Quel misterioso bombardamento proprio il 18 gennaio
22-12-2025 12:06 -
di Claudio Biscarini
Domenica 18 gennaio 2026, come è apparso su internet, sarà la giornata nella quale gli artificieri toglieranno dal sito del futuro teatro di Empoli sull'ex Piaggione, una bomba d'aereo sganciata probabilmente per colpire il ponte Leopoldino durante la seconda guerra mondiale. Si tratta di una bomba, a quanto si è saputo, da 1000 libbre, probabilmente una AN–M65 General Purpose americana, circa 450 Kg di peso con 280 di esplosivo, non proprio un giocattolino.
Probabilmente in pochi si sono accorti che la data corrisponde al più misterioso bombardamento di Empoli avvenuto il 18 gennaio 1944, un martedì. Si trattava del secondo attacco dopo quello disastroso del 26 dicembre 1943. Venne colpita la zona di Borgo e via Chiarugi. Non si è mai saputo il motivo di questo attacco che causò 13 vittime e sei feriti. Quel giorno, in cielo erano in volo ben 4 Gruppi da Bombardamento pesante provenienti dalla Puglia. Obiettivi: Poggibonsi con il 99nd US Bomber Group che inviò 35 B17 Fliyng Fortress, Certaldo con 2nd US Bombardment Group con 40 B 17 Flying Fortress, Pontedera, col 301st US Bomber Group e Pistoia con il 97th US Bomber Group, tutti con B 17 i famosi quadrimotori detti, appunto “Fortezze volanti”.
Probabilmente un gruppo di velivoli di uno di questi Gruppi o sbagliando obiettivo o intenzionalmente, perché aveva avvistato a terra qualche cosa, attaccò Empoli. Un caro amico, purtroppo scomparso, Fortunato Morelli una volta ebbe a raccontarmi che si trovava in via Rozzalupi, quasi ai vecchi Macelli, quando vide un gruppo di aerei che con rotta decisa, si avvicinarono e sganciarono bombe tra la sorpresa di lui e di altri. Nonostante molte ricerche effettuate presso i National Archives & Records Administration di Washington, non è stato possibile, fino ad ora, trovare riscontri su questo attacco. La circostanza che proprio 82 anni dopo si sia scelta questa data per la rimozione di un ordigno “reduce” di quel conflitto, rimasto per così tanto tempo sotto le suole delle scarpe e le ruote delle auto di molti empolesi, è una coincidenza veramente strana dettata dal destino.