Ambulatori Coop-Misericordia, ecco i medici che lavoreranno nella struttura
30-11-2025 00:39 - Primo piano
Empoli, un sabato mattina come gli altri, ma con una proposta particolare per chi va a fare spesa al Centro Coop di via Sanzio, dove la galleria si è trasformata (per soli due giorni), in un villaggio della salute. È in questo contesto che prende forma un’iniziativa che aspira a riportare la cura vicino alle persone, con un progetto concreto destinato a cambiare la geografia sociale del quadrante est della città: la collaborazione tra Unicoop Firenze e la Misericordia, che porterà all'apertura, in primavera, di nuovi ambulatori nella struttura Coop di via Susini.
Un progetto che era stato annunciato, proprio in occasione della riapertura – a settembre – della Coop di via Susini, dopo i lavori che ne hanno cambiato dimensione e disposizione. E che sabato mattina è stato presentato con un talk che si è tenuto nella sala soci Coop.
«Un incontro fra due realtà con radici profonde». L’apertura dell’iniziativa richiama subito il senso più profondo del progetto: una convergenza tra due soggetti che sono parte integrante del tessuto sociale toscano. «Questa collaborazione è importante non solo per Unicoop Firenze ma anche per la Misericordia», spiega Claudio Vanni, responsabile della comunicazione per Unicoop «perché è l’incontro fra due realtà che hanno forti radici territoriali e che sono nate con un sistema di valori molto comune».
Non un’alleanza teorica, ma un accordo operativo e già concreto: un lavoro condiviso tra cooperazione, volontariato, terzo settore, associazioni come Croce Rossa e Pubbliche Assistenze, che collaborano su un fronte comune. Il fronte, oggi, è la salute, o meglio: l’accesso alla salute.
Il sindaco di Empoli Alessio Mantellassi interviene senza retorica: la questione sanitaria è diventata una delle più urgenti per la città e per l’intera regione. «Oggi c’è un problema serio di accesso alla salute», afferma. «La situazione economica e sociale non è delle migliori, e la soglia di ricerca della cura si è alzata. Ma allo stesso tempo tutto il sistema pubblico da solo non riesce più a farvi fronte».
È qui che la collaborazione assume un valore essenziale. I nuovi ambulatori di via Susini rispondono a un’esigenza duplice: sostenere la sanità pubblica e colmare i vuoti di prossimità lasciati dall’arretramento della medicina territoriale. «La presenza dei medici di famiglia è sempre più centralizzata e meno diffusa. Anche l’accesso alla cura minima diventa più lontano», ricorda il sindaco. Da qui la necessità di «spostare servizi più vicino alle persone, di portare la sanità nei quartieri, nelle zone che ne hanno più bisogno».
La Presidente della sezione soci locale di Unicoop Firenze, Francesca Martini, è ricordata come figura cardine del percorso che ha portato all’apertura del nuovo Coop e ora alla rifunzionalizzazione degli spazi disponibili. L’ex area commerciale, riorganizzata, offre stanze adeguate, accessibili, ampie: condizioni necessarie per un servizio sanitario serio e duraturo.
Alberto Corsinovi, Presidente regionale della Federazione delle Misericordie, riprende i fili della storia recente. Ricorda senza esitazione che questa collaborazione ha radici solide: nasce negli anni durissimi della pandemia. «Basterebbe dire che la Misericordia ha 500 volontari… per capire che non sono un soggetto privato», osserva il sindaco. Un punto ribadito più volte: la collaborazione fra Coop e Misericordia non è una partnership commerciale. È un’alleanza tra comunità, tra forme storiche di mutualismo.
Gli ambulatori di primavera: cosa sappiamo già
Saranno collocati dentro la Coop di via Susini, con:
· nuova diagnostica avanzata
· sale specialistiche
· scontistica soci
· accessibilità ampliata
· funzione sociale oltre che sanitaria.
Un progetto che era stato annunciato, proprio in occasione della riapertura – a settembre – della Coop di via Susini, dopo i lavori che ne hanno cambiato dimensione e disposizione. E che sabato mattina è stato presentato con un talk che si è tenuto nella sala soci Coop.
«Un incontro fra due realtà con radici profonde». L’apertura dell’iniziativa richiama subito il senso più profondo del progetto: una convergenza tra due soggetti che sono parte integrante del tessuto sociale toscano. «Questa collaborazione è importante non solo per Unicoop Firenze ma anche per la Misericordia», spiega Claudio Vanni, responsabile della comunicazione per Unicoop «perché è l’incontro fra due realtà che hanno forti radici territoriali e che sono nate con un sistema di valori molto comune».
Non un’alleanza teorica, ma un accordo operativo e già concreto: un lavoro condiviso tra cooperazione, volontariato, terzo settore, associazioni come Croce Rossa e Pubbliche Assistenze, che collaborano su un fronte comune. Il fronte, oggi, è la salute, o meglio: l’accesso alla salute.
