Volo del ciuco, un trionfo di pubblico e figuranti. E un messaggio di pace
22-06-2025 17:38 -
Empoli, trionfa la 544esima edizione del Volo del Ciuco: satira, storia e un messaggio di pace EMPOLI – Una piazza gremita, oltre trecento figuranti in costume e una rievocazione che ha saputo unire tradizione, spettacolo e attualità. La 544esima edizione del Volo del Ciuco, andata in scena sabato 21 giugno nella cornice suggestiva di piazza Farinata degli Uberti, ha battuto ogni record, regalando alla città una delle celebrazioni più riuscite di sempre.
Il cuore dell’evento, come da tradizione, è stato il volo dell’asino di cartapesta dalla torre della Collegiata di Sant’Andrea. Quest'anno il ciuco ha avuto un nome decisamente ironico: “Lo cavalier teutonico Roberti l’Aversano”, ispirato a Roberto D’Aversa, ex allenatore dell’Empoli Calcio, "reo" della recente retrocessione in Serie B. Una trovata che ha strappato risate e applausi, annunciata dal cerimoniere Federico Freddy Lavezzo con il consueto spirito scanzonato.
Ma la vera protagonista dell’edizione 2025 è stata la pace tra i campanili, celebrata simbolicamente con la stretta di mano tra i sindaci di Empoli e San Miniato, Alessio Mantellassi e Simone Giglioli, entrambi in abiti storici. L’opera grafica donata loro dall’artista empolese Emanuele Michelucci ha suggellato il momento, carico di significato. “Mandiamo un messaggio universale di pace – ha dichiarato Mantellassi – anche attraverso una festa che mescola astuzia e ironia”.
La rievocazione, ispirata al poema eroicomico di Ippolito Neri, ha celebrato con tono divertito e teatrale la beffa militare degli empolesi ai danni dei sanminiatesi, grazie a un esercito di animali con lanterne. Un racconto che, ogni anno, torna a vivere tra le vie del centro con un entusiasmo sempre maggiore.
A dare vita al corteo storico sono stati oltre trecento figuranti, provenienti anche da San Miniato, Montopoli, Cerreto Guidi, Monterappoli e Pontorme. A curare costumi e dettagli la sartoria dell’Auser sotto la direzione artistica di Sandra Losi, mentre il gonfalone ufficiale del Volo, opera dell’artista Bruna Scali, ha guidato la sfilata.
Ad animare il pomeriggio, giochi medievali, artisti di strada e il mercatino storico, che ha attirato famiglie e visitatori fin dal mattino. Non è mancato il tradizionale momento della benedizione del ciuco "in carne e ossa", accompagnato da don Guido Engels fino al sagrato.
Il corteo, tra squilli di trombe e danze, è stato guidato dal Giullar Cortese, impersonato dall’attore Gianluca Foresi, e ha trovato il suo culmine nel tanto atteso volo dell’asino realizzato dagli studenti del liceo artistico di Empoli, coordinati dalla professoressa Antonella Bertelli. Proprio gli studenti, come da tradizione, hanno anche scelto un nome segreto per il ciuco, destinato – forse – a qualche insegnante.
Soddisfatto Claudio Del Rosso, presidente della Compagnia di Sant’Andrea, colonna portante dell’organizzazione: “Un successo eccezionale. Ogni anno c’è più gente e più entusiasmo. Il Volo del Ciuco è sempre più un simbolo vivo della nostra città”.
La 544esima edizione si chiude così, tra storia, ironia e un rinnovato spirito comunitario. Il messaggio di “Pax facta est” risuona forte e chiaro: la pace, anche tra antiche rivalità, è sempre possibile. E Empoli, ancora una volta, l’ha dimostrato con stile.
Se vuoi adattarlo a uno stile più colloquiale, per blog o social, fammi sapere!