La città piange Giancarlo Fontanelli, cuore silenzioso dell'Empoli calcio

09-05-2025 23:49 -



Addio allo storico magazziniere azzurro: per oltre 25 anni ha custodito lo spogliatoio come un tempio. Domani la squadra scenderà in campo col lutto al braccio.

EMPOLI — In una città che vive di calcio come di pane quotidiano, ci sono figure che, pur lontane dai riflettori, rappresentano l’anima autentica di una squadra. Giancarlo Fontanelli era una di queste. È scomparso ieri all’età di 86 anni, lasciando un vuoto profondo nel cuore dell’Empoli Calcio e di tutta la comunità sportiva cittadina.

Per decenni, Fontanelli è stato molto più di un magazziniere: era il custode dello spirito azzurro, il primo ad arrivare allo stadio, l’ultimo ad andare via. Apriva le porte del “Castellani” come si aprono quelle di casa, con cura e dedizione. Conosceva ogni anfratto dello spogliatoio, ogni routine, ogni esigenza dei giocatori e dello staff. C’era lui dietro le maglie perfettamente pronte, dietro gli armadietti in ordine, dietro il silenzioso conforto a chi aveva bisogno di un consiglio o di una parola buona.

Il presidente Fabrizio Corsi, profondamente commosso, lo ha ricordato come “una persona che mi è stata vicina nel mio percorso, un amico sempre presente con affetto e competenza”. E la vicepresidente Rebecca Corsi ha evocato un legame quasi familiare: “Sono cresciuta vedendolo ogni giorno allo stadio. Una figura costante, una presenza che ha accompagnato la mia infanzia e la storia del club”.

La società azzurra ha annunciato la sua scomparsa con un post sentito sui social, che ha raccolto l’affetto di tifosi, ex calciatori e dirigenti. Un tributo spontaneo per un uomo che ha vissuto dietro le quinte, ma che ha lasciato un segno profondo in chiunque abbia incrociato il suo cammino.

Domani, nella delicata sfida salvezza contro il Parma, l’Empoli scenderà in campo col lutto al braccio. Sarà il modo della squadra di dire grazie a Giancarlo. Non solo per le maglie stirate o gli scarpini allineati. Ma per quell’umanità concreta e silenziosa che è il vero collante di ogni impresa sportiva.