Il sindaco di Empoli Alessio Mantellassi interviene senza retorica: la questione sanitaria è diventata una delle più urgenti per la città e per l’intera regione. «Oggi c’è un problema serio di accesso alla salute», afferma. «La situazione economica e sociale non è delle migliori, e la soglia di ricerca della cura si è alzata. Ma allo stesso tempo tutto il sistema pubblico da solo non riesce più a farvi fronte».
È qui che la collaborazione assume un valore essenziale. I nuovi ambulatori di via Susini rispondono a un’esigenza duplice: sostenere la sanità pubblica e colmare i vuoti di prossimità lasciati dall’arretramento della medicina territoriale. «La presenza dei medici di famiglia è sempre più centralizzata e meno diffusa. Anche l’accesso alla cura minima diventa più lontano», ricorda il sindaco. Da qui la necessità di «spostare servizi più vicino alle persone, di portare la sanità nei quartieri, nelle zone che ne hanno più bisogno».
La Presidente della sezione soci locale di Unicoop Firenze, Francesca Martini, è ricordata come figura cardine del percorso che ha portato all’apertura del nuovo Coop e ora alla rifunzionalizzazione degli spazi disponibili. L’ex area commerciale, riorganizzata, offre stanze adeguate, accessibili, ampie: condizioni necessarie per un servizio sanitario serio e duraturo.
Alberto Corsinovi, Presidente regionale della Federazione delle Misericordie, riprende i fili della storia recente. Ricorda senza esitazione che questa collaborazione ha radici solide: nasce negli anni durissimi della pandemia. «Basterebbe dire che la Misericordia ha 500 volontari… per capire che non sono un soggetto privato», osserva il sindaco. Un punto ribadito più volte: la collaborazione fra Coop e Misericordia non è una partnership commerciale. È un’alleanza tra comunità, tra forme storiche di mutualismo.
Gli ambulatori di primavera: cosa sappiamo già
Saranno collocati dentro la Coop di via Susini, con:
· nuova diagnostica avanzata
· sale specialistiche
· scontistica soci
· accessibilità ampliata
· funzione sociale oltre che sanitaria.
Un presidio di prossimità, non solo un luogo di cura.
La riflessione si fa più ampia quando si affronta uno dei nodi più delicati del futuro prossimo della Toscana: la denatalità. Sottolinea Daniela Mori, presidente del consiglio di sorveglianza di Unicoop che bisogna, soprattutto, ripensare l’assistenza in una società che sarà sempre più popolata da persone anziane, con patologie croniche, bisognose non solo di cure, ma anche di orientamento. E che la natalità è in forte calo.
«Trovare chi gli insegna, per esempio, a fare una richiesta, una domanda, ad accedere a una cartella sanitaria… Noi abbiamo fatto il punto digitale facile, ma su questo non si smette mai. Abbiamo un gap incredibile tra coloro che sanno utilizzare i mezzi e quelli che non lo sanno. Ma fra un po’ non lo sapremo più nemmeno noi».
La riflessione si fa più ampia quando si affronta uno dei nodi più delicati del futuro prossimo della Toscana: la denatalità. Sottolinea Daniela Mori, presidente del consiglio di sorveglianza di Unicoop che bisogna, soprattutto, ripensare l’assistenza in una società che sarà sempre più popolata da persone anziane, con patologie croniche, bisognose non solo di cure, ma anche di orientamento. E che la natalità è in forte calo.
«Trovare chi gli insegna, per esempio, a fare una richiesta, una domanda, ad accedere a una cartella sanitaria… Noi abbiamo fatto il punto digitale facile, ma su questo non si smette mai. Abbiamo un gap incredibile tra coloro che sanno utilizzare i mezzi e quelli che non lo sanno. Ma fra un po’ non lo sapremo più nemmeno noi».
La soddisfazione è palpabile: «Sono orgogliosa dell’ambulatorio che apriremo. E di tutte le attività che con fatica faremo. Perché guardate, non è facile organizzare questa cosa», sottolinea Mori.
Il governatore della Misericordia di Empoli, Francesco Pagliai, parte da lontano: «Il nostro mondo viene dal 1244. Ci tengo molto alla storia, perché la storia insegna anche sul presente, lancia una luce anche sul presente».
Parla della formazione valoriale: «Noi facciamo una formazione che è anche valoriale. Siamo un’associazione che ha uno spirito cristiano, nasce su questo spirito e lo ribadisce anche nella formazione ai giovani. In una società in cui spesso prevale il nulla, l’avere, mettere al centro la prossimità, l’altro… questo ci caratterizza».
Pagliai chiarisce che l’iniziativa con Coop non ha scopo di profitto: «Non del profitto puro. Noi si reinveste, ma si reinveste nel sociale. Non c’è dividendo: c’è un dividendo sociale. Cerchiamo di stare in equilibrio con grande fatica».
Parla anche della complessità finanziaria: «L’equilibrio finanziario di queste strutture è molto difficile. Bisogna essere concreti, avere visione. Perché altrimenti ci si paralizza». E lancia un monito: «Il welfare, l’impresa sociale, è una ricchezza dell’Italia. Non si può rinunciare a questo, altrimenti si diventa gli Stati Uniti, dove la povertà cresce e la gente muore in strada e nessuno la raccatta».
