La denuncia dell'osteria Ì Canto Ghibellino: "Episodio che ci ha turbati"
10-10-2025 11:32 -
Con un post sulla propria pagina facebook, l'osteria I' canto Ghibellino ha denunciato un episodio accaduto nel proprio locale
UN POST DIVERSO, UN POST DI DENUNCIA CIVILE
Cari Amici, Cari Clienti,
Oggi non vi parliamo di cucina o di serate speciali, ma di qualcosa che ci tocca profondamente come cittadini e come persone che ogni giorno cercano di rendere Piazza dei Leoni un luogo accogliente, decoroso e piacevole per tutti. Purtroppo, nelle serate di venerdì, sabato e domenica, abbiamo avuto a che fare con tre persone diverse che hanno disturbato il nostro lavoro e il momento di relax dei nostri ospiti.
E come se non bastasse, ieri si è aggiunto un episodio sconcertante: una persona è entrata a chiedere al nostro Tommaso se avesse del crack, incurante dei clienti e del rispetto per chi sta lavorando. E stasera, un altro individuo ha ordinato i piatti più costosi del menù, con vino incluso, e se n’è andato senza pagare. Abbiamo contattato il 112, che è intervenuto con grande disponibilità, ma purtroppo non può fare nulla, perché le leggi non consentono interventi immediati in casi come questo. E allora ci domandiamo: come possiamo restare indifferenti davanti a ciò che sta accadendo nel nostro Paese?
Tutti ci invitano a tacere, a non “creare cattiva pubblicità”. Ma chi vive Empoli sa bene che questa non è cattiva pubblicità, è la realtà. Il silenzio non aiuta nessuno — serve solo a chi ha interesse che nulla cambi.
Ci chiediamo con amarezza: • Perché si spendono energie in bandi per i fondi sfitti, ma nessuno si chiede perché i locali continuano a chiudere? • Perché il Centro Storico, che dovrebbe essere il “salotto di Empoli”, è ormai abbandonato a sé stesso?
E, soprattutto: la Giunta Comunale vuole davvero rilanciare il centro storico o ha ormai scelto di lasciarlo morire in silenzio?
Noi non facciamo politica. Lavoriamo, con fatica e con passione. Ma difendere la dignità del proprio lavoro, la sicurezza e il decoro del luogo in cui viviamo è un atto civico. E tacere di fronte al degrado non è più possibile.
Un grazie sincero a tutti coloro che ci sostengono ogni giorno, che credono nella bellezza e nel valore del nostro centro. Continueremo a fare la nostra parte — ma abbiamo bisogno che anche le istituzioni facciano la loro.
