Empoli, Europa Verde: “L’urbanistica sia rigenerazione, non espansione”

25-09-2025 16:30 -

Il dibattito sul futuro assetto urbanistico della città entra nel vivo. Con un comunicato diffuso ieri, il circolo Europa Verde – Chico Mendez di Empoli ha voluto chiarire i passaggi istituzionali legati al Piano Operativo comunale, ribadendo la propria posizione politica e ambientale.

Secondo il gruppo ecologista, l’attuale fase consiliare non riguarda l’approvazione definitiva del Piano, ma soltanto la votazione delle controdeduzioni presentate in risposta alle osservazioni di privati, associazioni ed enti. Dopo questo step, il documento – arricchito dalle modifiche – dovrà passare al vaglio di organismi sovraordinati come Città Metropolitana, Regione Toscana, Arpat, Autorità di bacino e Soprintendenza, che esprimeranno un giudizio prescrittivo prima del ritorno in Consiglio comunale per il via libera finale.

Europa Verde ricorda che le otto osservazioni avanzate da tre architetti per conto del circolo sono state in gran parte respinte: sei non accolte, due parzialmente approvate. Il gruppo sottolinea comunque la valenza politica del proprio contributo, giudicando “positivo” il fatto che le controdeduzioni dovranno comunque essere verificate dagli enti sovraordinati.

Lo sguardo, però, va oltre l’iter burocratico. Il comunicato lega il tema urbanistico alle prossime elezioni regionali, auspicando che dal nuovo Consiglio della Toscana emerga “una rinnovata sensibilità ambientale” capace di recepire le istanze di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS). Centrale, per il partito, lo stop al consumo di suolo come “obiettivo di fondamentale importanza per risanare e riqualificare le città e i territori della Toscana”.

“L’edilizia, l’urbanistica, la gestione del territorio – si legge nel documento – non sono solo tecniche, ma scelte politiche, etiche e culturali. Possono essere strumenti di risanamento o di ulteriore degrado, di inclusione o esclusione, di salute o di malattia”. Da qui la proposta di un approccio One Health, che consideri ambiente e salute collettiva come un unico sistema.

Il messaggio finale è chiaro: “L’urbanistica deve diventare arte della rigenerazione, non più dell’espansione”. Una presa di posizione che, nel dibattito empolese sul Piano Operativo, mette al centro la sfida ambientale e la necessità di ripensare lo sviluppo urbano in chiave sostenibile.