Pagliai anticipa anche il futuro prossimo di Empoli: «Ad aprile apriremo gli ambulatori. Il 2026 darà una faccia nuova a Empoli perché stiamo realizzando la stazione di posta, a 500 metri dal centro diagnostico e ambulatoriale. Sarà tutto votato al sociale: daremo una veste nuova alla città».
L’anteprima degli ambulatori: tecnologia, prevenzione, prossimità
La struttura sarà divisa su due livelli.
· diagnostica al piano terra; nove ambulatori e saletta chirurgica al primo piano.
· Risonanza magnetica veloce, per ridurre il discomfort del paziente.
· Nuova TAC con intelligenza artificiale per analisi cardiologiche avanzate.
· MOC a ultrasuoni, adatta anche a bambini, giovani e donne in gravidanza.
· Sperimentazione diagnostica di prossimità, percorsi integrati di cura.
«Il nostro intento è prenderci in cura in maniera globale del cittadino», spiega il governatore Pagliai.
Il direttore della Società della Salute, Franco Doni, ricorda: «Con Coop e Misericordia collaboriamo da tanto tempo. Questo luogo è sede di tantissime cose fatte insieme».
Alla fine il Il vice governatore della Misericordia, il dottor Giovanni Guerri, svela anche alcuni nomi di professionisti che saranno attivi (alcuni pro-bono) negli ambulatori di via Susini. "Saranno professionisti di primo livello, una squadra formidabile", dice.
Il governatore della Misericordia di Empoli, Francesco Pagliai, parte da lontano: «Il nostro mondo viene dal 1244. Ci tengo molto alla storia, perché la storia insegna anche sul presente, lancia una luce anche sul presente».
Parla della formazione valoriale: «Noi facciamo una formazione che è anche valoriale. Siamo un’associazione che ha uno spirito cristiano, nasce su questo spirito e lo ribadisce anche nella formazione ai giovani. In una società in cui spesso prevale il nulla, l’avere, mettere al centro la prossimità, l’altro… questo ci caratterizza».
Pagliai chiarisce che l’iniziativa con Coop non ha scopo di profitto: «Non del profitto puro. Noi si reinveste, ma si reinveste nel sociale. Non c’è dividendo: c’è un dividendo sociale. Cerchiamo di stare in equilibrio con grande fatica».
Parla anche della complessità finanziaria: «L’equilibrio finanziario di queste strutture è molto difficile. Bisogna essere concreti, avere visione. Perché altrimenti ci si paralizza». E lancia un monito: «Il welfare, l’impresa sociale, è una ricchezza dell’Italia. Non si può rinunciare a questo, altrimenti si diventa gli Stati Uniti, dove la povertà cresce e la gente muore in strada e nessuno la raccatta».
Pagliai anticipa anche il futuro prossimo di Empoli: «Ad aprile apriremo gli ambulatori. Il 2026 darà una faccia nuova a Empoli perché stiamo realizzando la stazione di posta, a 500 metri dal centro diagnostico e ambulatoriale. Sarà tutto votato al sociale: daremo una veste nuova alla città».
L’anteprima degli ambulatori: tecnologia, prevenzione, prossimità
La struttura sarà divisa su due livelli.
· diagnostica al piano terra; nove ambulatori e saletta chirurgica al primo piano.
· Risonanza magnetica veloce, per ridurre il discomfort del paziente.
· Nuova TAC con intelligenza artificiale per analisi cardiologiche avanzate.
· MOC a ultrasuoni, adatta anche a bambini, giovani e donne in gravidanza.
· Sperimentazione diagnostica di prossimità, percorsi integrati di cura.
«Il nostro intento è prenderci in cura in maniera globale del cittadino», spiega il governatore Pagliai.
Il direttore della Società della Salute, Franco Doni, ricorda: «Con Coop e Misericordia collaboriamo da tanto tempo. Questo luogo è sede di tantissime cose fatte insieme».
Alla fine il Il vice governatore della Misericordia, il dottor Giovanni Guerri, svela anche alcuni nomi di professionisti che saranno attivi (alcuni pro-bono) negli ambulatori di via Susini. "Saranno professionisti di primo livello, una squadra formidabile", dice.
Ci saranno il dottor Andrea Santini ex direttore del dipartimento di radiologia dell’Asl Toscana centri, sarà responsabile della parte diagnostica; la dottoressa Gloria Giustarini, già direttrice di anatomia patologica e sarà direttrice sanitaria ma è anche una specialista di anatomia patologica e in ematologia; Claudio Caponi, intorno al quale sorgerà il “centro del seno” – la struttura si doterà anche di un mammografo – il dottor Antonio Caponi, primario chirurgo dell’ospedale san Giuseppe e il dottor Marco Filippeschi, ex primario della chirurgia ginecologica, lo stesso Guerri, porterà il suo contributo, in qualità di medico (35 anni di lavoro all’Asl e ha gestito l’emergenza Covid e tutti gli ambulatori di vaccinazioni durante la pandemia).






