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Addio

14-08-2025 - Cronaca


Addio a Sergio Biliotti, ex bandiera dell’Empoli

Se n’è andato Sergio Biliotti, volto amato dell’Empoli calcio degli anni ’70, uomo di campo e di spogliatoio, che con la maglia azzurra ha lasciato ricordi indelebili sia sul piano sportivo che umano. Aveva vestito l’azzurro in un’epoca in cui il calcio era soprattutto passione, sacrificio e amicizia, e lo aveva fatto con uno spirito che lo ha reso indimenticabile tra compagni e tifosi.

Celebre tra gli amici è rimasto l’episodio del suo matrimonio: «Il giorno prima avevo preso un colpo in partita, mi presentai all’altare con l’occhio tumefatto. I compagni non smisero di prendermi in giro. Il giorno dopo ripresi l’aereo per raggiungerli, perché la domenica successiva c’era la partita a Olbia», raccontava con un sorriso che diceva tutto sul suo attaccamento alla squadra.

Biliotti era un uomo di gruppo, capace di costruire legami che hanno resistito al tempo: «Abbiamo un gruppo WhatsApp, ci sentiamo ancora e almeno una volta l’anno facciamo una cena insieme. Con Lasagni, Gaetano Salvemini, Bonetti, Polesello… il rapporto è rimasto fantastico».

Anche con gli allenatori aveva saputo instaurare rapporti profondi: «Vitali e Ulivieri per me sono stati come dei secondi genitori, oltre agli insegnamenti tattici e tecnici».

Dal 1976 aveva affiancato al calcio il lavoro in banca, venendo spesso atteso al campo per allenarsi dopo le giornate in ufficio. Quando il doppio impegno non fu più possibile, scelse di lasciare il professionismo e continuare nei dilettanti, sia da giocatore che da allenatore, conquistando anche successi nei campionati locali. «Non mi interessava la categoria – diceva – ma che ci fossero gli stimoli giusti».

Negli ultimi anni guardava al calcio moderno con una punta di amarezza: «Si è perso molto. Ho visto dirigenti perseguire interessi personali e gente improvvisarsi allenatore senza competenze. Non è più il calcio che amavo».

Oggi Empoli saluta un uomo che ha dato al calcio, e alla sua città, più di quanto abbia mai chiesto in cambio. Un esempio di dedizione, lealtà e passione.

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