Empoli, approvato il bilancio: la manovra che racconta la voglia di non arretrare
23-12-2025 15:05 -
Un bilancio, si sa, si interpreta attraverso i numeri. Che non sempre raccontano solo le quantità, le entità dei provvedimenti. Ma anche le intenzioni, la politica che ci sta dietro, le strade che si vogliono percorrere. Il bilancio che la giunta di Empoli ha presentato al consiglio comunale dell'altra sera e che racconta quale idea di città – e di rapporto con i cittadini – ha questa amministrazione, si può raccontare attraverso due numeri.
Due percentuali: 28 e 72. Che è il rapporto che c'è tra il peso a carico dei cittadini e quello a carico del bilancio comunale per l'erogazione di alcuni servizi. Sono riferiti ai servizi a domanda individuale (nidi, mensa, trasporto scolastico), il cui costo, per due terzi è coperto dall'ente. Una scelta politica, che prescinde da una delle prime difficoltà che gli amministratori si sono trovati davanti, quando hanno cominciato mettere mano alla stesura della manovra finanziaria del comune per l'anno che sta per cominciare. Difficoltà dovuti a una contrazione delle risorse, da una parte e al continuo aumento (dalle materie prime, alle utenze, dal costo del lavoro e quello degli appalti) dall'altra. E da un equilibrio delicato, al quale l'amministrazione deve fare riferimento.
Di fronte a questo scenario, il Comune ha avuto due possibilità, spiega il sindaco Alessio Mantellassi: «ridurre i servizi o cercare tutte le strade possibili per mantenerli. La scelta è stata chiara: non tagliare, ma gestire i servizi con efficienza e innovazione, salvaguardando il diritto dei cittadini all'assistenza e alla qualità della vita. Abbiamo lavorato insieme alle organizzazioni sindacali, per affrontare l'aumento dei costi del lavoro, garantendo diritti e continuità dei servizi». In definitiva, il bilancio di Empoli non è solo un insieme di numeri, ma una dichiarazione di intenti: «Avanzare, non arretrare – spiega Mantellassi –. Pianificare, sostenere i cittadini e tutelare il lavoro della pubblica amministrazione. Anche di fronte alle difficoltà, non riduciamo i servizi, ma li gestiamo con responsabilità e visione». E quelle due percentuali - il 72% e il 28% - non sono solo quote di copertura dei costi: sono simbolo della capacità di una città di affrontare le sfide, mantenere l'equilibrio tra risorse proprie e tariffe, e garantire ai cittadini servizi essenziali senza compromessi.
Sul fronte dei tagli statali alla spesa corrente, c'è da sottolineare che una prima riduzione era già stata prevista dalla manovra di bilancio 2024: nel periodo 2024–2028 il Comune di Empoli subirà un taglio che sfiora il milione di euro. A questo si aggiunge quanto stabilito dalla legge di bilancio 2025, che introduce un ulteriore intervento. In questo caso non si tratta di un taglio diretto, ma di un congelamento di una quota di spesa corrente, che potrà essere riutilizzata dai Comuni in equilibrio finanziario nella fase finale di rendicontazione.
«Anche se formalmente queste risorse restano sul territorio, nei fatti si tratta comunque di una riduzione temporanea della capacità di spesa. Complessivamente, solo per il 2026, l'effetto delle due misure pesa per circa 370 mila euro sul bilancio comunale», spiega Mantellassi.
Dunque, la prima decisione è stata quella di non ritoccare le tariffe dei servizi, considerati servizi essenziali per la vita della città, per l'organizzazione delle famiglie e per il percorso educativo di bambini e bambine. Né di ridurne l'offerta. Per il 2026, ad esempio, il bilancio prevede per la mensa scolastica uno stanziamento di 2 milioni e mezzo di euro. Di questi, circa un milione è destinato all'acquisto degli alimenti, mentre poco più di un milione copre il servizio di preparazione e gestione, ovvero l'intera macchina organizzativa che consente al servizio di funzionare quotidianamente.
