All'improvviso, sul profilo del Comune, post sulla Bielorussia

09-08-2025 22:43 -

Nel pomeriggio di oggi, sulla pagina facebook del Comune, sono comparsi un post ed una storia a cinque anni dalle elezioni in Bielorussia. Si legge:

“Democrazia negata a 5 anni di distanza dalle rivolte dopo le elezioni presidenziali in Belarus (Bielorussia), data in cui da allora oltre mezzo milione di persone sono state costrette a diventare rifugiati fuori dal proprio Paese per aver chiesto democrazia. Al potere vi è Aljaksandr Lukašėnka, al settimo mandato presidenziale dopo le elezioni del gennaio 2025. Il regime autoritario e repressivo continua il suo corso. Il Comune di Empoli appoggia l'iniziativa dell'ambasciata popolare della Belarus in Italia, per non dimenticare le sofferenze dei rifugiati e tenere gli occhi aperti sulla causa bielorussa. Secondo i dati dell'ambasciata, a fine giugno 2025 ci sono ancora 1.164 prigionieri politici in Belarus in carcere, con 3.945 arresti politici da maggio 2020 a oggi. Oltre 7.700 persone sono state processate per articoli politici ritenuti criminali e altre 7.400 sono in attesa di giudizio”. Sotto sono menzionati Yuliya Yukhno (presidente associazione bielorussa in Italia), l'ambasciata popolare in Italia e l'associazione dei bielorussi in Italia che, sul proprio profilo, ringrazia le amministrazioni che hanno ricordato questa giornata.

Un post che ha sorpreso non tanto per la sostanza quanto per la forma, cioè per il fatto di essere comparso su una pagina ufficiale dove a dir poco raramente escono prese di posizione su questioni simili ed anche di non essere accompagnato da comunicato stampa come sempre accade. Come facile immaginare non sono mancati commenti e critiche. E, mentre c'è chi applaude (Nicola Nascosti di Forza Italia) c'è chi critica il fatto che la presa di posizione sia arrivata senza un confronto in consiglio comunale e chi si chiede: “non so se i cittadini empolesi sono preoccupati per la democrazia bielorussa, ma hanno dimostrato più volte di esserlo per il genocidio a Gaza e in tutta la Palestina”.

Da sinistra interviene anche Leonardo Masi: “Una presa di posizione che risulta fuori luogo: per le modalità, per il tempismo e per il tema. Da oltre due anni assistiamo al massacro del popolo palestinese. Su questo fronte, per fortuna, la comunità internazionale sta progressivamente facendo sentire la propria voce, ma la nostra amministrazione non ha mai assunto una posizione tanto chiara e netta come in questo caso”.