Cobas Ati: “Lo sciopero del 28 novembre, le ragioni e il caso dell’Empolese-Valdelsa”

24-11-2025 10:09 -

Il Cobas ATI aderisce allo sciopero generale indetto dalla Confederazione Cobas e da altri sindacati di base per venerdì 28 novembre, giornata in cui potranno verificarsi disservizi e ritardi nel porta a porta e nello spazzamento stradale su tutto il territorio. La protesta nasce dall’opposizione alle politiche economiche e fiscali della legge di bilancio, all’economia di guerra e al costante spostamento di risorse dalle spese sociali agli armamenti, così come ai processi di privatizzazione che coinvolgono aziende energetiche, poste, telecomunicazioni, trasporto pubblico, servizi di igiene ambientale, sanità e istruzione. Lo sciopero si pone inoltre contro il sistema di appalti e subappalti che precarizza il lavoro e alimenta i profitti privati, contro il D.d.L. Sicurezza n. 1660 ritenuto repressivo del conflitto sociale e contro l’Autonomia differenziata, considerata un fattore di aumento delle diseguaglianze tra cittadini di regioni diverse. Le lavoratrici e i lavoratori scendono in piazza per chiedere investimenti significativi nei settori pubblici della sanità, della scuola, dell’università, dei trasporti e dei servizi di assistenza, per un taglio delle spese militari, per la stabilizzazione dei precari e del personale in appalto nella pubblica amministrazione, per il rinnovo dei contratti pubblici e privati con aumenti salariali adeguati all’inflazione reale, per il pieno adeguamento delle pensioni e per l’abolizione della legge Fornero, oltre che per la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro, l’introduzione del salario minimo, la libertà di movimento e i diritti di cittadinanza. Spiace constatare che la CGIL non abbia voluto convergere sulla stessa giornata di mobilitazione, nonostante gli appelli del sindacalismo di base. Nel settore dell’Igiene Ambientale lo sciopero assume un peso ulteriore a causa del rinnovo del CCNL, scaduto da anni e ormai in fase di stallo. Nell’Empolese la mobilitazione del 28 novembre ha un significato particolare per le trasformazioni previste nel 2026 riguardo agli appalti e all’affidamento dei servizi: se a Empoli la gestione della raccolta rifiuti passerà interamente ad Alia, in molti comuni limitrofi ci saranno cambiamenti radicali. La Valdelsa, storicamente servita dalle cooperative locali Orizzonti e ATI, vedrà infatti l’ingresso di una società proveniente da fuori regione, dopo che Orizzonti non ha presentato i requisiti richiesti e ATI è stata spostata sul territorio pistoiese, venendo così estromessa da un’area in cui opera da oltre trent’anni. Una decisione percepita come imposta dall’alto e che genera forte incertezza fra lavoratori e lavoratrici: sebbene il CCNL garantisca la riassunzione con le stesse condizioni, il futuro appare instabile e il malcontento difficilmente potrà conciliarsi con un miglioramento del servizio. L’assorbimento nella nuova società significherebbe cambiare datore di lavoro dopo decenni o essere trasferiti in altri territori, mentre eventuali perdite di posti di lavoro sarebbero considerate inaccettabili, tanto da portare a un blocco totale. Per tutte queste ragioni venerdì 28 novembre il Cobas ATI parteciperà al corteo fiorentino del sindacalismo di base per respingere decisioni calate dall’alto sulla pelle di chi lavora. Il corteo partirà da via Montelungo a Firenze alle ore 9:30, con ritrovo collettivo da Empoli alle ore 8:30 presso la stazione ferroviaria.