Campi elettromagnetici a Empoli, dati sotto i limiti: “Vivere qui è sicuro”.
10-11-2025 15:49 -
Buone notizie per la città sul fronte dell’inquinamento elettromagnetico. I risultati della campagna di monitoraggio realizzata lo scorso 26 settembre per valutare i livelli di campo elettromagnetico a radiofrequenza nei punti di presenza degli impianti di telefonia mobile mostrano dati ampiamente rassicuranti.
La rilevazione, condotta dalla società specializzata Polab, ha interessato 18 siti dislocati sul territorio comunale, con l’obiettivo di verificare le emissioni e l’esposizione umana nei luoghi più prossimi alle antenne. I risultati parlano chiaro: nessun valore si avvicina alla soglia di legge, fissata a 15 V/m (volt per metro) dopo l’innalzamento previsto dalla legge 124/2023.
A Empoli, nessuna delle misurazioni ha raggiunto nemmeno un quinto del valore massimo consentito, mentre i dati medi sono fino a 40 volte inferiori al limite. “I risultati sono più che rassicuranti – hanno spiegato i tecnici di Polab – e confermano che i livelli di campo elettromagnetico a Empoli restano molto bassi, anche nelle zone a più alta concentrazione di impianti”.
La presentazione dei dati si è svolta in una conferenza stampa alla presenza dell’assessora alla Transizione Ecologica, Laura Mannucci, del presidente di Polab Alfio Turco, del consulente tecnico Matteo Citti e della E.Q. del Servizio Ambiente, Daniela Miccolis.
L’assessora Mannucci ha sottolineato la continuità di un impegno che dura da oltre vent’anni: “Siamo soddisfatti di presentare questi dati, che confermano una lunga tradizione di monitoraggio costante da parte del Comune di Empoli. Le preoccupazioni emerse negli ultimi giorni sono legittime, ma non c’è niente di meglio che rispondere con dati certificati alla mano per rassicurare la cittadinanza. Vivere a Empoli è sicuro anche sotto il profilo dell’incidenza dei campi elettromagnetici”. Mannucci ha ricordato che l’amministrazione si era espressa contrariamente all’aumento del limite di legge da 6 a 15 V/m, con una delibera del Consiglio comunale (n. 69/2024), ma che, pur nel rispetto del nuovo quadro normativo, Empoli continua ad adottare una politica di prudenza e prevenzione.
“Il percorso Antenna Trasparente – ha aggiunto – prosegue con la stessa determinazione. A luglio 2024 abbiamo preso una posizione chiara e approvato un Piano Antenne che serve a mitigare l’impatto elettromagnetico con una programmazione attenta e controlli a posteriori. Nei limiti che ci impone la legge nazionale, stiamo facendo tutto il possibile con serietà e trasparenza”.
L’amministrazione sta ora valutando di attivare un servizio aggiuntivo gestito da Polab, che permetterà ai privati cittadini di richiedere il monitoraggio del campo elettromagnetico direttamente nelle proprie abitazioni. “Sarà un servizio volontario – spiegano dal Comune – che i cittadini potranno richiedere con modalità e criteri di priorità ancora da definire. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza e offrire un’ulteriore garanzia di tutela”.
Si tratterebbe di un’estensione delle campagne pubbliche di misurazione, che a Empoli vengono ripetute periodicamente da oltre due decenni, con l’obiettivo di mantenere un rapporto di fiducia e trasparenza con la popolazione. Durante la conferenza, il presidente di Polab, Alfio Turco, ha elogiato la strategia adottata dal Comune per la gestione del tema elettromagnetico e per la pianificazione delle reti di telecomunicazione, in particolare con l’avvento del 5G. “Pur nelle contraddizioni introdotte dall’ultimo aggiornamento della legge regionale – ha commentato Turco – il Comune di Empoli ha costruito un modello di gestione virtuoso, basato su una metodologia accreditata anche dalle recenti sentenze del Consiglio di Stato. L’amministrazione ha saputo prevenire il rischio di installazioni disordinate, tipiche del dispiegamento delle nuove reti 5G, programmando in modo ordinato le localizzazioni”.
Secondo il presidente di Polab, il lavoro svolto a Empoli coniuga due esigenze fondamentali: da un lato garantire un’adeguata copertura e qualità dei servizi di connettività, dall’altro minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.
“Le nostre analisi tecniche preventive – ha aggiunto Turco – mirano esclusivamente alla tutela della salute pubblica. Le campagne di misure, eseguite senza alcun preavviso alle compagnie telefoniche, hanno confermato che le previsioni dei modelli sono pienamente rispettate. A Empoli emerge un quadro di assoluto valore, che dà risposta alle esigenze di connettività ma anche alle preoccupazioni dei cittadini e dei comitati ambientalisti”. La combinazione di pianificazione preventiva, monitoraggi costanti e comunicazione pubblica dei risultati rappresenta per Empoli un modello amministrativo di equilibrio tra sviluppo tecnologico e tutela ambientale. “Il Piano Antenne – ha ricordato Mannucci – nasce proprio per mitigare l’impatto elettromagnetico con una visione di lungo periodo. Serve a evitare concentrazioni eccessive di impianti, a distribuire in modo equilibrato le antenne sul territorio e a verificare successivamente che i limiti restino sotto controllo. È il nostro modo per garantire che la transizione digitale sia anche ecologica e trasparente”. Empoli, dunque, continua a muoversi in una logica di prevenzione e responsabilità, cercando di mantenere i valori di campo elettromagnetico ben al di sotto dei limiti di legge e al tempo stesso di rispondere alla crescente domanda di servizi digitali. “I cittadini chiedono connessione veloce, i gestori devono adeguare le reti – ha concluso Turco – ma il tutto può avvenire nel massimo rispetto della salute pubblica. I dati di Empoli lo dimostrano: qui la tecnologia cresce insieme alla consapevolezza ambientale”.
La campagna del 26 settembre conferma dunque un quadro rassicurante per la città, ma anche la necessità di mantenere un controllo costante e una programmazione trasparente in un contesto tecnologico in rapida evoluzione. Con il nuovo servizio di monitoraggio domestico allo studio e il consolidamento del Piano Antenne, Empoli si conferma tra i Comuni più attenti d’Italia nella gestione dell’impatto ambientale delle reti di telecomunicazione, ponendo al centro il diritto dei cittadini a vivere in un ambiente sano e informato.