Empoli, l’arte che rigenera la città: parte “Boule de neige”, il nuovo itinerario urbano di arte contemporanea

08-11-2025 09:46 -

Domenica alle 17 il centro storico di Empoli cambierà volto. Si inaugura infatti Boule de neige, il nuovo progetto culturale promosso dal Comune e curato da Sergio Risaliti e Antonella Nicola, pensato per portare l’arte contemporanea fuori dalle sale museali e dentro le strade, le piazze, i cortili spesso dimenticati della città.

Il titolo, “palla di neve”, rimanda a qualcosa che nasce piccolo ma che può crescere rapidamente, ampliandosi e coinvolgendo sempre più persone. È proprio questo lo spirito dell’iniziativa: innescare un processo di rigenerazione urbana attraverso la creatività, restituire centralità a luoghi meno frequentati, stimolare nuove percezioni del territorio e creare occasioni di partecipazione collettiva.

Un percorso che unisce memoria e nuovi sguardi. Da domenica fino al 15 febbraio, Empoli proporrà un vero e proprio itinerario culturale diffuso. Sei artisti – Marco Bagnoli, Francesca Banchelli, Chiara Bettazzi, Marcela Castañeda Florian, Giovane Ceruti e David Reimondo – realizzeranno interventi site-specific capaci di trasformare spazi storici e commerciali, chiostri e vie del centro in installazioni poetiche, sensoriali e narrative.

Due sono le aree principali del progetto: via Spartaco Lavagnini e piazza Madonna della Quiete, scelte per la loro storia, per la presenza di fondi sfitti e per il potenziale di rinascita. «Entrano in un nuovo itinerario culturale urbano con un linguaggio contemporaneo, coraggioso – spiega il sindaco Alessio Mantellassi – che mescola stimoli diversi per sorprendere visitatori, residenti e curiosi».

Dai fondi chiusi alle opere d’arte: la rigenerazione parte dai vuoti urbani. Per costruire Boule de neige, il Comune ha realizzato una mappatura dei luoghi del centro: spazi museali, corti, vie secondarie, ma anche fondi commerciali dismessi, spesso invisibili nello scorrere quotidiano. Quegli stessi spazi diventeranno ora elementi di un racconto nuovo, affidato alla sensibilità degli artisti.

Nel chiostro del Museo della Collegiata, Marco Bagnoli e David Reimondo presenteranno due installazioni ambientali pensate appositamente per il luogo. Le loro opere dialogano con la storia dell’edificio e con il silenzio che da sempre lo caratterizza, trasformandolo in una sorta di camera di risonanza poetica.

Lungo via Lavagnini, invece, Francesca Banchelli, Chiara Bettazzi, Marcela Castañeda Florian e Giovane Ceruti animeranno fondi inattivi e gli stessi spazi della strada, proponendo interventi immersivi, visivi e performativi che invitano a guardare ciò che normalmente si ignora.

«Abbiamo un gruppo di artisti variegati – racconta l’assessore alla cultura Matteo Bensi – e diversi tipi di opere: dalle proiezioni alle installazioni. Il volto urbano di Empoli si presta molto alle contaminazioni e siamo felici di coinvolgere sia luoghi noti, come il chiostro, sia strade meno battute come via Lavagnini».

Arte come cura degli spazi e delle comunità Il progetto si fonda sull’idea che l’arte contemporanea possa essere una forma di cura, di riattivazione e di dialogo. «Boule de neige è un intervento innovativo – sottolinea l’assessora Valentina Torriniperché restituisce nuova luce al centro storico grazie al lavoro di giovani artisti e alla collaborazione con residenti e proprietari dei fondi sfitti».

Gli artisti hanno lavorato dopo sopralluoghi sul territorio, incontri con abitanti e attività locali, osservando il tessuto urbano e immaginando ciò che può diventare. Una metodologia che si avvicina molto alle pratiche dell’arte pubblica più avanzata, dove non si parla solo di esposizioni ma di relazioni, intrecci, memoria condivisa.

«Si è sentita la necessità – aggiunge il curatore Sergio Risalitidi restituire energia creativa a una parte della città che negli anni ha vissuto cambiamenti importanti. L’arte può aprire spazi all’immaginazione e generare nuovi modi di abitare i luoghi».

Un invito a riscoprire Empoli.
Boule de neige non è solo un calendario di installazioni: è un percorso che invita a muoversi, guardare, riflettere. L’obiettivo è permettere ai cittadini e ai visitatori di scoprire angoli del centro storico attraverso un punto di vista diverso, dove passato e presente si incontrano.

L’itinerario, attivo per tre mesi, punta a diventare un modello replicabile, una buona pratica di rigenerazione culturale basata sull’arte contemporanea, sul coinvolgimento dei cittadini e sulla valorizzazione dei luoghi.

Domenica, con l’inaugurazione, partirà così un viaggio tra memoria e contemporaneità che ha l’ambizione di lasciare un segno duraturo, trasformando l’esperienza del passeggiare in città in un racconto in continuo mutamento.