Pasolini e Gae Aulenti: due facce della modernità italiana
10-11-2025 11:34 -
Due appuntamenti per San Paoli libri e persone
Mercoledì 12 novembre alle 18.30, Libri & Persone* Empoli, via del Giglio, 53, Empoli
Carla Benedetti e Alessandro Fiorillo presentano "Pasolini, un pensiero incarnato" (Solferino Libri)
Pasolini non era un filosofo. Eppure il suo pensiero, uno dei più liberi e audaci del suo tempo, continua a sollecitarci attraverso i suoi scritti e i suoi film. Con la sua visione della storia umana, così in urto con quella lineare e progressiva che ha dominato l'Occidente; con il suo pensiero incarnato, che resta ancorato alla realtà della vita, anche nelle sue contraddizioni; con il suo instancabile impulso ad allargare l'orizzonte cognitivo, dagli aspetti apparentemente marginali della vita sociale fino alle forze cosmiche che toccano ogni esistenza; con la sua forza sentimentale che si esprime anche nella disperazione, Pasolini riesce tuttora a trasmetterci un senso di intollerabilità per l'attuale corso del mondo e l'idea che un'alternativa è possibile.
Carla Benedetti saggista, già professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea, coordina il Cantiere umanistico dell'Antropocene dell'Università di Pisa. È stata Fellow dell'Italian Academy alla Columbia University e Chair of Italian Culture alla Berkeley University. Ha fondato le riviste «Nazione Indiana» e «Il primo amore». Tra i suoi libri: L'ombra lunga dell'autore (Feltrinelli 1999, Cornell University Press 2005), Disumane lettere (Laterza 2011), La letteratura ci salverà dall'estinzione (Einaudi 2021), Pasolini contro Calvino (nuova ed. Bollati Boringhieri 2022).
Giovedì 13 novembre alle 18.00, CAMBIO libri e persone, corso Matteotti ang. via Mozza, Castelfiorentino
In occasione della mostra La modernità può costruire altrimenti: Gae Aulenti e la Toscana attualmente in corso a CAMBIO Centro Culturale
Emanuela Ferretti, curatrice della mostra, dialoga con Nina Artioli, direttrice dell'Archivio Gae Aulenti
Con la sua visione innovativa, Gae Aulenti ha saputo reinterpretare gli spazi, creando connessioni uniche con il paesaggio circostante. L'incontro sarà l'occasione per tornare a esplorare le sue opere e i progetti realizzati per la Toscana, in particolare sul significativo intervento per i Pucci nella Villa di Granaiolo, un'opera che ha segnato la storia del giardino italiano del secondo Novecento. Qui, la tradizione non è fine a sé stessa, ma diventa un punto di partenza per il cambiamento, per un rinnovamento sostenibile che rispetti e valorizzi il passato, stimolando una riflessione sulla capacità dell'architettura contemporanea di inserirsi armoniosamente nel tessuto storico e paesaggistico italiano.
Emanuela Ferretti è docente di Storia dell'architettura all'Università di Firenze. È stata Fellow presso The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies. È autrice di studi e monografie su, tra gli altri, Michelangelo, Leonardo, Terragni, e direttrice della rivista «Opus Incertum». Ha curato numerose mostre, tra cui Michelangelo e il Novecento (Firenze, Casa Buonarroti, 2014), 1972. Michelucci, Moore e Michelangelo. La vitalità del marmo (Carrara, CARMI 2022) e La casa, i disegni, le idee: Giorgio Vasari e la figura dell'intellettuale architetto (Arezzo, Casa Vasari 2024-25). Nina Artioli è direttrice dell'Archivio Gae Aulenti e architetto partner di T Spoon, studio di progettazione architettonica e urbana.