A tavola la tradizione: festa del carciofo targata Sciabolino e clebs
26-04-2025 08:50 - Lifestyle
Se c'è un ortaggio che sa raccontare una terra con ironia, passione e un pizzico di nostalgia, quello è senza dubbio il carciofo empolese. Ed è proprio lui il protagonista assoluto della “Festa del Carciofo”, in programma mercoledì 30 aprile 2025 alla storica trattoria Sciabolino, in collaborazione con la rivista online Clebs.it. Fabrizio, il titolare, ha preparato un menù speciale che, dall'antipasto al dolce, è tutto a base di carciofo.
Un evento conviviale, gastronomico e dal forte valore simbolico, capace di unire tradizione e impegno civico. Il menù? Un trionfo creativo e affettuoso tutto intorno al carciofo: spritz al carciofo, crostoncini con pecorino, sformatino, frittelle, risotto e persino panna cotta – un viaggio tra le sfumature di un sapore che è parte del DNA empolese.
Ma la serata andrà oltre la tavola. Due le premiazioni speciali: il titolo di “Carciofai del 2024” che andrà a Freddy Federico Lavezzo, frizzante voce radiofonica e instancabile animatore degli eventi locali, “per aver reso ogni festa più allegra di una padellata di frittelle di carciofo”, e al professor Leonardo Terreni, in omaggio ai cento anni dalla nascita del padre Gino Terreni, artista e partigiano, testimone di libertà e bellezza. Un doppio applauso, tra brindisi e sorrisi.
La festa è anche occasione per riflettere su un prodotto che ha bisogno di essere riscoperto. Il carciofo empolese, dalle foglie larghe e dal cuore tenero, è stato per decenni protagonista delle tavole toscane, ma ha rischiato l'oblio. Oggi associazioni, ristoratori, agricoltori e appassionati stanno provando a farlo tornare in auge. Ci sono progetti di valorizzazione, ricette innovative, ricerche storiche, e anche un rilancio agricolo locale che sogna un futuro sostenibile e “a chilometro zero”.
“Il carciofo non è solo un contorno: è cultura, è storia, è identità”, spiega uno degli organizzatori. E serate come questa dimostrano che basta un po' di creatività, buona cucina e la giusta compagnia per farlo risplendere di nuovo.
Parte del ricavato della serata (5 euro sui 25 di spesa per ciascuno) sarà devoluto in beneficenza all'associazione ‘Dopo di noi' in memoria di Gian Paolo Dara, altro volto amato della comunità empolese, scomparso prematuramente. E' gradita la prenotazione presso la stessa trattoria
Un evento conviviale, gastronomico e dal forte valore simbolico, capace di unire tradizione e impegno civico. Il menù? Un trionfo creativo e affettuoso tutto intorno al carciofo: spritz al carciofo, crostoncini con pecorino, sformatino, frittelle, risotto e persino panna cotta – un viaggio tra le sfumature di un sapore che è parte del DNA empolese.
Ma la serata andrà oltre la tavola. Due le premiazioni speciali: il titolo di “Carciofai del 2024” che andrà a Freddy Federico Lavezzo, frizzante voce radiofonica e instancabile animatore degli eventi locali, “per aver reso ogni festa più allegra di una padellata di frittelle di carciofo”, e al professor Leonardo Terreni, in omaggio ai cento anni dalla nascita del padre Gino Terreni, artista e partigiano, testimone di libertà e bellezza. Un doppio applauso, tra brindisi e sorrisi.
La festa è anche occasione per riflettere su un prodotto che ha bisogno di essere riscoperto. Il carciofo empolese, dalle foglie larghe e dal cuore tenero, è stato per decenni protagonista delle tavole toscane, ma ha rischiato l'oblio. Oggi associazioni, ristoratori, agricoltori e appassionati stanno provando a farlo tornare in auge. Ci sono progetti di valorizzazione, ricette innovative, ricerche storiche, e anche un rilancio agricolo locale che sogna un futuro sostenibile e “a chilometro zero”.
“Il carciofo non è solo un contorno: è cultura, è storia, è identità”, spiega uno degli organizzatori. E serate come questa dimostrano che basta un po' di creatività, buona cucina e la giusta compagnia per farlo risplendere di nuovo.
Parte del ricavato della serata (5 euro sui 25 di spesa per ciascuno) sarà devoluto in beneficenza all'associazione ‘Dopo di noi' in memoria di Gian Paolo Dara, altro volto amato della comunità empolese, scomparso prematuramente. E' gradita la prenotazione presso la stessa trattoria