Un capitolo centrale del bilancio riguarda i servizi scolastici ed educativi, a partire dalla mensa. La refezione non è intesa solo come fornitura del pasto, ma comprende l'intera organizzazione del servizio, dal porzionamento plesso per plesso fino alla produzione degli alimenti. Ed è proprio qui che l'amministrazione rivendica una scelta precisa: la mensa di Empoli è una struttura pubblica. I pasti non vengono acquistati da ditte esterne già pronti, ma sono prodotti internamente.
Storicamente il sistema è stato misto, con personale comunale affiancato da lavoratori delle cooperative in appalto. Oggi però il Comune sta rafforzando ulteriormente la mensa pubblica, incrementando il numero dei dipendenti comunali e consolidando l'organizzazione interna. Una scelta che viene presentata come un investimento diretto sulla qualità del servizio.
In questo quadro si colloca lo stanziamento di circa un milione di euro per l'acquisto degli alimenti, una cifra rilevante soprattutto alla luce dell'aumento dei costi delle derrate. Il ragionamento è lineare: a parità di pasti prodotti, se aumentano i costi e non si adeguano le risorse, l'unico effetto possibile è il peggioramento della qualità del cibo. Una strada che l'amministrazione esclude esplicitamente. La mensa scolastica di Empoli produce complessivamente 386.000 pasti all'anno, un numero che rende evidente l'impatto di ogni scelta sul bilancio e sulla vita quotidiana di migliaia di famiglie.
Accanto alla mensa, un altro investimento strutturale riguarda i servizi educativi per l'infanzia. Per il 2026 sono previsti 2 milioni e 4 mila euro destinati ai nidi comunali. Una spesa che si accompagna a un lavoro di ampliamento dell'offerta. È in corso il percorso per la riattivazione dell'ex scuola di Fontanella, già inserita nel piano frazioni–quartieri, con l'obiettivo di attivare almeno una sezione di nido. In questo caso si sta lavorando su una formula di collaborazione pubblico–privato, in cui un soggetto privato gestisca il servizio beneficiando però del quadro pubblico garantito dal progetto “Nidi Gratis”, esteso fino a 40.000 euro di ISEE.
Parallelamente, il Comune ha ottenuto un finanziamento del Piano Nidi 2025 per la trasformazione dell'ex scuola Don Bosco di Ponte a Elsa in un nuovo nido. Sono in corso le interlocuzioni con il Ministero per definire tempi e modalità di realizzazione. L'obiettivo è rafforzare ulteriormente il servizio, anche perché, con l'introduzione e l'estensione del progetto Nidi Gratis, la domanda è cresciuta in modo significativo.
Sul fronte del trasporto scolastico, il bilancio 2026 prevede 900.000 euro, a fronte di un servizio utilizzato da circa 400 tra bambine, bambini, ragazze e ragazzi. Cresce invece in modo costante lo stanziamento per l'assistenza socio-educativa, un ambito che negli ultimi anni ha visto un aumento della domanda ed è stato anche al centro del dibattito pubblico. Dopo il milione di euro del 2024 e l'incremento nel 2025, nel 2026 si arriva a 1,7 milioni di euro, con una previsione di crescita progressiva fino a raggiungere 2 milioni nel 2029. Attualmente il servizio riguarda 234 bambini e ragazzi, coprendo sia l'ambito scolastico sia i centri estivi, con un livello di ore e di intervento considerato ampio e da garantire.
Un'ulteriore area di investimento è quella della cultura. Per le biblioteche sono stanziati 883.000 euro, una cifra in aumento che comprende anche la Renato Fucini, con l'obiettivo di ampliare gli orari di apertura, una richiesta che arriva soprattutto da studenti e giovani: più ore durante l'anno, aperture estive, fasce serali e l'apertura del lunedì mattina, tradizionalmente giorno di chiusura. A questo si affianca il potenziamento dei punti prestito nelle biblioteche diffuse: dopo Avane, e Soci Coop, nel progetto di Urp diffuso è attivo quello di Ponte a Elsa e sono previste nuove attivazioni a Monterappoli, Villanova e poi Casenuove eFontanella.
