1. Rompere l'accordo di associazione e libero scambio del 2005 tra UE e Israele, di cui quest'ultima si è giovata dal punto di vista economico, tecnologico e accademico: un accordo che all'articolo 2 impegna le parti a rispettare “i diritti umani e i principi democratici”;
2. Decidere l'embargo di tutte le forniture militari;
3. Imporre sanzioni commerciali alle esportazioni israeliane nella UE, che attualmente accoglie un terzo di esse;
4. Varare misure restrittive verso gli esponenti governativi, affaristici, militari e fanaticamente religiosi dell'estrema destra israeliana;
5. Riconoscere senza indugio lo Stato di Palestina.
Se la UE non lo fa, e non lo sta facendo, lo faccia il Governo italiano, lo faccia il Parlamento. Altrimenti, Signori, continuate ad essere complici del massacro, dello sterminio e del genocidio.
Il Governo Meloni sostiene che non è ancora arrivato il momento di riconoscere lo Stato di Palestina. E quando sarà? Quando tutti i palestinesi saranno stati uccisi o espulsi?
Forza Italia sostiene che la bandiera del PCI alla manifestazione "disertiamo il silenzio" in Piazza della Vittoria a Empoli era "di troppo".
Il Partito Comunista Italiano sa bene cosa significhi il fascismo e l'occupazione straniera. Più del 90% dei condannati dal Tribunale Speciale erano comunisti e la maggior parte dei partigiani combattenti lo stesso. La Costituzione Italiana è stata scritta anche con gli anni di galera, confino e il sangue di quei comunisti. Il comunista Umberto Terracini fu Presidente dell'Assemblea Costituente. E infatti la Destra al governo fa di tutto per cancellare questa storia e per mettere sullo stesso piano il regime fascista con i comunisti, fra i quali c'è Antonio Gramsci, che lo hanno combattuto.
L'oppressione e il massacro del popolo palestinese da parte della potenza occupante, Israele, non è un fatto "umanitario", non è una sorta di catastrofe naturale, ma è una precisa scelta politica iniziata con la creazione dello Stato di Israele. E il trasferimento di 800.000 coloni armati nei territori palestinesi della Cisgiordania, l'espulsione dei palestinesi da Gerusalemme Est, mirano a rendere impossibile la soluzione "due popoli, due Stati", accettata ufficialmente dall'OLP con gli accordi di Oslo del 1993. Ma se l'OLP ha riconosciuto Israele, Israele non ha mai riconosciuto il diritto della Palestina all'indipendenza.
Noi comunisti ci opponiamo al terrorismo, cioè all'uccisione di civili e quindi condanniamo anche la strage del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas, ma siamo favorevoli alla resistenza, diritto riconosciuto dalle risoluzioni ONU, contro gli invasori armati israeliani.
Gli ostaggi in mano ad Hamas devono essere liberati, contestualmente agli ostaggi palestinesi detenuti da anni nelle carceri israeliane (molti di loro bambini) senza un processo e sottoposti a torture che hanno provocato centinaia di morti.
La bandiera del PCI sarà sempre presente per difendere politicamente i diritti dei popoli. D'altra parte su quella Costituzione che Berlusconi (fra un bunga bunga e l'altro) definiva "sovietica" è scritto ben chiaro che: "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in Partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale" (art. 49). E per politica nazionale si intende anche quella estera del nostro governo nazionale.
PARTITO COMUNISTA ITALIANO Sezione "Abdon Mori" Empolese Valdelsa