Il caso Boccaccio è esploso la settimana scorsa, quando la Camera ha bocciato nelle scorse ore un ordine del giorno in cui si chiedeva di prevedere iniziative per celebrare i 650 anni dalla morte del Boccaccio
(qui l'articolo). Immediate le reazioni e le prese di posizioni: le prime della Regione Toscana che ha avuto il compito di divulgare la bocciatura. Poi l'Ente Nazionale Boccaccio che attraverso la sua presidente, Giovanna Frosini, ha espresso la stessa delusione che oggi sottolinea l'Accademia della Crusca
(qui l'articolo). Poi ci sono stati gli intervenit dei politici. Primo fra tutti il senatore Dario Parrini che dopo l'amarezza
(qui l'articolo) ha cercato di riaprire il dialogo sulla questione, facendo compiere un passo avanti al Senato. Giovedì della scorsa settimana, infatti, sottolinea Parrini: "
Al Senato il Governo ha compiuto un piccolo passo avanti, sia con l'approvazione di un ordine del giorno a prime firme della senatrice Cecilia D'Elia e mia che impegna il governo a valutare l'opportunità di sostenere l'istituzione di un comitato nazionale per celebrare degnamente la ricorrenza dei 650 anni dalla scomparsa di Giovanni Boccaccio, sia con la rassicurazione del Ministro della Cultura Alessandro Giuli e del relatore del decreto legge Cultura, Paolo Marcheschi, circa il fatto che ci sarà attenzione per la necessità di porre rimedio al grave errore compiuto dalla commissione nazionale che recentemente si è pronunciata in merito ai comitati nazionali da supportare a livello ministeriale. Queste parole del ministro, peraltro assai generiche, sono onestamente molto poco. Ma di sicuro sono meglio del niente che esecutivo e maggioranza avevano concesso alla Camera. A questo punto le cose sono chiare. Sta al Ministro decidere se onorare o meno l'impegno assunto ieri davanti alla Commissione Cultura del Senato. Il solo modo che ha per mantenerlo è promuovere in tempi brevissimi un atto normativo che dia quel che meritano alla figura di Boccaccio e alle istituzioni nate per valorizzarla. Per quanto mi riguarda, incalzerò il ministro con la massima energia possibile, affinché le sue parole non restino solo parole".