Finalmente una scelta coraggiosa, ce n'era bisogno
02-09-2025 20:00 -
Un post al mattino per augurare buon viaggio alla Global Sumud Flotilla (“a Gaza muore l'umanità, muore la civiltà, muore la nostra ipocrita e quotidiana serenità, non basta più nemmeno indignarsi, basta, fermatevi” si legge) e, poche ore dopo, un breve video per annunciare la presentazione di una mozione da sottoporre al consiglio comunale per il riconoscimento dello stato di Palestina. E' iniziata così la settimana social del sindaco Alessio Mantellassi, con una presa di posizione importante su un tema che, purtroppo, occupa quotidianamente le cronache con notizie continue di morte.
Una questione, quella del riconoscimento, che ha fatto e farà discutere. Leonardo Masi, ad esempio, ha ricordato a stretto giro di posta come, già nel luglio 2024, il consiglio comunale avesse approvato un ordine del giorno presentato da Buongiorno Empoli - SiAmo Empoli e Movimento 5 Stelle che chiedeva che l'amministrazione si impegnasse per il riconoscimento dello stato di Palestina con i confini delineati prima del 1967. I documenti esibiti sono lì a dimostrarlo e rendono così ineccepibile la contestazione mossa alla Giunta: “perché proprio ora?”.
Una domanda legittima nel gioco politico fra le parti che non intacca però la sostanza, ovvero il fatto che si tratta di un atto importante che, soprattutto, non arriva come un fulmine a ciel sereno. La decisione si inserisce infatti in una linea che l'amministrazione Mantellassi sta portando avanti dal suo insediamento. L'assegnazione a Matteo Bensi della delega alla cultura della Pace è stato il primo, chiaro segnale di voler fare qualcosa di concreto su questo tema così straziante e quanto visto dopo dà valore a quella scelta, non lasciandola relegata ad un atto puramente simbolico.
I drappi bianchi alle finestre del palazzo comunale, la presenza al flash-mob di piazza Farinata, la marcia della pace di venerdì prossimo e, soprattutto, la decisione di riconoscere lo stato di Palestina annunciata dal sindaco sono i segni tangibili della volontà della giunta Mantellassi di fare il possibile almeno per non voltarsi dall'altra parte davanti a quanto sta accadendo nel mondo ed in particolare in Palestina. Scelte delle quali una larghissima parte della città sentiva il bisogno e che segnano sicuramente un tratto distintivo rispetto alla giunta precedente che mai si era spinta così in avanti su questo tema. Un coraggio del quale c'era bisogno.