Fdi: "La quotazione in borsa deve restare una possibilità"

30-10-2025 10:19 -

Il Coordinamento di Fratelli d’Italia Empoli esprime la propria posizione in merito al referendum consultivo cittadino del prossimo 9 novembre, riguardante la gestione dell’acqua pubblica e, più in generale, il modello societario con cui garantire i servizi essenziali ai cittadini — acqua, energia, gas e rifiuti.


La posizione del Coordinamento è per il NO alla proposta di escludere la possibilità di una quotazione in borsa della Multiutility toscana, pur ribadendo la piena libertà di scelta e di coscienza per ogni elettore. «Il nostro NO – spiegano dal Coordinamento – non significa un sì alla privatizzazione dei servizi, bensì un no a vincolare il futuro. La quotazione in borsa deve restare una possibilità, non una necessità. In un quadro di controllo pubblico saldo e garantito, può rappresentare uno strumento utile, in determinati scenari economici, per rafforzare la capacità d’investimento, modernizzare le infrastrutture e contenere le tariffe, senza perdere la governance pubblica».

Una società Multiutility quotata in borsa, con maggioranza pubblica (51%) e socio privato di minoranza, consente agli enti locali di mantenere il pieno controllo strategico, garantendo al tempo stesso un accesso più agevole ai mercati finanziari e a capitali privati utili per sostenere investimenti su reti idriche, impianti energetici e innovazione ambientale. Il modello quotato permette inoltre una maggiore trasparenza gestionale, in quanto sottoposto ai controlli e agli obblighi di pubblicità propri del mercato azionario, e può agevolare economia di scala e sinergie tra i diversi servizi (acqua, rifiuti, energia, gas), con risparmi potenziali per gli utenti.


Una società in house dedicata esclusivamente alla gestione dell’acqua rappresenta invece una forma di amministrazione diretta, interamente pubblica, che può garantire maggiore prossimità territoriale e controllo politico-amministrativo da parte dei Comuni. Tuttavia, presenta limiti strutturali: minore capacità di investimento, maggiori rigidità gestionali, difficoltà di attrarre competenze tecniche e finanziarie e, in molti casi, una maggiore esposizione alle pressioni della politica locale. In assenza di economie di scala e di integrazione con altri servizi, il rischio concreto è che i costi di gestione ricadano in misura maggiore sulle tariffe dei cittadini, o che si riduca la capacità di manutenzione e innovazione delle reti idriche.

«Riteniamo che bloccare oggi, in modo ideologico, ogni possibilità di apertura futura del capitale a un mercato regolato sia una scelta miope – prosegue Fratelli d’Italia Empoli –. Nessuno vuole svendere l’acqua, ma neppure impedire agli enti pubblici di scegliere, domani, la soluzione più sostenibile per i cittadini. L’importante è che il controllo resti pubblico e che ogni decisione venga valutata con prudenza e responsabilità.»

Per questi motivi, Fratelli d’Italia Empoli invita a votare NO, mantenendo aperta la possibilità di una Multiutility pubblica, efficiente, integrata e capace di innovare, ma lascia piena libertà di coscienza agli elettori, nel rispetto del pluralismo e della sensibilità di ciascuno su un tema che tocca da vicino la vita di ogni famiglia empolese.


«Ciò che conta – conclude il Coordinamento – è che si parli di buona amministrazione, non di ideologia: l’acqua resta un bene pubblico, ma il modo di gestirla deve essere scelto con razionalità, guardando al futuro e al benessere reale dei cittadini.»



Fonte: Ufficio stampa