Ghezzi: regista diverso, ma lo stile della sinistra empolese è lo stesso

17-05-2025 09:07 -

Ѐ ormai qualche giorno che sembra arrivata l’estate e si affievoliscono i ricordi dell’ultima alluvione che ha interessato gran parte della nostra città. Per le attività e le famiglie coinvolte però il ricordo è sempre presente al rientro a casa, in quelle case invase dall’acqua e dal fango i cui muri e massetti lentamente si stanno asciugando e i cui danni adesso si concretizzano con i primi preventivi e interventi di ripristino.


Dalla Regione Toscana sono stati stanziati 8 milioni per i territori colpiti dall’alluvione, di cui 5 milioni di contributi per le famiglie, 1 milione e 970mila euro per le attività economiche e produttive e altri 500mila euro per il terzo settore. Il Governo dal canto suo ha approvato l’ordinanza 1140, firmata dal Capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano, che stabilisce fino a 5.000 euro di contributi per le famiglie se l’abitazione principale è stata allagata o resa inagibile, un sostegno in base al numero di persone per nucleo familiare per chi ha dovuto lasciare casa, sino ad arrivare alla sospensione del mutuo se l’immobile è stato dichiarato inagibile… in tutto 57milioni di euro. Sono tanti soldi ma, purtroppo, riusciranno a coprire solo in parte le spese che privati, imprese e terzo settore dovranno sostenere per riparare ai danni subiti dall’alluvione del marzo scorso.


A questo punto mi viene da chiedere in cosa consista il contributo da parte del Comune di Empoli. Quanto pensa di destinare ai ristori per le famiglie e le imprese alluvionate. Oltretutto tenuto conto, lo ha dichiarato il Comune stesso, che parte dei danni subiti dai cittadini empolesi, quelli di Ponzano almeno, sono dovuti all’esondazione dell’Orme di competenza del Consorzio di Bonifica e quindi anche del Comune di Empoli. Ѐ cambiato il regista, non il produttore, e lo stile della “sinistra empolese” è sempre il solito: pur di non affrontare i problemi della città, evidentemente fuori controllo, si cerca di disorientare i cittadini con lucine colorate e addobbi, ora Light Art e Zoo luminosi, su questi eventi si costruiscono paginate autoreferenziali e si mobilita su più social tutta la “comunicazione istituzionale”.


Ma Empoli resta con i suoi problemi irrisolti, i suoi giardini, o quel che ne restano, sono sempre più abbandonati. Piazza Matteotti ne è l’emblema con alberi non potati da anni, piante di vario genere morte ed erba alta oltre il ginocchio. Per non parlare del centro che, spente le nuove abat-jour, tornerà ad essere in balia dei soliti “disturbatori” e nuovamente senza nessuna seduta perché il motto di questa amministrazione è: “Non possiamo controllare i bivacchi? Eliminiamo le panchine!”. Peccato però che qua e là si trovi il modo di sedersi sugli scalini e sulle soglie d’ingresso dei portoni come in piazza Madonna della Quiete dove trovano ristoro baldi giovani che potrebbero stare in piedi e non riescono a sedersi le persone più anziane che invece necessiterebbero, qua e là per il centro, di punti di appoggio.

Il Comune di Empoli da anni si rifiuta di affrontare i vari problemi che affliggono la città. Oggi questo si traduce nel preferire l’ingaggio di mangiafuoco, giullari e saltimbanchi piuttosto che destinare risorse alla manutenzione ordinaria e ai ristori.


Claudia Ghezzi
Segretario Comunale Forza Italia



Fonte: Ufficio stampa