Ecco MuTer, il museo che racconta Montespertoli, il territorio e la sua identità
30-06-2025 18:01 -
Non un museo tradizionale, ma un racconto vivo e multisensoriale, che intreccia geologia, agricoltura, archeologia, clima, saperi locali e identità collettiva. Al centro, la materia più semplice e fondamentale: il suolo, da cui nascono i grandi protagonisti del territorio – grani antichi, olio, vino e tartufo – simboli di un'economia sostenibile, di una cultura radicata e di una comunità che guarda al futuro.
"Viviamo in una parte privilegiata del mondo dove la bellezza insegue la bellezza, dove il suolo modellato nei millenni dalla natura e poi con il lavoro dell'uomo fa riemergere storie antiche ma indica anche come dovremo comportarci in futuro ovvero custodire la sua biodiversità e avere cura della sua fragilità. Il nostro è un territorio che meritava un luogo come questo da mettere a disposizione di cittadini e turisti, luogo centrale per la promozione del territorio e la ricerca di nuove strade di sviluppo. Un lavoro complesso frutto della dedizione di una bella squadra di persone che ci hanno dedicato tanto del loro tempo e che ringrazio di cuore." dichiara il Sindaco Alessio Mugnaini.
Il percorso si snoda tra installazioni immersive, reperti archeologici, antichi strumenti agricoli e contenitori per la vinificazione, in una narrazione che unisce tradizione e innovazione. L'esperienza culmina in un suggestivo spazio dedicato al paesaggio e alla memoria collettiva, dove il visitatore è invitato a "camminare il territorio" con uno sguardo più consapevole. "Il Museo del Territorio rappresenta uno dei progetti culturali più significativi per la nostra comunità. È il risultato di un percorso condiviso, costruito insieme ad associaoni, università, fondazioni ed enti del territorio. Un museo vivo, aperto, che non si limita a conservare la memoria, ma che invita a viverla, a camminarla, a riconoscerla nel paesaggio che ci circonda ogni giorno. Uno spazio che parla non solo di storia, ma anche di identità, di agricoltura, di sostenibilità, di futuro. Perché il territorio non è solo un luogo da abitare: è un patrimonio da conoscere, custodire e valorizzare, insieme." commenta l'Assessora alla Cultura e al Turismo Alessandra De Toffoli. MuTer – Museo del Territorio è stato realizzato grazie a Fondazione CR Firenze che ha contribuito economicamente in maniera determinante nell'ambito del suo bando "Spazi Attivi": "Un progetto che interpreta in modo innovativo il rapporto tra cultura, paesaggio e comunità – afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze -. Con il bando tematico 'Spazi Attivi', Fondazione CR Firenze ha voluto promuovere iniziative capaci di rigenerare gli spazi urbani e rafforzare il senso di appartenenza attraverso la cultura. Il Museo del Territorio rappresenta un esempio virtuoso di come la valorizzazione delle risorse locali possa generare conoscenza, inclusione e sviluppo sostenibile".
"Lavorare coordinando un gruppo di persone dalle professionalità così diverse è stato un'esperienza molto stimolante, con un lascito in termini culturali importante" aggiunge Paolo Gennai, coordinatore del progetto. "Il territorio, per essere studiato e conosciuto, necessita di uno sforzo intenso, multifattoriale e multiprofessionale che una persona da sola non può sostenere. Il lavoro di gruppo quindi, anche se a tratti faticoso, facilita l'acquisizione e permette di collocarsi nella giusta ottica per comprendere lo spazio in cui viviamo, le sue ricadute storiche sul presente; quello che del passato è utile mantenere e ciò che invece è vantaggioso lasciare."
Con l'inaugurazione del Museo, il progetto grafico si dota anche di una nuova immagine coordinata e di un nuovo nome, "MuTer", acronimo di Museo del Territorio, che sottolinea l'identità propria di un'istituzione culturale radicata e dinamica, capace di generare conoscenza e consapevolezza sul paesaggio che ci circonda. L'accessibilità e la fruibilità turistica sono al centro del progetto: i pannelli del percorso museale sono in italiano, corredati da QR code in lingua inglese, e sono disponibili brochure informative anche in tedesco e francese, per offrire un'accoglienza inclusiva ai visitatori stranieri. L'attenzione al multilinguismo rappresenta una scelta strategica per valorizzare il museo come punto di riferimento per un turismo consapevole e sostenibile, capace di dialogare con un pubblico internazionale senza perdere il legame con il territorio. In occasione dell'inaugurazione, è stata presentata anche "Una piccola guida semplice e divertente", pensata per bambine e bambini, famiglie e scuole: un agile strumento per scoprire, attraverso giochi e attività, il territorio di Montespertoli, l'ambiente e la natura. La guida è stata realizzata con la compartecipazione del Consiglio Regionale della Toscana e stampata da Federighi Editore.
La giornata inaugurale è stata inoltre animata dalla presenza dell'Accademia Musicale Amedeo Bassi di Montespertoli, che ha accompagnato l'evento con momenti musicali dal vivo e dai figuranti del Gruppo '900, che hanno fatto rivivere l'atmosfera della vita contadina di un tempo, in un connubio tra memoria, cultura popolare e festa collettiva. Il Museo del Territorio di Montespertoli è parte integrante di un più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio locale, che rafforza l'identità del nostro paese come destinazione culturale, agricola e paesaggistica. Siamo a pochi chilometri da Firenze, ma immersi in una Toscana autentica, partecipata, costruita con cura dalle generazioni che l'hanno vissuta e custodita.
