Emergenze estive tra fuoco e salute: un incontro per prevenire e informare grazie all'Associazione Amici dei vigili del fuoco

10-07-2025 19:38 -

L’emergenza climatica, con le sue conseguenze sempre più evidenti, è stata al centro del nuovo incontro promosso dall’Associazione Amici dei Vigili del Fuoco di Empoli, svoltosi nei suggestivi spazi del Golf Bellosguardo. Dopo aver affrontato in passato temi economici e occupazionali, questa volta l’attenzione si è concentrata su caldo estremo, incendi e salute pubblica, con due ospiti d’eccezione: Marco Frezza, direttore regionale dei Vigili del Fuoco, e Rinaldo Lavecchia, medico internista e geriatra dell’ospedale San Giuseppe di Empoli.

Ad aprire l’incontro, il vicepresidente dell’Associazione Alessio Spinelli, affiancato dal segretario generale Sergio Baviello e dal tesoriere Marco Lotti, ha ricordato che l’obiettivo dell’associazione – nata nell’ottobre 2023 da 24 soci fondatori – è proprio quello di promuovere la cultura della sicurezza, della prevenzione e del rispetto delle regole.

Il presidente Gioacchino Giomi, assente per impegni precedenti, ha voluto comunque far giungere la propria voce con un messaggio rivolto ai partecipanti: «In qualità di Presidente dell'associazione “Amici dei Vigili del fuoco di Empoli” desidero esprimere il mio sincero ringraziamento a tutti coloro che sono intervenuti oggi, partecipando a questa importante iniziativa dedicata alla prevenzione del rischio di incendi e alla tutela della sicurezza delle persone, specialmente in un periodo caratterizzato da un caldo fuori dal comune. La vostra presenza ed il vostro contributo sono fondamentali per sensibilizzare la comunità su questi temi così delicati e urgenti. Durante la stagione estiva, purtroppo, il rischio di incendio, in particolare quelli di origine boschiva, aumenta notevolmente. L’incremento è dovuto alle alte temperature, alla prolungata siccità e alle condizioni di vento che favoriscono la propagazione delle fiamme.È quindi fondamentale che tutti si impegnino a rispettare alcune semplici, ma essenziali, regole di sicurezza: evitare di accendere fuochi all’aperto, soprattutto in zone a rischio, non gettare mozziconi di sigaretta a terra e segnalare immediatamente ogni principio di incendio o situazione di pericolo, utilizzando il numero unico di emergenza 112.Ricordo che la collaborazione di ciascuno di noi rappresenta un elemento cruciale per la prevenzione e la gestione di emergenze di questo tipo. Solo unendo le forze e mantenendo alta la consapevolezza sui rischi legati ai mesi più caldi, possiamo sperare di ridurre al minimo i danni e affrontare con maggiore efficacia eventuali emergenze».
Un messaggio che ha fatto da cornice agli interventi tecnici.
“Nel sentire comune – ha detto Spinelli – i Vigili del Fuoco sono tra le istituzioni più amate. Quando c’è un’emergenza, si chiamano due figure: il sindaco o i Vigili del Fuoco. Questo legame va coltivato e rafforzato nel tempo”.

L’associazione, costituitasi ufficialmente il 24 ottobre 2024 e iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, conta 24 soci fondatori, tutti volontari. Tra questi ci sono ex vigili, simpatizzanti e semplici cittadini accomunati dalla volontà di promuovere buone pratiche, rispetto per l’ambiente, attività culturali e ricreative. “Siamo una ODV, un’organizzazione di volontariato che vuole essere un punto di riferimento per la cittadinanza, per divulgare regole semplici e utili alla convivenza civile”.

Proprio per questo, l’incontro ha visto la partecipazione del Comandante Regionale dei Vigili del Fuoco Marco Frezza e del dottor Lavecchia, specialista in geriatria, per offrire consigli pratici e accessibili, soprattutto in un periodo di caldo estremo come quello registrato nelle ultime settimane. “Ci sono ordinanze e leggi – ha spiegato Spinelli – ma non tutti le conoscono o le leggono. Serve una comunicazione più diretta e comprensibile. E chi meglio di professionisti competenti può farlo?”.
Durante il suo intervento, Spinelli ha voluto anche ricordare l’impegno dell’associazione nel promuovere sinergie tra istituzioni, cittadini e imprese, come dimostrato dai recenti incontri con europarlamentari e imprenditori sui fondi europei. Ma ha sottolineato, con umiltà e orgoglio, il valore della presenza: “Oggi ho firmato un giorno di ferie per essere qui, perché ci tengo. Un’associazione che, in maniera del tutto volontaria, si spende per gli altri, è un tassello fondamentale nel puzzle della nostra comunità”.

