Dal cantiere-mostro al taglio del nastro: una storia lunga oltre 20 anni
13-12-2025 13:28 -
La vicenda dell’Ecomostro di Ponte a Elsa è una storia di speranza, di impegno e di trasformazione. Da simbolo di abbandono e degrado, l’ex cantiere è diventato un modello di rigenerazione urbana, grazie all'impegno delle istituzioni, alla determinazione dei cittadini e alla capacità di sognare un futuro migliore. Il nuovo EcoPark rappresenta oggi il cuore pulsante di una comunità che ha saputo rialzarsi, con un progetto che guarda al benessere collettivo e alla qualità della vita. Il nuovo EcoPark non è solo uno spazio fisico, ma un punto di aggregazione per la comunità, con servizi socio-sanitari, spazi per i giovani, attività culturali e una nuova piazza che offrirà respiro e bellezza alla zona. Un altro passo verso una visione di città più inclusiva e sostenibile, che finalmente restituisce dignità a un’area che per troppo tempo era rimasta nel dimenticatoio.
Una storia lunga, che parte agli albori degli anni Duemila. Ecco le tappe.
Anni 2000 — L'avvio della costruzione degli alloggi Nei primi anni 2000, l’impresa M.G. Costruzioni di Caserta avvia un ambizioso progetto residenziale a Ponte a Elsa, destinato ad ospitare appartamenti, uffici e garage tra via Piero Gobetti e via Dino Caponi. Tuttavia, i lavori si arrestano bruscamente nel 2004 a causa del fallimento dell’impresa, lasciando il cantiere incompleto e la struttura come un monolite di cemento abbandonato. Negli anni successivi, il sito diventa il simbolo di degrado per il quartiere, con ponteggi instabili e vegetazione infestante che compromettono la sicurezza e l'estetica del paesaggio.
2014–2016 — I primi tentativi di gestione Nel periodo compreso tra il 2014 e il 2016, il Comune di Empoli interviene ripetutamente, sollecitando la curatela fallimentare a mettere in sicurezza la struttura. Vengono effettuati interventi per eliminare la vegetazione infestante e rimuovere i ponteggi pericolanti, ma la situazione resta drammatica e il sito continua a rimanere un fardello per la frazione di Ponte a Elsa.
2019 — La svolta: acquisizione da parte del Comune Nel novembre del 2019, dopo anni di frustrazione, il Comune di Empoli decide di intervenire concretamente e acquisisce l’immobile all’asta fallimentare. Questo atto, considerato da molti un azzardo, diventa il primo passo decisivo verso la valorizzazione dell’area e il superamento del degrado che aveva segnato la zona per oltre un decennio.
2021–2022 — Progetto di rigenerazione urbana Nel 2021, la Giunta comunale approva il progetto di rigenerazione urbana, con un investimento da oltre 8 milioni di euro, per trasformare l'ex "ecomostro" in uno spazio funzionale e integrato con la comunità. Il progetto prevede la creazione di spazi per i cittadini, con verde pubblico, percorsi pedonali, piste ciclabili, e servizi sociali, culturali e sanitari. Il nuovo EcoPark, così prende forma, diventando il cuore pulsante della frazione. Nel 2022, dopo un periodo di consultazione con i residenti, il progetto definitivo viene definito. A partire da aprile dello stesso anno, il Comune avvia il processo di demolizione, con il recupero dell’area sotterranea per il parcheggio interrato e la rimozione di strutture pericolanti.
Proteste e attivismo cittadino Nel corso degli anni di abbandono, il sito è divenuto simbolo di degrado e un tema caldo per la comunità locale. I residenti di Ponte a Elsa, esasperati dal disagio e dalla presenza di un cantiere incompleto, si sono mobilitati più volte con proteste e richieste di intervento. Le assemblee pubbliche e l'attivismo cittadino hanno finalmente portato alla realizzazione di una soluzione condivisa, destinata a risolvere una delle problematiche più sentite della frazione. 2023 — Demolizione dell’Ecomostro Nel 2023, dopo oltre vent’anni di abbandono, il 17 aprile segna l’inizio della demolizione della struttura. Le operazioni si svolgono in un cantiere da 5,6 milioni di euro, in parte finanziato con i fondi del PNRR. La demolizione del primo blocco è il segno tangibile di un cambiamento che, finalmente, sembra prendere piede. L’intervento segna l’avvio di una fase di rinascita per l’intera zona. 2024–2025 — Nascita dell’EcoPark Con la demolizione completa della struttura, i lavori per la realizzazione dell’EcoPark prendono slancio. Il nuovo spazio sarà un polo di servizi per la comunità, che prevede aree verdi, parcheggio interrato, spazi per socialità e attività culturali e socio-sanitarie. La progettazione del parco prevede anche l’installazione di murales simbolici e il recupero di 400 metri quadrati di verde pubblico, che restituiranno respiro alla zona. L’obiettivo è rendere l’EcoPark un punto di riferimento per la vita quotidiana della frazione. Dicembre 2025 — Taglio del nastro dell’EcoPark Il 13 dicembre 2025, finalmente, l’EcoPark viene inaugurato. Un traguardo che segna la fine di decenni di degrado e l’inizio di una nuova fase per Ponte a Elsa. Durante la cerimonia, il sindaco Alessio Mantellassi sottolinea l’importanza di questa nuova struttura, che non solo risponde ai bisogni concreti della cittadinanza, ma rappresenta anche un simbolo di resilienza e di rinascita per l’intera frazione.