Da sette anni si svolge la cena di gala natalizia dell'Associazione degli Avvocati di Empoli e della Valdelsa; anche quest'anno si è tenuta a Villa Sonnino a San Miniato con un efficiente servizio navetta dal parcheggio. L'invito prevedeva un dress code particolare e considerato che ci

sarebbero stati molti giovani colleghi, il primo problema era cosa indossare per un ultrasessantenne con più di trenta anni di frequentazioni giudiziarie. Opto, come poi noterò in altri coetanei, per un look
modello Leo (
Pantaleo Dell'Orco l'erede di
Giorgio Armani, mio nuovo mito) quindi un Total black con maglione e scarpa da ginnastica bianca. Arrivato mi accorgo che i colleghi più giovani sono tutti vestiti in maniera classica: camicia e cravatta.
Purtroppo, credono ancora nelle istituzioni, ma faranno in tempo a pentirsene. L'organizzazione è perfetta, siamo tanti, quasi 300, ma tutto funziona benissimo: l'aperitivo lungo e abbondante, permette di chiacchierare in maniera informale e finalmente distesa: le “pratiche” sono lontane, stasera siamo tutti dalla stessa parte. Sono ospiti anche diversi magistrati,

ma si camuffano bene. Conto un numero impressionante di politici di tutte le espressioni: sindaci, assessori, consiglieri anche regionali, addirittura un senatore della repubblica e un parlamentare europeo. Dio mio quanti sono e la domanda sorge spontanea: siamo noi che abbiamo bisogno di loro oppure loro di noi? Propendo per quest'ultima risposta e tutti, ma proprio tutti, promettono che il Tribunale di Empoli sarà aperto, che il nostro territorio ne ha bisogno ecc. ecc. Nessuno gli crede. Per fortuna parla l'avv.
Roberto Nannelli che ne è promotore e ispiratore lasciando intravedere una buona possibilità; a lui crediamo e la presentazione del disegno di legge 2646 è una novità rilevante. Speriamo si avveri.
La serata prosegue con ricco menù e con un servizio impeccabile; io sono al tavolo con due colleghi pistoiesi, ospiti graditissimi, stupiti dalla “grandeur”, della serata, ma qui mica “si frigge con l'acqua!”. Il presidente dell'Associazione Matteo Tamburini fa gli onori di casa insieme a Nuria Biuzzi, splendida, che conduce la serata e gestisce gli interventi con assoluta bravura. Parla il presidente dell'Ordine di Firenze, il “mitico” Sergio Paparo con un discorso breve e intenso nel quale scorgo un misto di stupore e orgoglio per il numero di presenze, per il clima di festa. Il merito è delle colleghe del direttivo, bravissime.
Di fronte a tanto non può che ribadire l'importanza degli avvocati della nostra zona all'interno dell'Ordine fiorentino ed era sincero (ohibò!). Dopo arrivano tre momenti importanti. Il primo è il premio alla carriera intitolato al maestro di tutti noi, il grande Giuliano Lastraioli. Gli avvocati anziani, io compreso, si toccano gli “zibidei” perché è come dire: “vai in pensione” e invece giunge la sorpresa che il direttivo ha scelto di premiare Gabriele Stagni, collega ancora giovane benchè esperto, con l'interessante motivazione del suo “impegno per la formazione dell'avvocatura e nella fondazione forense”. Premio meritato e motivazione giusta.
Il secondo è quello che il consiglio dell'associazione chiama “borsa di studio” e che invece credo sia un “risarcimento d'anni anticipato”. Due giovani praticanti legali, una sorta di schiavitù legalizzata, ricevono la somma di 1000 euro ciascuno: sono Guido Mazzantini e Francesca Verdiani a cui vanno gli auguri di tutti. Poverini, non sanno quello che fanno, cosa li attente e che quella è l'ultima somma ricevuta sulla quale non pagheranno la temuta Cassa Forense che, vigliaccamente, mette le scadenze al 30.7 e al 31.12 per rovinare le vacanze agli avvocati.
Da ultimo e qui la lacrima mi scende insieme al ringraziamento per l'associazione, arriva il momento charity. Il consiglio ha deciso di donare una somma per aiutare la nascita della Fondazione Alziamo il Muro! Meri Team per la lotta contro i tumori alla testa, che io, insieme a Meri Malucchi (moglie, sorella, cognata ed ex fidanzata di avvocato) che purtroppo ci ha lasciati il 24 agosto scorso, sto cercando di creare. I colleghi mi hanno commosso e li ringrazio. Al termine i giovani si sono fermati con il DJ set, i cassazionisti (ergo i più anziani) hanno ripreso la navetta, ma la notizia bomba è questa: nonostante l'annuncio, il buffet e lo splendido menù, Eugenio Giani, non si è palesato. Incredibile, ma vero.
Con ossequio, salvis juribus.