Dai giovani di Clara critiche allo zoo luminoso

28-05-2025 16:16 -

Continua la politica dell'evento perenne targata Pd. Questa giunta dimostra ormai con evidenza che le uniche cose che persegue sono lo spettacolo e gli interessi privati, convinta che per amministrare una città basti addobbare un po' il centro e rendere straordinari più giorni del calendario possibile. È vero, come si suol dire, che non può sempre essere Natale, ma Mantellassi & co. sembrano ignorarlo, lo spirito festivo ad Empoli non finisce mai.

Pensavamo che con Empoli Città del Natale avessimo toccato il fondo. Ma ci sbagliavamo di grosso. La giunta comunale è riuscita a sorprenderci di nuovo, con qualcosa che ha dell'incredibile: Lo Zoo Luminoso, un evento che dal 17 maggio al 6 luglio trasformerà il parco Mariambini in un luna park di strutture di ferro e LED a forma di animali. Durante la settimana ci puoi andare gratis, gentile concessione dell'amministrazione. Ma nel weekend, quando le famiglie hanno finalmente tempo per uscire? Boom: biglietto d'ingresso. Stesse luci, stessi animali finti. Solo che stavolta paghi. E caro.

Con la scusa di offrire intrattenimento alle famiglie, il Comune ha deciso di privatizzare uno spazio verde pubblico, che nei weekend resterà accessibile solo a pagamento per quasi due mesi. E per cosa? Per passeggiare tra giraffe fatte di ferro e fili elettrici, a un costo che, per una famiglia media, sfiora l'assurdo. Stiamo parlando di biglietti che superano tranquillamente i 40 euro per genitori e figli. Se poi ti venisse la malsana idea di mangiare qualcosa sei veramente spacciato: la cesta col cibo ti verrebbe a costare la modica cifra di €49. Caro Mantellassi, ma lei davvero spenderebbe 80 euro per portare la sua famiglia a vedere delle luci colorate al Mariambini? Oppure le giraffe al LED sono gratis per lei e gli assessori?

Ma non è una questione meramente economica: il paradosso è totale. In un'epoca in cui la politica comunale dovrebbe perseguire sostenibilità, socialità e spazi verdi, Empoli sceglie la strada dell'evento continuo, del consumo e del paywall sul verde cittadino. Questa sarebbe l'idea di cultura e intrattenimento della nostra amministrazione? Un parco pubblico trasformato in una gabbia di animali finti, venduto come se fosse un'esperienza magica. Ma la vera magia sarebbe riuscire a trovare un po' di senso in tutto questo. Lo Zoo Luminoso non è solo un evento di cattivo gusto. È il simbolo perfetto di una politica che ha perso il contatto con la realtà, che scambia l'inclusione per una biglietteria e l'infanzia per un target di marketing.

Diciamo no alla mercificazione dello spazio pubblico, no alla finta magia fatta di led e sponsor, no a un modello culturale che trasforma gli spazi pubblici in strumento di profitto.

Fonte: Ufficio stampa