FdI: “Reddito regionale di Giani a scapito dei fondi per la disabilità?”

09-09-2025 09:27 -

“Apprendiamo dalle dichiarazioni del presidente Eugenio Giani che il cosiddetto Reddito di cittadinanza regionale sarà finanziato con 15-20 milioni di euro di fondi europei, senza gravare – a suo dire – sul bilancio regionale. Giani parla di fondi europei: sono, presumibilmente, quelli del Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) 2021-2027, che la Regione Toscana utilizza per finanziare politiche di occupazione, inclusione sociale, formazione e sostegno alle categorie vulnerabili, comprese le persone con disabilità? Se sì, il FSE+ prevede assi d’intervento specifici, con obiettivi vincolati e tempistiche di spesa precise: sono state rispettate?

Ma la domanda che molti cittadini e le associazioni per la disabilità si pongono è semplice: si tratta di risorse che non erano state impiegate per progetti a sostegno delle persone con disabilità, come previsto in origine? E, se sì, perché quei progetti non sono stati realizzati?

Come Fratelli d’Italia, riteniamo doveroso fare chiarezza. Il timore è che si ripeta il copione già visto con il reddito di cittadinanza nazionale voluto dal Movimento 5 Stelle: grandi annunci, spese ingenti, risultati occupazionali inesistenti e, alla fine, il conto scaricato sulle finanze pubbliche e quindi sulle generazioni future.

Oggi la Regione Toscana, pur di tenere insieme una coalizione eterogenea, sembra voler creare un nuovo sussidio temporaneo spacciandolo per misura di reinserimento lavorativo. Ma se i fondi erano destinati anche a progetti di inclusione sociale e disabilità, non possiamo accettare che vengano dirottati per un contentino elettorale, invece di potenziare servizi e opportunità concrete per chi vive ogni giorno situazioni di svantaggio.

Come Dipartimento Disabilità ed Equità Sociale di Fratelli d’Italia Firenze chiediamo alla Regione di rendere pubblici quali fondi europei saranno usati, se si tratta di soldi destinati ad altri progetti originari che a oggi non sono stati finanziati, e se esistono atti ufficiali che giustifichino lo spostamento delle risorse.

I cittadini e le persone con disabilità hanno diritto a sapere se le loro esigenze sono state sacrificate per l’ennesimo intervento emergenziale, costruito per soddisfare le pretese di una coalizione che non ha mai creduto nella programmazione di lungo periodo, ma solo nel sostegno a spese dello Stato, senza risultati duraturi né rispetto delle priorità sociali.

Se il Reddito di cittadinanza regionale non sarà parte di un percorso di formazione e inserimento lavorativo reale – come annunciato da Giani - rischiamo di avere un nuovo sussidio senza prospettive, mentre persone con disabilità e altre categorie fragili restano in attesa di interventi strutturali mai realizzati.

I cittadini e le famiglie hanno diritto a sapere se le loro priorità sono state sacrificate per un intervento improvvisato, nato più per esigenze politiche che per reali strategie di inclusione sociale e lavorativa.”