettono appalti e subappalti a cascata senza tutele per i dipendenti, l'innalzamento dell'età pensionabile, la mancanza di un salario minimo che permetta una vita decorosa, la mancanza di una legge che istituisca il reato penale di omicidio sul lavoro: cosa che permetterebbe, almeno, maggiori tutele e rispetto per chi vive della propria fatica



È necessario costruire un fronte di lotta unitario, un "cantiere aperto" che possa costituire il fondamento di un progetto di cambiamento di sistema. Facciamolo, a partire dai 4 referendum sul lavoro e da quello sulla cittadinanza che si svolgeranno l'8 e il 9 giugno 2025. La Sezione "Abdon Mori" Empolese Valdelsa del Partito Comunista Italiano aderisce al Comitato Referendario 5 Si Empolese Valdelsa e svilupperà anche autonomamente la propria campagna referendaria. Torniamo inoltre a sollecitare l'immediata costituzione della Commissione Speciale dell'Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, che dovrà portare all'istituzione di un Osservatorio permanente dell'Unione dei Comuni Empolese Valdelsa per la prevenzione, il monitoraggio e la lotta contro la mancanza di sicurezza e gli infortuni sul lavoro. Questo Osservatorio, proposto dal Partito Comunista Italiano e la cui istituzione è stata approvata per ben due volte all'unanimità dall'Assemblea dell'Unione, dovrà svolgere un importante ruolo anche per scovare e combattere lavoro nero e caporalato.





Fonte: Ufficio stampa