Nuovo stadio: "quello che non è successo in dieci anni è successo in uno"

24-07-2025 16:48 -

di Marco Mainardi

“Quello che non è successo in dieci anni è successo in uno”. Con una punta di legittimo orgoglio e con comprensibile soddisfazione, il sindaco Alessio Mantellassi ha sintetizzato in una frase quanto successo dal 15 luglio 2024, data di presentazione del project financing da parte dell'Empoli calcio per la ristrutturazione del Castellani, alla giornata di oggi. Una frase da ‘cronista' perché in effetti il primo cittadino non ha fatto altro che riportare quanto accaduto. E' infatti nero su bianco il primo sì al restyling dello stadio. In occasione della prima Giunta in programma sarà firmata la delibera che sancisce la “pubblica utilità” dell'opera. Di strada da percorrere ce n'è ancora, ma siamo sicuramente di fronte ad uno snodo fondamentale dell'iter.

La conferenza dei servizi, indetta lo scorso 3 aprile, si è infatti conclusa. A parte lo stop di un mese che c'è stato per la richiesta di approfondimenti da parte di alcuni enti coinvolti, tutto è filato liscio ed i pareri sono sul tavolo della responsabile unica del procedimento, la dottoressa Roberta Scardigli, per il verbale conclusivo. Sia nel suo lungo intervento in apertura di consiglio comunale, sia nell'illustrazione alla stampa dell'importante passaggio, Alessio Mantellassi ha voluto evidenziare alcuni aspetti. In sintesi l'importanza di ‘stadio insieme', il progetto partecipativo nel quale sono stati ascoltati tutti i suggerimenti, il rigore amministrativo che è stato caratteristica di tutto il lavoro fin qui svolto, il prezioso contributo dell'avvocato Federico Orso e del dottor Roberto Bresci, consulenti esterni, il lavoro scrupoloso della macchina comunale, i pareri dei comitati incontrati anche prima del consiglio comunale di mercoledì sera. Il tutto per dire “grazie a tutti, perché ogni parere è stato ascoltato ed è stato prezioso per arrivare tutti insieme al risultato”.

In sede di Conferenza, ognuno degli enti coinvolti ha dato il proprio parere e chiarito tutti i dubbi, sia quelli più importanti quali ad esempio la salvaguardia delle risorse sotto al territorio, leggi falde acquifere, o gli aspetti ambientali, sia quelli all'apparenza più marginali ma meritevoli ugualmente della massima considerazione. E così sarà ancora nella strada che resta da fare. Dal lungo lavoro della conferenza dei servizi esce un risultato che vede l'accoglimento di tutte le richieste presentate dall'amministrazione comunale al termine del percorso partecipativo: la diminuzione del numero dei negozi (da 23 a 8) e della loro superficie (da 6374 metri quadri a 2950 non di area vendita ma di superficie totale), opere pubbliche per un valore di circa 3 milioni (due rotatorie, pavimentazione del parcheggio del Parco, il Sussidiario che diventa una piazza aperta, rifacimento del ponte sull'Orme, il riammodernamento del PalAramini) e la questione Sussidiario che Mantellassi vede in futuro come “un gioiellino verde” per la zona. E, soprattutto, un ‘Castellani' ristrutturato che ospiterà 17.800 spettatori e che manterrà il nome del giocatore azzurro morto nei campi di sterminio.

La questione Sussidiario merita un approfondimento perché porta con sé quella discussa della concessione in kind, uno strumento previsto dalla legge sugli stadi in alternativa al cash. Per capirsi: oltre al diritto di superficie per 73 anni (valore 6 milioni) il Comune poteva scegliere se dare un contributo in denaro o appunto in kind, ovvero in terreni per un valore di 7.3 milioni. Il soggetto proponente aveva chiesto il Sussidiario. La risposta è stata no. Sono state concesse al suo posto tre aree: dietro l'Avis a Serravalle con destinazione turistico ricettiva, un'area verde zona uscita Fi-pi-li Empoli centro per media struttura e la ex scuola di Pontorme per servizi. Come detto in consiglio comunale dall'avvocato Orso, il proponente, ovvero l'Empoli calcio, non ha l'obbligo di specificare il progetto che ha in mente per quelle zone. Potrà presentarlo seguendo naturalmente le procedure urbanistiche e le destinazioni d'uso. Dov'è il vantaggio per il Comune? In generale è che concede sì un valore in kind al proponente ma non tira fuori un euro di cash. Nel caso empolese al posto del Sussidiario concede due terreni ed una ex scuola che mai avrebbero raggiunto il valore che assumono in pancia al piano economico finanziario dello stadio, anche in caso di possibile alienazione. Il cerchio è chiuso.

E ora che succede? Delibera di Giunta, conferenza dei servizi decisoria e, alla fine, la gara per il nuovo Castellani. Nel suo primo anno e qualcosa in più da sindaco, è senza dubbio uno dei momenti più importanti per Alessio Mantellassi: “Quello che non è successo in dieci anni è successo in uno”.