Castelfiorentino, la Lega solleva dubbi sul progetto “Gender” nelle scuole primarie: “Serve chiarezza, priorità ai diritti delle famiglie”
28-06-2025 18:25 -
Scoppia la polemica a Castelfiorentino intorno a un progetto scolastico dedicato ai temi dell’identità e della diversità, rivolto agli alunni della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo locale. A sollevare dubbi e interrogativi è la Lega Castelfiorentino, che attraverso un comunicato firmato dai rappresentanti Susi Giglioli e Angelo Fiore, chiede trasparenza e rispetto delle normative nazionali in materia di educazione.
Il progetto in questione, intitolato “Riflessioni su identità e diversità”, è promosso dall’Università degli Studi di Firenze e prevede attività che toccano tematiche relative all’orientamento sessuale e all’inclusione delle persone LGBTQIA+. Secondo la Lega, Castelfiorentino sarebbe uno dei pochissimi comuni della provincia di Firenze – forse l’unico – ad aderire a questo tipo di iniziativa in ambito scolastico primario.
Il nodo centrale della contestazione riguarda la presunta incompatibilità del progetto con quanto stabilito dal recente DDL Valditara, approvato su iniziativa del deputato leghista Rossano Sasso. Il decreto, richiamando l’articolo 30 della Costituzione sul diritto/dovere dei genitori all’educazione dei figli, impone vincoli precisi per questo tipo di attività:
Obbligo del consenso informato e scritto da parte delle famiglie;
Possibilità di esonero degli alunni dai percorsi non riconosciuti nei programmi ministeriali;
Obbligo per le scuole di garantire attività alternative per gli alunni non partecipanti;
Per le scuole primarie, l’educazione sessuale deve limitarsi a contenuti scientifici di base (biologia, corpo umano, riproduzione), evitando approcci legati alla fluidità di genere.
Un ulteriore punto critico, secondo la Lega, è rappresentato dalle qualifiche dei promotori del progetto. La Prof.ssa Maria Paola Monaco, direttrice, è docente di diritto del lavoro, mentre il coordinatore Prof. Enrico Marone è esperto in tecnologie agrarie e ambientali. Nessuno dei due, sottolineano i firmatari del comunicato, risulta avere competenze accademiche specifiche in ambito pedagogico, psicologico o medico, ritenute fondamentali per affrontare simili tematiche in età evolutiva.
Per questo, la Lega chiede che la questione venga discussa nel prossimo Consiglio Comunale, con l’obiettivo di:
Verificare la coerenza del progetto con le normative nazionali;
Attendere l’esito del Collegio Docenti, unico organo titolato a deliberare sui progetti educativi;
Garantire trasparenza e piena condivisione con le famiglie.
«Sarà nostro impegno – si legge in chiusura del comunicato – vigilare affinché la scuola resti un luogo di educazione, non di sperimentazione ideologica. Il rispetto della libertà educativa delle famiglie e delle competenze istituzionali deve restare un punto fermo.»
Il dibattito è aperto e, con ogni probabilità, si animerà nelle prossime settimane. Intanto, l’attenzione è alta tra genitori, amministratori e personale scolastico.