Il Pci sulla Multiutility: "Polemiche e chiusure dell'amministrazioni sul tema dell'acqua"

02-10-2025 09:21 -

Dal circolo Abdon Mori del Partico comunista riceviamo questo comunicato sul referendum che Empoli sarà chiamata a votare il 9 novembre per decidere sulla Multiutility dei servizi.
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La data si avvicina e con essa il giorno in cui i cittadini di Empoli saranno chiamati a esprimersi su una questione cruciale: il referendum contro la multiutility. Una tornata elettorale che si preannuncia tesa, non solo per l'importanza del tema in discussione, ma anche per le polemiche che hanno segnato il percorso di avvicinamento, evidenziando una chiusura da parte dell'amministrazione comunale a facilitare e promuovere lo svolgimento di questa consultazione, promossa da un comitato di cittadini e sostenuta da diverse forze politiche e associazioni e che ha come obiettivo quello di abrogare la delibera comunale che ha approvato l'ingresso di Publiacqua nella multiutility.
I promotori del referendum, fra i quali c'è il Partito Comunista Italiano, sostengono che la multiutility, di fatto, rappresenta un passo verso la privatizzazione dei servizi idrici, mettendo a rischio il controllo pubblico e la gestione partecipata di un bene essenziale come l'acqua. Per i sostenitori del "Sì" all'abrogazione della delibera comunale, l'acqua deve rimanere un bene comune e la sua gestione deve essere affidata a un ente pubblico, senza logiche di profitto.

La campagna referendaria si annuncia "in salita". La macchina organizzativa del referendum si è messa in moto con non poche difficoltà. I promotori denunciano una scarsa collaborazione da parte dell'amministrazione comunale, accusata di non garantire le condizioni necessarie per un'ampia e democratica partecipazione.
La mancanza di una campagna informativa adeguata, la difficoltà nell'ottenere spazi per l'affissione di manifesti e l'assenza di un dibattito pubblico promosso dall'ente locale sono solo alcuni degli elementi che, hanno rendono la campagna referendaria difficile.
Abbiamo dovuto lottare per ogni piccolo passo, e l'amministrazione comunale, invece di favorire il dibattito su un tema così importante, ha mostrato una chiusura evidente, rendendo difficile l'azione di sensibilizzazione.
Le accuse mosse all'amministrazione riguardano la mancata trasparenza e la volontà di non dare la giusta risonanza a un appuntamento democratico che, di fatto, rimette in discussione una scelta politica già compiuta.

L'amministrazione comunale ha sempre ribadito di aver rispettato tutte le procedure previste dalla legge e di aver garantito il diritto dei cittadini a esprimersi. Tuttavia, le dichiarazioni ufficiali non hanno fugato i dubbi e le perplessità dei comitati referendari, dei partiti e associazioni che sostengono il referendum. Inoltre siamo in campagna elettorale per le regionali, quindi le forze politiche che appoggiano il PD in consiglio comunale, Sinistra Italiana, questa volta con l'appoggio anche dei 5stelle che sono nell'alleanza a livello regionale, hanno proposto una fantastica modifica alla delibera che non ha nessuna sostanza e lascia le cose come sono. Però serve da spot elettorale!
Il 9 novembre è un appuntamento con la democrazia e si prospetta come una data cruciale per il futuro di Empoli. Il risultato del referendum non sarà solo un voto su una delibera, ma un segnale forte sulla direzione che i cittadini vogliono dare alla gestione dei servizi essenziali. L'esito della consultazione dipenderà dalla capacità di mobilitazione dell'elettorato e dalla partecipazione dei cittadini, che dovranno superare le difficoltà e le reticenze dell'amministrazione per far sentire la propria voce.

Partito Comunista Italiano - Sezione "Abdon Mori" Empolese Valdelsa