Rsa Vincenzo Chiarugi più sicura, sostenibile e a misura di persona
20-12-2025 14:30 -
Oltre due anni di lavori e un investimento che supera i 6 milioni di euro hanno dato un nuovo volto al Centro Residenziale Vincenzo Chiarugi di Empoli, in via Guido Monaco. Questa mattina, sabato 20 dicembre, si è tenuto il simbolico taglio del nastro che ha presentato ai familiari degli ospiti e alla cittadinanza una struttura completamente rinnovata grazie a importanti interventi di natura strutturale, antisismica ed energetica.
Un progetto di ampio respiro che ha restituito alla comunità una RSA profondamente ammodernata, oggi più sicura, più efficiente e più fruibile. Gli interventi, progettati e realizzati dal gruppo Livith Societies, hanno generato benefici significativi in termini di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, portando l'edificio a un deciso salto di qualità con il passaggio dalla classe energetica C alla classe A.
I lavori hanno interessato sia la sicurezza strutturale sia le prestazioni energetiche dell'edificio. Dal punto di vista antisismico sono stati realizzati importanti interventi di consolidamento, con il rafforzamento delle facciate, delle strutture portanti e delle coperture. Sulla facciata principale in muratura, completamente rinnovata anche nell'aspetto architettonico, sono stati installati innovativi dispositivi antisismici prodotti da Licord Spa: catene dotate di sistemi di assorbimento dell'energia, progettate per contrastare il ribaltamento fuori piano delle pareti in muratura. Un intervento che coniuga elevata efficacia strutturale e piena integrazione architettonica.
Sul fronte dell'efficienza energetica, tutte le pareti esterne e le coperture sono state isolate per ridurre in modo significativo i consumi e migliorare il comfort interno. Sono stati sostituiti tutti gli infissi con porte e finestre ad alte prestazioni, mentre sulla copertura è stato installato un nuovo impianto fotovoltaico da circa 70 kW, abbinato a batterie di accumulo per ulteriori 140 kW. L'impianto termico tradizionale a metano è stato sostituito con un sistema totalmente elettrico basato su pompe di calore per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria, affiancato da un sistema di building automation per il monitoraggio e la regolazione dei consumi. Complessivamente, gli interventi consentiranno una riduzione dei consumi energetici stimata tra il 60 e il 70% e una diminuzione delle emissioni di CO₂ fino al 60%.
Anche l'aspetto esterno dell'edificio è stato completamente ripensato. Il restyling architettonico ha conferito alla RSA un'immagine più contemporanea e riconoscibile, arricchita da elementi di verde verticale che fungono da filtro tra interno ed esterno, modulano la luce naturale, migliorano il comportamento bioclimatico dell'edificio e integrano la natura come parte viva dell'architettura.
Il rapporto con il verde rappresenta un elemento centrale del progetto. All'interno della struttura è presente un'ampia area verde, rinnovata e presentata lo scorso maggio, che ospita uno spazio terapeutico pensato per offrire sollievo e stimoli positivi alle persone affette da Alzheimer e altre forme di demenza.
«L'intervento ha affrontato una sfida delicata e profondamente umana: la presenza costante degli ospiti – ha spiegato l'architetto Zeno Pucci, progettista e direttore dei lavori (nella foto a destra)–. Costruire in un luogo abitato ha significato trasformare il cantiere in un organismo attento e silenzioso, capace di adattarsi ai ritmi della vita quotidiana. Il progetto ha migliorato il comfort abitativo e reinterpretato l'edificio come un'architettura che cura chi la vive, guardando al futuro con un linguaggio sobrio, consapevole e umano».
A sottolineare il valore sociale dell'intervento è stato il direttore della Fondazione Chiarugi, Luca Manca: «Il completamento dei lavori rappresenta un traguardo importante, ma il nostro impegno non si è fermato alle sole mura. Con la riqualificazione degli arredi interni e del Nucleo Alzheimer vogliamo far fiorire la bellezza nella nostra struttura. L'ambiente di cura è parte integrante del benessere: il nostro obiettivo è togliere la vecchiaia dallo stigma della fatica e garantire dignità, relazioni umane e qualità della vita».
Dal punto di vista dell'impresa, Giacomo Di Furia, chairman del gruppo Livith Societies, ha parlato di «una sfida significativa» che ha permesso di mettere in campo competenze ingegneristiche ed edilizie avanzate. «Abbiamo lavorato per coniugare innovazione tecnologica, sicurezza e rispetto dell'identità storica della Chiarugi, restituendo al territorio una struttura moderna, efficiente e profondamente radicata nella sua storia».
A chiudere la cerimonia, l'intervento di Francesco Pagliai, presidente della Fondazione Chiarugi e governatore della Misericordia di Empoli: «Oggi è un giorno storico. Presentiamo il risultato di due anni intensi di lavoro e impegno. Per la Chiarugi si apre una nuova fase, nel segno dell'apertura, del confronto e dell'attenzione ai più fragili, guidati dai valori di equità, rispetto della vita e della persona».
Pagliai ha inoltre voluto sottolineare il clima di partecipazione che ha accompagnato l'inaugurazione, parlando di una presenza numerosa di cittadini, amici e collaboratori come segno tangibile del legame tra la RSA e il territorio. Ha ricordato come il percorso sia stato complesso e “sofferto”, proprio perché i lavori si sono svolti con la struttura sempre pienamente operativa e con gli ospiti al suo interno. Un ringraziamento particolare è stato rivolto al direttore della RSA, che ha saputo “tenere il timone” in condizioni difficili, garantendo continuità e qualità dei servizi e conducendo la struttura verso un 2025 definito «eccezionale», con liste di attesa e un numero di richieste superiore ai posti disponibili. Un segnale, ha sottolineato Pagliai, «che vale più di qualsiasi parola».
Il presidente della Fondazione ha poi ribadito il valore del rapporto costruito con l'imprenditore Giacomo Di Furia e con il direttore amministrativo della Misericordia, parlando di una «lunga convivenza» che ha portato a un risultato concreto, fondato su correttezza e lealtà. Infine, il ringraziamento a tutte le figure coinvolte – dal progettista Zeno Pucci al direttore amministrativo Francesco Giolli, fino ai componenti del Magistrato – e il richiamo al significato simbolico dell'inaugurazione a ridosso del Natale: «Una struttura dalla lunga storia che oggi rinasce in un contesto completamente rinnovato, più efficace e carico di uno spirito nuovo».
Il Centro Residenziale Vincenzo Chiarugi si presenta così come un presidio rinnovato e all'avanguardia, capace di unire sicurezza, sostenibilità e umanità, ponendo la persona al centro di ogni scelta progettuale e assistenziale.