Rossi dice no a Giani: «Resto alla Cgil, è il mio posto»

17-10-2025 15:12 -

La sintesi è tutta in un post sui social della Cgil Toscana, di cui Rossano Rossi è segretario regionale. E' il riassunto di una conferenza stampa che il sindacalista empolese ha fatto proprio per mettere in chiaro la sua posizione. "“𝐑𝐢𝐧𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐄𝐮𝐠𝐞𝐧𝐢𝐨 𝐆𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚” 𝐝𝐢 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞, “𝐦𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫𝐨̀ 𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐬𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐠𝐢𝐥 𝐓𝐨𝐬𝐜𝐚𝐧𝐚. 𝐋𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐦𝐢 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐚 𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐨𝐧𝐨𝐫𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐦𝐞 𝐦𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐂𝐠𝐢𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨. 𝐈𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐧𝐨 𝐩𝐢𝐞𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐢𝐭𝐮𝐝𝐢𝐧𝐞".
Un comunicato più ampio spiega le motivazioni del sindacalista. «Ringrazio di cuore Eugenio Giani per la proposta, ma credo che resterò a fare il segretario della Cgil Toscana». Con queste parole Rossano Rossi mette fine alle voci su un suo possibile ingresso nella nuova giunta regionale, dopo che lo stesso presidente Giani gli aveva ufficialmente proposto un ruolo da assessore. «È una proposta che onora non tanto me, ma tutta la Cgil – ha sottolineato – perché è un riconoscimento al lavoro che abbiamo fatto. Il mio è un no pieno di gratitudine». Nessuna chiusura polemica, dunque, ma una scelta chiara e motivata: quella di continuare a guidare il sindacato in un momento delicato per i diritti e le tutele dei lavoratori. Secco invece il commento sull’ipotesi che lo vedrebbe consigliere del presidente per le crisi industriali: «A chi lo ha pensato e chi lo ha riportato dico che mi sembra anche un po’ offensiva, una bischerata grossa: è come dire a uno che ha una Ferrari d’ora in avanti per andare più veloce guida una Cinquecento». Rossi rivendica con forza il valore della sua azione sindacale e respinge l’idea di un ridimensionamento: «Le vertenze alla Cgil Toscana le vivo e le seguo, insieme a tutta la nostra organizzazione. È una vita che faccio questo mestiere e voglio continuare a farlo». Nel suo intervento, Rossi ha anche rivelato che Giani ha parlato con il segretario nazionale Maurizio Landini, il quale avrebbe risposto: «Rossano Rossi è grande e grosso, può decidere da solo». Parole che confermano l’autonomia del sindacato e il pieno sostegno alla scelta del segretario toscano. Guardando al quadro politico, Rossi ha definito «buonissimo» il risultato delle recenti elezioni regionali, pur sottolineando «il vulnus dell’astensione, che è grave» e non nascondendo il dispiacere per l’esclusione di Toscana Rossa. Ancora una volta, ha voluto ringraziare Giani, riconoscendo l’attenzione dimostrata dal governo regionale al mondo del lavoro: «Mettere al centro il lavoro farà onore se porterà avanti politiche che tutelano i lavoratori. Credo che Giani lo abbia fatto convintamente, con accordi, politiche e leggi valide – non a caso il governo le ha impugnate tutte – e che continuerà a farlo». Infine, un passaggio sulla natura dell’impegno sindacale e sulle polemiche esplose a livello nazionale: «È anche alla luce degli attacchi furibondi contro il nostro segretario nazionale che ho fatto questa scelta. A chi dice che facciamo sindacato per fare politica, rispondo che facciamo sindacato perché ci crediamo, e crediamo di farlo al meglio, tutelando gli interessi dei lavoratori». Quanto alle recenti dichiarazioni di Landini, conclude Rossi, «non voleva offendere nessuno ma sottolineare la subalternità della Meloni».