Alvini, il mister fucecchiese che comanda la serie B
16-12-2025 09:16 - Sport
di Graziano Banchini
Alvini non si ferma. Il Frosinone stende il Pescara all'Adriatico rovesciando lo svantaggio iniziale di 1 a 0 concludendo l'incontro con un meritato 1 a 2. Due delle tre reti sono maturare nei primi cinque minuti dall'inizio ed hanno anticipato un incontro avvincente, emozionante, giocato con intensità tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto fino al fischio finale.
Continua quindi il momento magico del tecnico di Fucecchio e del suo Frosinone da solo in testa al campionato di serie B con 3 punti di vantaggio sulla seconda. Alvini però tiene i piedi ben piantati in terra, sa come funziona il calcio, sa che non bisogna farsi prendere la mano dall'eccessivo entusiasmo quando le cose vanno bene, ed in questo caso anche meglio di come era stato ipotizzato all'inizio. Il tecnico di Fucecchio conosce bene la psicologia dei tifosi di tutte le categorie, perché in tutte ha allenato. Sa bene anche che nel calcio nessuno regala nulla, che i risultati si ottengono con la maglietta intrisa di sudore, umiltà, e con la testa libera da voli pindarici. E lo ha fatto intendere chiaramente nella conferenza stampa post parità con il Pescara, che sebbene sconfitto, ha dimostrato di essere una buona squadra e batterla sul proprio terreno può ritenersi quasi un impresa.
“Non sono euforico, sono equilibrato, ha esordito ai microfoni Alvini, è stata una vittoria importante contro una squadra difficile da superare. Chi vuol far credere che poteva essere una partita facile rischia di danneggiare la squadra, perché le partite facili non esistono più nel calcio di oggi, ci sono solo partite che vanno affrontate con umiltà ed il giusto spirito”.
Pensare solo al percorso che dobbiamo fare partita dopo partita pensando ad ogni incontro alla volta, è la parola d'ordine del tecnico: “non dobbiamo guardare lontano, ma a ciò che ogni settimana ci troviamo ad affrontare anche perché il campionato è ancora lungo e tutte le squadre sono avversari forti e difficili. Ogni partita va preparata e letta nel modo giusto, anche perché nel calcio di oggi ci sono più partite nell'ambito della stessa a seconda di come evolve, e quindi dobbiamo imparare ed essere pronti ad ogni cambiamento di situazione di gioco nell'ambito dello stesso match”.
Per Alvini bisogna stare con i piedi ben piantati in terra e sarebbe un errore pensare e scrivere che ci sono partite facili: “non bisogna mettere pressione alla squadra, occorre equilibrio e pensare solo al percorso che dobbiamo fare tutti insieme cercando ognuno di fare al meglio il proprio lavoro. Non nego che stiamo facendo bene, prosegue, ed il merito va diviso tra tutti i componenti, il presidente, i dirigenti, la squadra, chi gioca e chi subentra, il mio staff tecnico per l'ottimo lavoro che sta facendo ogni giorno ed il pubblico veramente ammirevole per come ci incita. Mi fa enorme piacere sentire i cori dei tifosi che ci danno fiducia ed accorrono in diverse centinaia anche in trasferta e questo deve darci gli stimoli giusti per impegnarci sempre al massimo”.
Alvini non si ferma. Il Frosinone stende il Pescara all'Adriatico rovesciando lo svantaggio iniziale di 1 a 0 concludendo l'incontro con un meritato 1 a 2. Due delle tre reti sono maturare nei primi cinque minuti dall'inizio ed hanno anticipato un incontro avvincente, emozionante, giocato con intensità tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto fino al fischio finale.
Continua quindi il momento magico del tecnico di Fucecchio e del suo Frosinone da solo in testa al campionato di serie B con 3 punti di vantaggio sulla seconda. Alvini però tiene i piedi ben piantati in terra, sa come funziona il calcio, sa che non bisogna farsi prendere la mano dall'eccessivo entusiasmo quando le cose vanno bene, ed in questo caso anche meglio di come era stato ipotizzato all'inizio. Il tecnico di Fucecchio conosce bene la psicologia dei tifosi di tutte le categorie, perché in tutte ha allenato. Sa bene anche che nel calcio nessuno regala nulla, che i risultati si ottengono con la maglietta intrisa di sudore, umiltà, e con la testa libera da voli pindarici. E lo ha fatto intendere chiaramente nella conferenza stampa post parità con il Pescara, che sebbene sconfitto, ha dimostrato di essere una buona squadra e batterla sul proprio terreno può ritenersi quasi un impresa.
“Non sono euforico, sono equilibrato, ha esordito ai microfoni Alvini, è stata una vittoria importante contro una squadra difficile da superare. Chi vuol far credere che poteva essere una partita facile rischia di danneggiare la squadra, perché le partite facili non esistono più nel calcio di oggi, ci sono solo partite che vanno affrontate con umiltà ed il giusto spirito”.
Pensare solo al percorso che dobbiamo fare partita dopo partita pensando ad ogni incontro alla volta, è la parola d'ordine del tecnico: “non dobbiamo guardare lontano, ma a ciò che ogni settimana ci troviamo ad affrontare anche perché il campionato è ancora lungo e tutte le squadre sono avversari forti e difficili. Ogni partita va preparata e letta nel modo giusto, anche perché nel calcio di oggi ci sono più partite nell'ambito della stessa a seconda di come evolve, e quindi dobbiamo imparare ed essere pronti ad ogni cambiamento di situazione di gioco nell'ambito dello stesso match”.
Per Alvini bisogna stare con i piedi ben piantati in terra e sarebbe un errore pensare e scrivere che ci sono partite facili: “non bisogna mettere pressione alla squadra, occorre equilibrio e pensare solo al percorso che dobbiamo fare tutti insieme cercando ognuno di fare al meglio il proprio lavoro. Non nego che stiamo facendo bene, prosegue, ed il merito va diviso tra tutti i componenti, il presidente, i dirigenti, la squadra, chi gioca e chi subentra, il mio staff tecnico per l'ottimo lavoro che sta facendo ogni giorno ed il pubblico veramente ammirevole per come ci incita. Mi fa enorme piacere sentire i cori dei tifosi che ci danno fiducia ed accorrono in diverse centinaia anche in trasferta e questo deve darci gli stimoli giusti per impegnarci sempre al massimo”.






