Diritti o Rovesci, ma pari!: a teatro per la parità di genere
27-10-2025 12:28 -
Parità di genere, dignità e rispetto reciproco. La Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, insieme ai Centri Antiviolenza Lilith di Empoli e Frida di San Miniato, presenta lo spettacolo teatrale "Diritti o rovesci, ma pari!", di e con Katia Beni e Benedetta Giuntini, in programma giovedì 13 novembre 2025 alle ore 21.00 al Nuovo Teatro Pacini di Fucecchio. L'ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria (info@nuovoteatropacini.it – WhatsApp 353 4104119 Con ironia e profondità, lo spettacolo invita a riflettere sul valore della parità di genere, oltre le apparenze e gli stereotipi. "Diritti o rovesci ma pari!" è uno spettacolo che parla di tutte e di tutti, perché ogni storia può avere il suo lato chiaro e quello nascosto Lo spettacolo accompagna il pubblico in un percorso di consapevolezza collettiva, con leggerezza e profondità. Una giornalista a tratti fuori di testa intervista un'attrice comica intelligente, in un confronto vivace sui diritti delle donne, le pari opportunità, il lavoro e la comunicazione, in un mondo, quello dello spettacolo, che riflette le contraddizioni e gli stereotipi della società. Ne nasce un'altalena di gag e monologhi esilaranti, tra fraintendimenti, pulsioni, sconvolgimenti ormonali e riflessioni semiserie, che lasciano spazio a un pensiero più profondo sui diritti violati e sulla libertà di essere sé stesse. Con la leggerezza e l'intelligenza che contraddistinguono le due attrici, "Diritti o rovesci, ma pari!" riesce a parlare di temi complessi con il linguaggio dell'ironia, invitando il pubblico a riflettere anche sorridendo, sugli stereotipi di genere e sui diritti violati Lo spettacolo si inserisce tra le iniziative di sensibilizzazione del Programma Antiviolenza territoriale, promosso dalla Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa in collaborazione con il Centro Antiviolenza Lilith di Empoli e Frida di San Miniato e finanziato dalla Regione Toscana.
Tra le azioni del programma annuale è previsto anche il potenziamento delle strutture di accoglienza per le donne vittime di violenza e i figli minori, l'accoglienza in strutture protette in emergenza H24, il sostegno all'autonomia abitativa, la formazione integrata tra operatrici e assistenti sociali e campagne pubbliche di prevenzione e sensibilizzazione. Parlare di violenza – osserva Francesca Giannì, presidente della Società della Salute EVV - significa parlare di diritti, libertà e relazioni. La rete territoriale antiviolenza della Società della Salute EVV è impegnata ogni giorno per garantire ascolto, protezione e nuove possibilità di vita alle donne vittime di violenza e ai loro figli, quando necessitano di supporto e aiuto" La rete territoriale antiviolenza collabora in stretta sinergia con la rete del Codice Rosa territoriale EVV, di cui fa parte attivamente. "Il Codice Rosa – sottolinea la dott.ssa Loredana Moraru, referente del Codice Rosa Territoriale Azienda Usl Toscana Centro - è un percorso di accesso al servizio socio-sanitario, riservato a tutte le vittime di violenza, in particolare donne, bambini e persone discriminate. Il percorso è attivo sia in area di emergenza-urgenza presso il Pronto Soccorso, sia in regime ambulatoriale o di degenza ordinaria e prevede precise procedure di allerta ed attivazione dei successivi percorsi territoriali, nell'ottica di un continuum assistenziale e di presa in carico globale". Al termine dello spettacolo sono previsti brevi interventi istituzionali delle Autorità e delle Rappresentanti dei Centri Antiviolenza. L'iniziativa è rivolta a tutta la cittadinanza.