"I bimbi saharawi - dice - sono piccoli ambasciatori di pace, perché dietro loro c'è un popolo che chiede di essere ascoltato, che resiste e spera nella libertà e la giustizia. L'accoglienza è un atto politico ed umano, e noi crediamo che solo con l'incontro, l'empatia e il rispetto dei diritti si possa costruire la pace. Da molti anni ospitiamo questi bambini perché questo progetto per noi è un dovere civile."