Per i musei sono previsti 680.000 euro, anche in questo caso con un incremento delle risorse. Il Museo Paleontologico, quello con il maggior numero di accessi soprattutto da parte delle scuole, vedrà un ampliamento degli orari, inclusi i fine settimana, per favorire la fruizione da parte delle famiglie. Alla Casa del Pontormo viene invece garantito un orario fisso di apertura, con la possibilità di visite su richiesta.
Sul Museo Paleontologico si apre inoltre una prospettiva di medio periodo: l'imminente avvio dei lavori a Palazzo Ghibellino renderà necessario un trasferimento temporaneo. Ma il progetto va oltre l'emergenza del cantiere. L'amministrazione ha avviato il percorso per la creazione di un Museo Civico Unitario, individuando nell'ex ospedale vecchio una nuova collocazione stabile. Un'occasione non solo logistica, ma anche culturale, per ripensare gli spazi museali e rinnovare un museo molto apprezzato, ma che porta con sé anche il peso del tempo.
Un'altra parte rilevante del bilancio riguarda la gestione degli impianti sportivi e delle manutenzioni urbane, ambiti che incidono in modo diretto sulla qualità della vita cittadina. Per gli impianti comunali sono previsti oltre 500 mila euro, a cui si aggiungono 688 mila euro per la gestione della piscina comunale. Proprio sulla piscina si concentra una riflessione più ampia: nel corso dell'anno l'amministrazione ha scelto di azzerare e rinnovare completamente il consiglio di amministrazione della società pubblica Aquatempra, giunto a scadenza, in accordo con gli altri Comuni soci. Il nuovo CDA, guidato dal presidente Filippo Sani, è impegnato in una revisione dei modelli di funzionamento, nel rafforzamento del rapporto con i sindacati e con i dipendenti e in un dialogo più strutturato con le realtà sportive che ruotano attorno all'impianto. La piscina viene infatti letta non solo come azienda pubblica, ma come luogo di relazione, attraversato quotidianamente da utenti, lavoratori e sportivi. Un percorso di rinnovamento dell'impianto è già in cantiere e sarà presentato in modo più dettagliato nel corso del prossimo anno.
Sul fronte delle manutenzioni, il bilancio complessivo supera 1 milione di euro, con un'attenzione particolare al verde pubblico. A questo capitolo vengono aggiunti 300 mila euro ulteriori, esclusivamente destinati alla gestione delle alberature. Empoli conta oltre 7.000 alberi di proprietà comunale, che non possono più essere trattati come semplici elementi di arredo urbano: sono esseri viventi che richiedono cure, competenze e una gestione specialistica. Per questo l'amministrazione ha riorganizzato l'intero settore, introducendo una programmazione pluriennale degli interventi, superando la logica dell'intervento su segnalazione. Il nuovo assetto prevede il controllo diretto da parte di personale comunale dedicato – con giardinieri specializzati – e l'obbligo, per chi gestirà il servizio, di rispettare requisiti di qualità elevati, compresa la presenza di un agronomo.
Importanti anche le risorse destinate alla manutenzione delle strade. Nel bilancio iniziale è previsto mezzo milione di euro, a cui si aggiunge l'impegno, già confermato negli anni precedenti, di destinare un ulteriore mezzo milione dall'avanzo di amministrazione. In totale, circa un milione di euro all'anno, una cifra cresciuta nel tempo per rispondere a esigenze sempre più pressanti, con la previsione per il prossimo anno di interventi mirati anche sui marciapiedi.
Un capitolo a parte riguarda le scuole dell'infanzia, che dispongono di uno stanziamento dedicato, separato da quello per gli altri immobili comunali, proprio per riconoscerne la specificità e l'importanza strategica. Per l'illuminazione pubblica sono invece previsti 1,2 milioni di euro.
