Montelupo Fiorentino, un piano triennale per i giovani: nuovi spazi, laboratori e comunità educante

06-11-2025 14:31 -

Il Comune di Montelupo Fiorentino rinnova il proprio impegno nelle politiche giovanili con un progetto triennale 2025–2026 pensato per offrire risposte concrete ai bisogni dei ragazzi e delle ragazze del territorio. L’obiettivo è costruire un percorso organico che unisca scuola, famiglie, associazioni e realtà locali in una rete capace di accompagnare i giovani nella crescita personale, educativa e sociale. Il programma, presentato dall’assessora alle politiche giovanili Aglaia Viviani, punta a creare nuovi spazi di incontro e partecipazione, oltre a valorizzare quelli già esistenti come il MMAB e, dal 2026, il nuovo Centro Giovani “Risorti Spazio Culturale”. «Non vogliamo limitarci a intervenire sul disagio giovanile – ha spiegato Viviani – ma costruire un ambiente sano, stimolante e accogliente che permetta ai ragazzi di sentirsi parte attiva della comunità».

Accanto al piano principale, il Comune ha previsto attività collaterali rivolte ai giovani, tra cui laboratori teatrali (“Dalla pagina al palco”) curati da Mirko Manetti e Gaia Nanni, e l’introduzione di giochi da tavolo in biblioteca, per stimolare creatività e socialità. A completare il percorso, il Premio “Baccio d’Oro – Junior e Centisti”, che il 13 novembre al MMAB premierà gli studenti distintisi non solo per i risultati scolastici ma anche per impegno, solidarietà e responsabilità verso i compagni.

Il progetto si articola in cinque aree principali. I laboratori di orientamento per le classi prime e seconde della scuola media mirano a favorire l’inclusione, la conoscenza di sé e il senso di appartenenza al territorio. Per le terze è previsto uno sportello dedicato alla scelta della scuola superiore, con colloqui individuali e incontri con le famiglie. Le attività pomeridiane e il futuro Centro Giovani “Risorti” offriranno laboratori di coding, comunicazione digitale, fotografia e sostenibilità, con aperture anche il sabato mattina dedicate al supporto scolastico. “Connessioni”, il percorso per le quinte della primaria, sarà invece incentrato sull’educazione emotiva e relazionale, con giochi di ruolo e circle time per rafforzare autostima e collaborazione. Infine, l’educativa di strada porterà gli operatori nei luoghi di aggregazione spontanea – piazze, parchi, giardini – per ascoltare e coinvolgere i ragazzi direttamente sul territorio.

Un progetto complessivo, dunque, che guarda al futuro con l’intento di formare una generazione più consapevole, partecipativa e solidale, capace di riconoscere nella propria comunità un punto di riferimento e una possibilità concreta di crescita.