Europa Verde Empoli invita gli empolesi a votare al referendum del 9 novembre
22-10-2025 10:18 -
Per la prima volta, i cittadini di Empoli saranno chiamati a esprimersi su un quesito referendario locale, di grande importanza non solo per la città, ma per l’intero territorio delle Conferenze Territoriali 2 e 3, che comprendono comuni dell’area metropolitana di Firenze, Prato, una parte di Pistoia e del Valdarno aretino.
Il referendum rappresenta uno strumento di democrazia diretta: significa che ogni elettore potrà decidere senza intermediari su un tema specifico. Il quesito empolese riguarda l’abrogazione di una delibera del Consiglio Comunale del 18 ottobre 2022, che approvava l’operazione Multiutility per creare una holding di servizi della Toscana. In pratica, si tratta di decidere se mantenere o cancellare una norma che prevedeva la possibilità di remunerare il capitale investito nel servizio idrico, aprendo quindi al profitto.
Europa Verde ricorda che già nel 2011 oltre 26 milioni di cittadini italiani avevano stabilito con un referendum nazionale che sull’acqua non si può fare profitto. L’obiettivo oggi è garantire un servizio pubblico efficiente, con investimenti concreti sulla rete e bollette più contenute, senza lasciare spazio a finanza speculativa o business privato.
Il movimento invita inoltre tutte le forze politiche locali, le associazioni culturali, sindacali e di categoria, e il volontariato a esprimersi con chiarezza sul tema, ricordando che anche il governatore della Toscana Eugenio Giani si è più volte dichiarato favorevole a una legge regionale che separi la gestione dell’acqua dalle Multiutility.
Europa Verde ribadisce la propria posizione: la gestione pubblica diretta, attraverso aziende interamente pubbliche, è il modello migliore per tutelare i beni comuni e garantire un servizio equo ed efficiente. Per questo, il movimento invita tutti i cittadini a partecipare al referendum del 9 novembre e a dire Sì per un’acqua pubblica e senza profitti.
Secondo Europa Verde, partecipare è anche un modo per rafforzare il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni e per contrastare l’astensionismo, uno dei principali problemi della democrazia italiana