Ferrara (Empoli in Azione): "Studenti: istruitevi, agitatevi, organizzatevi”

04-11-2025 11:09 -

Cari studenti e care studentesse di Empoli, in questi giorni, durante le occupazioni delle vostre scuole, avete mostrato un coraggio e una sensibilità che meritano riconoscenza e ascolto. Avete scelto di discutere apertamente, pacificamente e con profondità, del conflitto in corso e dei massacri che stanno devastando la Palestina e tanti, troppi altri Paesi e Popoli.

In un tempo in cui le parole “pace” e “giustizia” sembrano fuori moda, voi le avete rimesse al centro. In un tempo di cinismo e distrazione, siete stati voi giovani di Empoli – come tanti altri giovani nei licei e nelle università d'Europa – a ricordarci che il problema è la guerra, e la soluzione è la pace. Ci avete fatto ricordare la grammatica della pace e ci avete insegnato a pronunciare di nuovo parole semplici ma rivoluzionarie: empatia, solidarietà, libertà, dignità. Parole che noi adulti, presi dalle urgenze e dalle paure, abbiamo dimenticato. Come partito politico, come cittadini e come genitori, vogliamo ringraziarvi. Ma anche chiedervi di non fermarvi. Con il vostro entusiasmo, con la vostra sete di verità e con la vostra curiosità, continuate a tenere viva l'attenzione su quanto accade nel quadrante mediorientale; a segnalare, denunciare e contestare le violenze di tutto il mondo.

Le occupazioni termineranno, ma la vostra voce non deve spegnersi. A Gaza, più del 90% delle scuole è stato distrutto. Migliaia di studenti e studentesse della vostra età sono stati uccisi sotto le bombe. Quando un giorno torneranno a suonare le campanelle, molte aule resteranno vuote: intere classi non ci saranno più, e chi tornerà tra i banchi porterà con sé ferite profonde, visibili e invisibili. Da due anni i vostri coetanei non possono più studiare matematica, storia, geografia o fisica. L'unica materia rimasta è sopravvivere. Per questo vi chiediamo – e siamo pronti ad aiutarvi come partito politico e come comunità – di tendere una mano ai vostri fratelli e sorelle. Cercate una scuola a Gaza con cui gemellarvi, chiedete di cosa hanno bisogno, organizzate raccolte, mostre, momenti di solidarietà.

Fatevi raccontare la loro quotidianità, la loro arte, la loro musica, la loro letteratura. Scoprite la street art che, tra le macerie e il dolore, continua a gridare libertà e speranza. Prendete contatti con biblioteche distrutte, con musei in rovina, e provate a ridare loro voce e memoria. Empoli è una città che ha sempre amato la libertà e la giustizia. I nostri nonni, dopo la Liberazione dal nazifascismo, partirono per il Nord per portare la democrazia. Oggi voi siete i nipoti di quella generazione: una generazione che può portare la pace, oggi come allora. Come scriveva Antonio Gramsci: “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza.”

Abbiamo bisogno del vostro entusiasmo, della vostra sensibilità, della vostra forza. Perché solo con la conoscenza e con il cuore si può costruire la pace.


Luca Ferrara
Segretario Empoli in Azione


Fonte: Ufficio stampa