Quel che prima era Trasparenza per Empoli è oggi da rinominare più opportunamente Trasparenza per Buongiorno Empoli. Il caso della vicenda sull'accorpamento ne è prova conclamata. La posizione espressa dal comitato dimostra più che dichiaratamente quanto Trasparenza per Empoli sia ormai una pura appendice politica (per non usare una parola che altri, con altro stile, avrebbero usato) che rappresenta totalmente le posizioni di Buongiorno Empoli e degli altri alleati. Analizzando nel merito il contenuto della richiesta del comitato di votare due volte in due settimane consecutive, la riteniamo in primis una richiesta che viaggia in direzione totalmente contraria rispetto a quegli stessi proclami di necessità di maggior partecipazione al voto che Trasparenza per Empoli paventa strumentalmente di rappresentare. Al netto dell'inopportunità dell'accorpamento dichiarata da Ministero dell'Interno e Segreteria Comunale, far votare due volte in due fine settimana consecutivi sarebbe la peggior garanzia di partecipazione possibile per la cittadinanza. L'altra giustificazione, quella metereologica, ci limitiamo a dire che non è in alcun modo supportata da evidenze scientifiche, senza aggiungere ulteriori commenti.
La banalità di queste due giustificazioni cela però la vera motivazione del perché Trasparenza per Empoli chieda il voto referendario in data immediatamente successiva alle regionali: ovvero la necessità di poter garantire a Buongiorno Empoli una campagna elettorale per le regionali congiunta a quella del referendum abrogativo comunale, facilitando così la possibilità di attacchi all'amministrazione locale usando strumentalmente il contenuto del quesito referendario. Stiamo osservando numerosi tentativi di mischiare le carte, da parte di TpE e di Buongiorno Empoli, sull'obiettivo effettivo del referendum comunale. Approfittiamo per mettere un punto su un tema: in nessun modo il referendum abrogativo riguarderà la necessità di un voto favorevole per proteggere l'acqua pubblica, un tema sul quale tra l'altro la posizione della coalizione che si è appena formata per le regionali toscane è ormai ben allineata, grazie in particolar modo alla spinta dall'interno verso sinistra da parte di AVS.
Come Sinistra Italiana stiamo vivendo da vicino questo trasformismo in gruppo politico di TpE. Recentemente con un comunicato stampa rivolto direttamente a Buongiorno Empoli e ai propri alleati politici, abbiamo posto pubblicamente alcuni temi cardine sulla tematica dell'accorpamento del referendum abrogativo comunale con le elezioni regionali. Vi abbiamo descritto una serie di chiare incongruenze nella posizione dei consiglieri Masi e Ciolli, ma dal loro gruppo non abbiamo ricevuto alcuna risposta politica nel merito ai temi segnalati. In cambio, sia da membri attuali dell'alleanza di cui fanno parte, che da ex candidati o da persone vicine, solo derisioni o infamie personali. Lo stile e lo spessore etico-morale di un candidato sindaco lo si vorrebbe vedere in questi casi, quando la gogna in pubblica piazza social perpetrata dai propri elettori dovrebbe essere stoppata, invece che istigata.
In seguito al nostro comunicato, nella sua veste di Trasparenza per Buongiorno Empoli, è invece intervenuto sui social il portavoce del comitato stesso. Non è chiaro se l'intervenuto di risposta ci sia stato perché il comitato si è sentito chiamato in causa come “alleato politico extra-consiliare” del gruppo Buongiorno Empoli. Su una cosa non c'è però alcun dubbio: la totale assenza da parte del portavoce del comitato di una richiesta netta e chiara ai consiglieri Masi e Ciolli e/o ai gruppi che rappresentano del perché non abbiano mai, in un anno di mandato, voluto convocare una commissione consiliare per richiedere la modifica del regolamento, ha fatto capire a tutti che Trasparenza per Empoli non può più essere considerato un comitato apolitico che rappresenta acriticamente una posizione neutra e avulsa da logiche di partito o di lista civica. Ma soprattutto, non può essere considerato un comitato che sul tema del referendum stia operando linearmente e per garantire la massima partecipazione alla cittadinanza che proclama di rappresentare. Se lo fosse veramente stato, TpE in questo primo anno di mandato avrebbe sicuramente chiesto la modifica del regolamento per favorire l'accorpamento ben prima di arrivare strumentalmente a Luglio 2025.
L'appoggio esterno dei comitati creati ad-hoc è ormai strategia ben rodata da quella stessa parte di opposizione che preferisce la derisione alla risposta politica. Siamo persone di Sinistra, il rispetto verso quelle cittadine e cittadini che democraticamente si uniscono in comitati o gruppi apolitici indipendenti lo consideriamo un cardine della democrazia, da proteggere e tutelate da parte di tutte le amministrazioni, a tutti i livelli. Ed è proprio nel nome di questo rispetto che non accettiamo e non accetteremo mai di vedere usati strumenti democratici per rappresentare faziosamente una parte politica con il solo scopo di dare una spallata all'amministrazione locale.
Sinistra Italiana Empoli
Circolo Mori-Salvadori