«La Toscana è una regione virtuosa – ha spiegato il direttore regionale dei Vigili del Fuoco Marco Frezza – perché ha saputo organizzarsi tempestivamente per prevenire e gestire il rischio incendi». Sebbene nel 2023 si siano verificati circa 200 incendi boschivi, il numero rimane inferiore rispetto al picco del 2022. Tuttavia, l’allerta resta alta in vista dei mesi più secchi. Frezza ha sottolineato che la gran parte dei roghi deriva da comportamenti imprudenti, come accendere fuochi o gettare mozziconi accesi. «Dobbiamo imparare a trattare la natura come casa nostra», ha ribadito.
Sul fronte sanitario, il dottor Lavecchia ha lanciato un allarme caldo, rivolgendosi in particolare alle fasce fragili della popolazione: anziani, bambini, persone con patologie croniche. «Il corpo umano combatte il caldo con la termoregolazione – ha spiegato – ma negli anziani questo meccanismo è spesso compromesso, portando a disidratazione e scompensi anche gravi».
«Il calore - prosegue il geriatra - può essere pericoloso per buona parte della popolazione penso agli anziani, ai bambini ma anche alle persone fragili. Il nostro corpo si difende con la termoregolazione, sudando, emettendo le goccioline: quando questo meccanismo si altera è deleterio. Ad esempio gli anziani esposti al caldo non avvertono la sete e possono disidratarsi, situazione che fa esplodere uno scompenso renale, a volte lo scompenso è anche cardiaco».
Anche in questo caso alcune norme comportamentali aiutano a migliorare la situazione di salute del paziente, ma anche - e soprattutto – a non ingolfare i presidi medici,primo fra tutti il pronto soccorso. Dove- insieme anche a molti reparti - nelle ultime settimane si è verificato un incremento di accessi, che sfiora il venti per cento.
«Aiuta – spiega il dottor Lavecchia – una migliore gestione delle terapie farmaceutiche, che, in accordo ocn il proprio medico curante, va modificato, la scelta di locali più freschi, per le persone anziane o con scarsa mobilità. Oltre ovviamente a quelle norme comportamentali che si sottolineano sempre d’estate: maggiore idratazione, consumare frutta e verdura,. E nei casi che lo richiedono attivare un sistema di prevenzione. Penso a quelle eprsone che si alimentano con difficoltà: esistono servizi di assistenza infermieristica ad esempio, per quei casi in cui l’alimentazione debba essere fatta per endovenosa o con sistemi sottocute. Anche in questo caso una profonda conoscenza delle opportunità che offre l’assistenza sanitaria aiuta». Il medico ha sottolineato l’importanza di adattare le terapie con il medico curante, di frequentare ambienti freschi, e di assicurare una corretta idratazione e alimentazione. A fronte di un aumento del 20% degli accessi ai pronto soccorso, Lavecchia ha ricordato anche l’importanza della prevenzione a domicilio, con servizi infermieristici dedicati nei casi più complessi.
Sollecitati dal segretario Sergio Baviello e dai giornalisti presenti, i due ospiti hanno affrontato diversi temi legati all'emergenza. E non solo.
Il direttore regionale Frezza ha parlato delle conseguenze, sul lavoro e sugli organici dei vigili del fuoco sta avendo il cambiamento climatico. "Il cambiamento climatico non porta solo caldo. Due giorni fa parlavamo di incendi, e domenica eravamo a Sant'Ignano per un’alluvione. Lo stesso personale, con attrezzature diverse, si trova a passare in 24 ore da un intervento a un altro diametralmente opposto. Questo richiede una capacità di adattamento altissima, che ormai fa parte della normalità".
E poi del ruolo della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco, del loro coordinamento. "In Toscana, la sinergia tra Protezione Civile, Vigili del Fuoco e volontariato è un’eccellenza. Quando c’è un evento, in poche ore arrivano volontari da ogni parte della regione grazie all’organizzazione centralizzata della Sala Operativa Regionale. I mezzi aerei, il coordinamento tra province, la presenza di un direttore delle operazioni indipendente dalla divisa che porta: tutto questo garantisce efficienza.Questa capacità di risposta è frutto di un lavoro iniziato già nel 2000 con l’attuazione della legge regionale. Non tutte le regioni d’Italia sono così organizzate, ma la Toscana è avanti: ha 25 anni di esperienza alle spalle".
E questo ha fato emergere anche un altro problema: con l'autonomia delle regioni, ci sono alcuni governatori che già reclamano la realizzazione di Comandi regionali, autonomi, ovviamente. Cosa che si ripercuoterebbe sull'efficacia della cosiddettà solidarietà. "Oggi se c'è una emergenza in Emilia Romagna in pochi attimi quei territori ricevono gli aiuti dalle altre regioni, grazie al comando nazionale - spiega Sergio Baviello, forte anche dela sua esperienza di comandante dei vigili del fuoco di Empoli - Se invece ogni regione è autonoma diventa difficile coordinarsi anche in casi di emergenza".
E l'organico? Le specializzazioni del personale? "Tuttavia, l’adattamento continuo e la complessità crescente delle emergenze pongono anche un tema: quello dell’organico. I Vigili del Fuoco non sono solo quelli che vediamo nei grandi mezzi rossi. Esistono i SAF (soccorsi in ambienti impervi), i fluviali, i NBCR (nucleare, biologico, chimico, radiologico), i tecnici per la stabilità strutturale, i cinofili. Ogni specializzazione richiede formazione, esperienza, mezzi. Ma il personale è quello che è, e non sempre è sufficiente. Ci vuole tempo per formare un vigile esperto, e ancora di più per formarlo in ambiti specifici. Le risorse sono limitate, ma l’ottimismo non manca. E la voglia di migliorare neppure.
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto, conoscenza e responsabilizzazione. Un passo in più verso una comunità più consapevole e protetta, capace di affrontare insieme le sfide poste da un clima sempre più estremo".