SiamoEmpoli: "Manca la volontà politica di accorpare i referendum"
25-07-2025 11:10 -
A proposito del referendum sulla Multiutility: il Consiglio Comunale di mercoledì ha scoperto le carte sull'accorpamento del referendum con le elezioni regionali previste il 12 ottobre. La maggioranza si è palesemente nascosta dietro un pur legittimo parere tecnico del Ministero dell'Interno e del Segretario Comunale per bocciare, di fatto, il doppio voto nello stesso giorno. Ora, va da sé che i pareri non sono vincolanti ma puramente consultivi e quindi si rivela la VOLONTÀ POLITICA di tentare di bloccare con il NON raggiungimento del QUORUM al referendum quanto richiesto da quasi 4.000 cittadini.
E qui arriviamo al punto: un referendum chiesto da quasi un empolese su 10 e da più del 10% degli elettori merita questo ostracismo?...il paragone viene spontaneo...si è mai visto un referendum a livello nazionale firmato da 5 milioni di persone?... Quindi siamo più che ottimisti, che sia novembre o Natale il giorno del voto gli empolesi faranno sentire forte la loro voce ai padroni del vapore...Ed entriamo quindi nel merito: lo faremo, meglio, in campagna elettorale con il Comitato del SÌ ma già adesso dobbiamo rispondere a quelle forze politiche di Sinistra (???) che credono di risolvere la faccenda con il pur necessario NO alla quotazione in borsa della Multiutility...NO... diciamo pure che è tutto l'impianto da abbattere e per gli empolesi si è trattato di un PESSIMO affare, ma anche per tutti gli altri cittadini toscani a dir la verità.
È come se Empoli avesse portato un purosangue alla fusione con Firenze e le altre città e fosse tornata con un ronzino...oppure ... è come se la squadra di calcio avesse svenduto per mezzo milione un giocatore del valore di 10 milioni...di questo si tratta...Empoli non ha potere decisionale in un organismo dove ha portato valore, esperienze, patrimonio... E, inoltre, dobbiamo rimarcare che le esperienze simili in giro per l'Italia hanno portato aumento di tariffe e servizi sempre più scadenti ai cittadini, in confronto ad altri modelli organizzativi che hanno brillantemente risolto il tema del reperimento delle risorse senza svendere un servizio pubblico e senza fare entrare i privati nella gestione di servizi pubblici essenziali...a proposito... qualcuno si ricorda il referendum contro la privatizzazione dell'acqua nel 2011?...ma questa volta, per fortuna, il quesito è ben più vincolante per l'amministrazione e votare ne varrà la pena.
Ci siamo dilungati troppo: verrà il tempo del confronto, per adesso preme rimarcare che chi si è nascosto dietro un parere tecnico ha goffamente cercato di occultare la PAURA del giudizio degli elettori: questione POLITICA...ma la politica, ci hanno insegnato, non si fa con la PAURA.