Empolesi a Venezia/1. Fabio Magnani sarà una delle vittime del Mostro di Firenze su Netflix

06-09-2025 14:15 -

Ci sono momenti in cui una carriera cambia passo. Per Fabio Magnani, giovane attore empolese, uno di quei momenti si è consumato al Festival di Venezia, dove ha sfilato in occasione della prima mondiale di "Il Mostro", la nuova e attesissima serie Netflix firmata da Stefano Sollima, dedicata al caso di cronaca nera più inquietante della storia italiana: quello del Mostro di Firenze.

Una serie cupa, intensa, in quattro episodi, che verrà rilasciata su Netflix il prossimo 22 ottobre, ma che a Venezia è stata proiettata interamente in una maratona unica. Fabio Magnani interpreta uno dei ruoli chiave della prima stagione, interamente dedicata alla “pista sarda”, ovvero una delle ipotesi investigative più controverse che ha attraversato le indagini tra gli anni Settanta e Ottanta.

La chiamata inaspettata da Roma. Tutto è iniziato con una mail arrivata tramite la sua agenzia romana, la Cucchini, oltre due anni fa. «C'era scritto: Progetto Sollima – racconta Fabio – e già lì mi si sono drizzate le antenne». La richiesta? Registrare un self-tape in un toscano marcatissimo. «Mi sembrava strano, anche perché il progetto mi risultava romano, ma l'ho fatto lo stesso. E poi, dopo un mese, mi hanno chiamato per un provino in presenza, a Roma, davanti al regista».

Inizialmente, Fabio era stato selezionato per interpretare Paolo Mainardi, il giovane di Montespertoli che fu ferito in uno degli agguati e morì poi all'ospedale di Empoli. Ma dopo il primo provino, la svolta: «Mi richiamarono e mi dissero che avevo colpito Sollima, ma per un altro ruolo: Claudio Stefanacci, il ragazzo di Vicchio, ucciso insieme a Pia Rontini».

Da lì, nuove prove – con ben quattro attrici diverse per trovare la giusta alchimia – e poi la conferma: «Era luglio 2023 quando mi dissero che mi avevano preso. Mi raccomandarono: non ti tagliare i capelli, non ti abbronzare. A settembre si comincia».

Sul set con Sollima, tra emozione e difficoltà. Le riprese sono iniziate nell'autunno del 2023, precedute da intense prove a Cinecittà, tra training fisico, sessioni con gli stuntmen e preparazione psicologica. «Sollima voleva che tutto fosse fatto da noi attori, anche le scene più fisiche e dure. Sul set eravamo in trecento, tra tecnici, truccatori, costumisti. C'era perfino uno psicologo, perché alcune scene erano molto forti, sia a livello visivo che emotivo».

Un'esperienza coinvolgente e impegnativa, sia professionalmente che umanamente. «Raccontare le storie di vittime vere, così giovani, è stato toccante. Non si può rimanere indifferenti davanti a certe vite spezzate».

Una serie che farà discutere. “Il Mostro”, questo il titolo della serie, non è un racconto morboso né scontato. Stefano Sollima – noto per Suburra, Romanzo Criminale e Sicario: Day of the Soldado – ha scelto un taglio internazionale, ma con un'attenzione ai dettagli storici e investigativi. La prima stagione si concentra sulla “pista sarda”, una delle più discusse, che prende le distanze dalla narrazione centrata sulla figura di Pietro Pacciani.

«È una serie che farà parlare molto – spiega Fabio – non solo per l'argomento, ma per lo stile con cui è stata realizzata. Ha una fotografia pazzesca, firmata da Paolo Carnera, e un ritmo narrativo che ti prende. E poi Venezia… vedere il proprio lavoro proiettato sul grande schermo, con tutta quella gente, è stato un sogno».

Dall'Empolese al grande schermo. Fabio Magnani non è un volto sconosciuto a chi segue il teatro locale. Studia recitazione da oltre undici anni, ha lavorato in vari teatri toscani – dal Teatro della Pergola di Firenze a Scandicci – e dirige la compagnia On Stage di Empoli, che riparte a settembre con nuovi laboratori e incontri settimanali al Move di Empoli.
Nel suo curriculum anche una parte nel film internazionale "The Little Hours" (2017), ispirato al Decameron di Boccaccio, due film indipendenti sulla Resistenza (Pistoia 1944 e Quattro narcisi gialli), e perfino due spot pubblicitari, uno per le sottilette e l'altro – ancora oggi trasmesso – per la birra Ceres.
“Ai giovani dico: non mollate”. Fabio ha un messaggio per chi vuole intraprendere questa strada: «Serve tempo. Studio da undici anni, e solo adesso raccolgo un risultato così importante. Ai ragazzi più giovani dico: non fatevi scoraggiare. Il talento è solo una parte: serve pazienza, costanza, sacrificio. È una questione di tempo. Ma si può fare».
E lui, da Empoli, ne è la prova. Uno di quei volti che potremmo vedere sempre più spesso – sullo schermo e, forse, un giorno, tra i grandi del cinema italiano.
"Il Mostro", la nuova serie Netflix diretta da Stefano Sollima, sarà disponibile in streaming dal 22 ottobre. Con quattro episodi intensi, la serie riporta l'attenzione sul caso irrisolto che ha sconvolto l'Italia e diviso l'opinione pubblica. Fabio Magnani è uno dei volti di questa ricostruzione, che promette di far discutere e, soprattutto, riflettere.
Emilio Chiorazzo