Sul versante sociale, il Comune di Empoli stanzia 2 milioni e 600 mila euro, trasferiti all'Unione dei Comuni, alla quale è delegata la gestione dei servizi. A queste risorse si aggiungono ulteriori finanziamenti che l'Unione integra nel proprio bilancio, oltre ai contributi regionali e a quelli veicolati attraverso la Società della Salute. Limitandosi al bilancio comunale, le cifre parlano di 2 milioni di euro destinati alla rete dei servizi socio-sanitari e sociali e di 450 mila euro per i servizi sociali territoriali.
Il bilancio entra poi nel capitolo delle opere pubbliche, con un aggiornamento su una serie di interventi già programmati e ora in fase di avanzamento. Tra questi figura l'ex Casa del Fascio di Fontanella, un impegno assunto nel piano Frazioni e Quartieri. L'opera è entrata in progettazione nel luglio 2024, con le risorse già stanziate, e nei primi mesi del 2026 si arriverà all'approvazione del progetto esecutivo, condizione necessaria per far partire i lavori utilizzando i fondi disponibili.
Sul fronte della mobilità sostenibile, procede il percorso sulle piste ciclabili. La ciclabile di Villanova, rientra tra i tre obiettivi strategici individuati dall'amministrazione. A questa si affianca il collegamento ciclabile verso Casenuove, per il quale è prevista la presentazione del progetto tra gennaio e inizio febbraio. L'intervento non si limiterà alla pista ciclabile, ma comprenderà una revisione complessiva della viabilità e un collegamento sicuro da Carraia–Cascine fino al parco delle Casenuove, con un'attenzione particolare alla sicurezza di pedoni e ciclisti.
Un altro investimento significativo riguarda il nuovo gattile. Nei primi mesi del 2026 entreranno formalmente a bilancio le risorse derivanti dall'alienazione di alcuni immobili comunali, frutto di un lavoro avviato nel corso del 2025. Questo permetterà di aggiornare il progetto e di adattarlo alla nuova collocazione individuata a Marcignana, sulla via Lucchese, in un bene proveniente dall'eredità della signora per la quale il gattile verrà realizzato. Il 2026 viene indicato come l'anno di avvio dei lavori, o comunque della fase operativa dell'intervento.
Sempre in tema di sicurezza del territorio, rientra l'opera di messa in sicurezza di Fontanella, per la quale la Regione Toscana ha assegnato un contributo che copre il 100% del costo, pari a 2 milioni di euro. Un intervento considerato prioritario per la tutela dell'abitato.
Tra i progetti più rilevanti figura anche la nuova sede della Polizia Municipale. Nel mese di gennaio è prevista l'approvazione del progetto esecutivo per il trasferimento in piazza della Stazione, attraverso il recupero e la ristrutturazione di un immobile esistente. L'intervento prevede lavori strutturali, impiantistici e architettonici, con un obiettivo chiaro: realizzare una sede più ampia, moderna e soprattutto pienamente accessibile, superando le criticità dell'attuale edificio. Il nuovo comando sarà dotato di ascensore, spogliatoi adeguati e separati per genere, sala riunioni e spazi idonei per il ricevimento del pubblico. L'attuale sede è stata inserita nel Piano delle Alienazioni e sarà messa in vendita. L'investimento complessivo si aggira intorno al milione di euro, di cui una parte è già stata finanziata negli anni precedenti, mentre le risorse restanti verranno reperite nel corso del 2026.
Sul piano della riqualificazione urbana, prosegue il percorso avviato con piazza Matteotti, già finanziata e con progetto esecutivo in approvazione a gennaio 2026: i lavori partiranno nel corso dell'anno. Il secondo step riguarda piazza Don Minzoni, per la quale è previsto un restyling complessivo, in continuità con l'intervento sul centro cittadino.
Infine, uno degli interventi infrastrutturali più rilevanti è la circonvallazione di Ponzano. La novità arriva dal Consiglio regionale della Toscana, che ha finanziato il lotto compreso tra i Cappuccini e via dell'Olivo, come richiesto dal Comune. In assenza di un progetto preesistente, la progettazione è partita nel luglio dello scorso anno e si avvia ora verso la conclusione della fase esecutiva. Grazie al finanziamento regionale di 2 milioni di euro, nel 2026 sarà possibile accelerare l'iter, arrivare alla gara e avviare i lavori del cosiddetto lotto tre, dalla rotatoria dei Cappuccini fino a via dell'Unione.
