Fdi: davanti ad una tragedia familiare si riflette non si giudica

10-06-2025 09:38 -

Fratelli d’Italia Empoli esprime profondo cordoglio e sincera vicinanza alla comunità colpita dalla tragica vicenda avvenuta nella nostra città, dove una donna di 83 anni ha perso la vita all’interno della propria abitazione, mentre il marito, 84enne, ha tentato il suicidio. È una storia che scuote nel profondo, che lascia sgomenti, e che merita rispetto, silenzio e riflessione, prima ancora che giudizio.


In casi come questo, è bene ricordare che occorre tacere prima di sapere, e riflettere prima di cercare la ribalta mediatica. La fretta di incasellare ogni dramma familiare in una narrazione predefinita rischia di banalizzare l’umanità dietro i fatti, e di trascurare le complesse sfumature del dolore e della disperazione che talvolta li generano. La sofferenza invisibile che accompagna alcune persone anziane o coppie isolate può trasformarsi in una gabbia psicologica in cui ogni via d’uscita sembra preclusa. Ed è proprio questo che impone una riflessione più ampia: non solo sull’evento tragico in sé, ma sul contesto in cui può maturare.


Nel dibattito pubblico si parla – giustamente – di femminicidio ogniqualvolta una donna viene uccisa in quanto tale, vittima di odio, possesso o violenza. Ma esistono, e non possiamo ignorarli, anche scenari di silenziosa e dolorosa fragilità. Sono le tragedie sommerse di coppie anziane, spesso isolate, provate da anni di malattia o da una vita di cura prestata in solitudine. La disperazione può insinuarsi lentamente, nascosta dietro l’abitudine e la fatica, finché il dolore – non più riconosciuto o condiviso – prende il sopravvento.


Alcune dinamiche relazionali all’interno delle famiglie non implodono in un solo istante, ma maturano nel tempo, nei silenzi, nei non detti, nelle fatiche quotidiane vissute senza aiuto. È in questi spazi vuoti – emotivi, psicologici, assistenziali – che si annida il pericolo più profondo: quello di non essere più visti, né ascoltati, da nessuno. Non si tratta, naturalmente, di giustificare o assolvere, ma di comprendere per prevenire. Di riconoscere che accanto al doveroso contrasto alla violenza di genere – che deve rimanere una priorità assoluta – c’è un’urgenza sociale più estesa: quella di costruire reti di protezione per le persone fragili, per gli anziani soli, per i familiari che si fanno carico di malati cronici o non autosufficienti, spesso in totale solitudine.

Fratelli d’Italia Empoli rinnova pertanto l’appello a rafforzare la medicina territoriale, i servizi domiciliari, l’assistenza psicologica e le misure di supporto ai caregiver. È tempo che il tema della fragilità familiare entri stabilmente nell’agenda politica, sia a livello locale che nazionale.


Serve più attenzione istituzionale, serve più ascolto, serve più comunità. Di fronte a drammi di questa portata, non bastano la condanna e l’indignazione. Serve un patto di corresponsabilità tra enti locali, sanità, servizi sociali, terzo settore e cittadini per intercettare i segnali del disagio prima, per sostenere prima, per salvare vite prima che il dolore si trasformi in tragedia.


Isacco Cantini, coordinatore Fratelli d’Italia Empoli

Cosimo Carriero, capogruppo Fratelli d’Italia comune Empoli, presidente Gioventù Nazionale Empoli

Francesca Peccianti, consigliera Fratelli d’Italia comune Empoli, presidente 1^ commissione consiliare permanente comune Empoli

Danilo Di Stefano, consigliere Fratelli d’Italia comune Empoli, presidente 1^ commissione consiliare permanente Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa


Fonte: Ufficio stampa