L'associazione per i Diritti dei Cittadini invita a votare sì al referendum

05-11-2025 20:26 -

Domenica 9 novembre, dalle 8 alle 23, gli empolesi saranno chiamati alle urne per esprimersi su un referendum abrogativo che riguarda la gestione dei servizi pubblici locali. La consultazione è nata dall’iniziativa del comitato “Trasparenza per Empoli”, sostenuto da numerose associazioni e cittadini, che ha raccolto oltre 4.000 firme per chiedere l’abrogazione della delibera comunale n. 93 del 2022, con cui il Consiglio Comunale aveva deciso di far confluire i servizi partecipati del Comune nella Multiutility a trazione fiorentina, oggi denominata ALIA Plures.

La società, che gestisce i servizi di acqua, energia e rifiuti in gran parte delle province di Firenze, Prato, Pistoia ed Empoli, ha in programma – secondo il proprio piano industriale – la quotazione in Borsa entro il 2029, un passaggio che, secondo i promotori del referendum, rappresenterebbe «la finanziarizzazione di servizi essenziali».

A sostenere la consultazione c’è anche l’Associazione per i Diritti dei Cittadini (ADiC Toscana APS), il cui presidente regionale Clara Gonnelli ha ribadito il pieno sostegno all’iniziativa:

«Siamo solidali con un movimento di cittadini che, partendo dal basso e con il contributo di tecnici qualificati, ha saputo coinvolgere ampi strati della società civile. L’acqua e i servizi pubblici essenziali – ha dichiarato – non dovrebbero essere soggetti alle regole del mercato finanziario».

L’appello invita dunque i cittadini di Empoli a votare “Sì” per abrogare la delibera e mantenere i servizi sotto gestione interamente pubblica (in house), con l’obiettivo – spiegano i promotori – di garantire maggiore trasparenza, partecipazione e tariffe più eque.

Un tema che attraversa la politica locale Il dibattito non riguarda solo questioni tecniche, ma tocca temi più ampi legati al ruolo dei beni comuni e al futuro della gestione pubblica in Toscana.
Secondo Gonnelli, «l’esito della consultazione sarà importante perché potrà incidere sulle politiche regionali dei servizi, in particolare sulla gestione dell’acqua».

L’appello a favore del “Sì” è stato sottoscritto da oltre trenta rappresentanti locali – tra consiglieri comunali, assessori e amministratori – che condividono la posizione del comitato.