Il 2025 segna un passaggio importante per il progetto “Urp” e, più in generale, per il rafforzamento dei servizi di prossimità sul territorio comunale. Con l'attivazione degli URP diffusi, prende forma un'idea inserita da tempo nel Piano Frazioni e Quartieri: portare i servizi pubblici nei luoghi della vita quotidiana, rendendoli accessibili e integrati.
Il primo intervento è già partito a Ponte a Elsa, nell'Ecopark.. A febbraio 2026 sarà invece attivato il presidio di Montrappoli, dove si sono conclusi i lavori di adeguamento della struttura comunale: realizzata la rampa per l'accesso ai disabili, il complesso ospita già un ambulatorio medico, una piccola biblioteca, la sede di un'associazione e la funzione di casa comunale, consentendo anche la celebrazione di matrimoni civili. A questi servizi si aggiungeranno il punto prestito bibliotecario e l'URP.
Un modello analogo sarà replicato a Villanuova, accanto alla farmacia, con l'insediamento dell'URP, del punto prestito della biblioteca e, attraverso un bando pubblico, di soggetti impegnati in attività sociosanitarie. Nel 2026 è prevista l'apertura di un quarto presidio a Casenuove, riutilizzando l'ex scuola: un progetto considerato strategico per il riequilibrio dei servizi nei quartieri.
Il Piano Frazioni e Quartieri procede secondo la programmazione definita, con interventi zona per zona. Particolare attenzione è stata dedicata alla riqualificazione di parchi e giardini: in un anno e mezzo sono stati investiti, o sono in corso di investimento, circa un milione di euro. Dieci parchi risultano già riqualificati o finanziati.
Nel 2026 partiranno nuovi cantieri, tra cui quello da 200 mila euro per il Parco delle Cascine in via Meucci, finanziato con fondi Sport e Salute, che includerà spazi per lo sport all'aperto e lo street basket. È inoltre previsto un intervento da 4.000 metri quadrati a Sant'Andrea, dove un'area già comunale sarà trasformata in un vero e proprio parco attrezzato.
In Consiglio comunale è stata approvata anche l'acquisizione di un'area di 2.000 metri quadrati davanti alla chiesa di Tinaia, destinata alla realizzazione di un parcheggio e di una nuova area verde. Complessivamente, tutte le zone della città stanno registrando avanzamenti concreti del piano.
Il 2025 è stato anche l'anno dell'alluvione. Attraverso gli sportelli di supporto della Protezione civile, il Comune ha assistito oltre 4.000 persone nella presentazione delle domande di ristoro. A bilancio sono stati inseriti 1.004.000 euro provenienti dalla Regione Toscana. Attualmente sono in fase di gestione 575 domande, propedeutiche all'erogazione dei ristori regionali.
Parallelamente sono state avviate azioni strutturali per la riduzione del rischio idraulico. A Ponzano è stata effettuata una verifica straordinaria dell'intero sistema fognario, con successivi interventi correttivi. È stata inoltre resa strutturale la pulizia delle caditoie stradali due volte l'anno.
Un'ordinanza specifica ha riguardato i terreni tra via dell'Olivo e l'abitato delle Case, con l'obbligo di pulizia: l'adesione è stata dell'80%. Per le inadempienze sono in corso le procedure sanzionatorie. È stata inoltre bloccata ogni previsione edificatoria in aree a rischio idraulico.
Sono in avvio gli espropri per il rafforzamento degli argini dell'Orme, per un valore complessivo di 2 milioni di euro, e quelli funzionali alla realizzazione, nel 2026, della cassa di espansione a Martignana, con trasformazione delle attuali portelline in un ponte a chiusura mobile. Ottenuto anche il finanziamento per la cassa di espansione di Sant'Andrea di Fontanella. Con la Regione Toscana e il Consorzio di Bonifica prosegue un confronto costante per nuovi interventi e sopralluoghi sul reticolo idraulico minore.