Il museo trova casa nel Centro per la Cultura del Territorio "I Lecci", un luogo che oggi si rinnova anche nel nome: quello che era l'ex Centro per la Cultura della Vite e del Vino, infatti, abbraccia ora una visione più ampia e inclusiva della cultura territoriale. Non più soltanto vino e olio, ma un racconto articolato, fatto di paesaggio, agricoltura, suolo, storia, tradizioni e comunità.
All'interno del centro, già da circa un anno, sono attivi, oltre all'Auditorium "Mauro Marconcini, il Centro di Documentazione della Terra e del Vino, intitolato a Bartolomeo Intieri, agronomo e intellettuale del XVIII secolo, e l'Enoteca "I Lecci", spazio di incontro tra cultura e sapori. Questo nuovo percorso rappresenta un momento importante per tutta la comunità: un passaggio simbolico ma concreto verso un'idea di patrimonio come bene comune, non più da custodire in silenzio, ma da vivere, raccontare, interpretare e condividere. Un patrimonio capace di generare conoscenza, appartenenza e sviluppo sostenibile.
L'invito, rivolto a cittadine, cittadini, visitatori e curiosi, è quello di lasciarsi sorprendere da un museo che non si limita a mostrare, ma coinvolge, emoziona e fa riflettere. Un museo che parte dalla terra, ma guarda al futuro e racconta una Toscana vera, fatta di radici e visioni. Il Museo del Territorio è un progetto promosso dal Comune di Montespertoli con il contributo della Fondazione CR Firenze. L'iniziativa è stata coordinata con il supporto dell'Assessora alla Cultura, Turismo, Gemellaggi e Tradizioni Popolari Alessandra De Toffoli e della Consigliera delegata all'Agricoltura Alessia Gallerini. Hanno inoltre collaborato la Responsabile dei Servizi alla Persona Cristina Gabbrielli e la Responsabile dell'Ufficio Cultura, Promozione del Territorio, Musei e Biblioteca Daniela Brenci, con il coinvolgimento del Servizio Lavori Pubblici e Tecnici e del Servizio Assetto del Territorio. Il coordinamento generale del progetto è stato affidato a Paolo Gennai, Direttore Scientifico, affiancato da un comitato scientifico multidisciplinare composto da esperti e studiosi: Marco Benvenuti dell'Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Scienze della Terra) e Elisa Livi della Fondazione dei Geologi della Toscana, Michele Bueno della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, Valentina Canuti Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali), Patrizia Ducci della Comunità del Cibo e della Biodiversità dei Grani Antichi, Alessandro Fontani del Circolo Fotografico FermoImmagine, Sandra Salvato di Salvato Comunicazione e Diego Tomasulo dell'Associazione Produttori Colline Toscane. L'ideazione del concept espositivo è stata curata dalla Fondazione PromoPA di Lucca, mentre il progetto grafico è stato realizzato da Mauro Luccarini e l'allestimento grafico da In-Novo srl di Bologna. I contenuti video sono stati prodotti da Idea Faktory Srl - KIF Italia, Napoli, e le immagini fotografiche sono state fornite dal Circolo Fotografico FermoImmagine di Montespertoli. Il progetto ha potuto contare sul supporto tecnico di numerose realtà del territorio: Pandolfini Srl (Barberino-Tavarnelle), Fara Srl (Montespertoli) e Francolini Snc (Montespertoli). Hanno contribuito alla realizzazione del museo, Ugo Bing, Francesca Castioni, Mauro Cianti, Laura Giannetti, Mauro Mangani, Gianni Paciscopi, Emanuele Parrini, Andrea Pestelli, Luca Ranfagni, Ivangiorgio Tarzariol, Leonardo Terreni, Roberto Vallorani, Carlo Viti e la cooperativa di servizi culturali PromoCultura. Un ringraziamento speciale è stato rivolto infine ai diciannove partner del progetto MontEspertOlio, tra cui aziende agricole, agriturismi, realtà artigiane e dipartimenti universitari, che con il loro contributo hanno reso possibile un racconto autentico e condiviso del paesaggio e della cultura di Montespertoli. MontEsperOlio è un progetto finanziato all'interno del PSR della Regione Toscana che mira a accrescere la qualità dell'olio extravergine di oliva di Montespertoli e il suo posizionamento sul mercato. Il museo sarà aperto al pubblico ogni venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 21.00. Negli altri giorni sarà possibile visitarlo su richiesta, contattando il numero 327 8219056 o scrivendo all'indirizzo email enotecalecci@gmail.com. Il biglietto di ingresso al MuTer ha un costo di 2 euro. È disponibile anche un biglietto cumulativo da 5 euro che consente l'accesso sia al MuTer che al Museo Amedeo Bassi. L'ingresso è gratuito per i bambini fino a 6 anni non compiuti, per gli adulti oltre i 65 anni, per le guide turistiche e i loro accompagnatori, per i residenti nel Comune di Montespertoli, per i gruppi scolastici e per le delegazioni istituzionali ospiti dei Comuni dell'Empolese Valdelsa.